Valmadrera: porte aperte da Silea, bambini e adulti alla scoperta del termovalorizzatore

Si sta svolgendo nella giornata di oggi, 26 ottobre, l'open day di Silea SPA (Società Intercomunale Lecchese per l'Ecologia e l'Ambiente per Azioni), dal 1995 azienda di riferimento nell'ambito territoriale della nostra provincia per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
Si occupa infatti dell'organizzazione dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e speciali, della loro termovalorizzazione con recupero energetico; della selezione della frazione secca riciclabile; delle attività di trattamento e trasformazione della parte organica e degli scarti vegetali in compost.

Inoltre è impegnata nella sensibilizzazione ambientale nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie del territorio (sono una quarantina le classi che ogni anno arrivano per visitare l'azienda e più di 120 gli interventi svolti dalla stessa Silea negli istituti scolastici) e nelle campagne di comunicazione e di informazione rivolte ai Comuni soci e ai cittadini.
Oggi, come ogni anno, a partire dalle 9.00 alle 17.00, le porte della sede di Valmadrera sono aperte per accogliere numerosi bambini, ragazzi e adulti entusiasti di scoprire la tecnologia per il recupero energetico dei rifiuti non riciclabili e le attività di abbattimento e montaggio delle emissioni.

Andrea Eboli

I visitatori, riuniti a gruppi, vengono guidati in un viaggio esplorativo in questo mondo al servizio dell'ambiente e del territorio. Il primo tour, partito poco dopo le 9.00, è stato guidato da Andrea Eboli, il quale, dopo aver spiegato ai partecipanti il funzionamento dell'azienda, li ha condotti nella postazione del gruista, a 22 metri di altezza, dove un operaio è impegnato nel sollevamento e stoccaggio dei rifiuti. L'impianto, contenente 2500 m2 di rifiuti, funziona per 365 giorni, 24 ore su 24, in modo da garantire alla cittadinanza lecchese lo smaltimento delle 150 mila tonnellate di rifiuti prodotti ogni anno nella nostra provincia (la quale può vantare il 70% di raccolta differenziata, contro la media nazionale del 40%).

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"Quello della provincia di Lecco è un ciclo virtuoso, quasi autosufficiente" ha affermato Eboli. Dalla finestra della postazione di controllo i visitatori hanno potuto osservare l'arrivo dei rifiuti sanitari, i quali non potendo essere scaricati direttamente in fossa, vengono caricati su carrelli per poi essere rovesciati nella tramoggia.
Proseguendo nel percorso la guida ha condotto il gruppo alla nuova turbina elettrica, installata nei primi sei mesi del 2019, la quale produce circa il 10% in più di energia elettrica rispetto a quella vecchia.

Il forno

"Forse non tutti sanno che il nostro impianto è come una centrale elettrica che produce energia che basta per soddisfare un fabbisogno di 15 mila famiglie. Una piccola parte di questa, meno del 20%, viene utilizzata per far funzionare l'impianto stesso, mentre l'80% viene distribuita nei nostri paesi. Inoltre, la turbina serve il nuovo progetto di teleriscaldamento" ha raccontato Eboli.

Postazione del gruista

L'impianto è formato da due linee di termovalorizzazione (linea 3 e linea 1); la struttura originale, che risale al 1981, negli anni successivi ha subito numerosi aggiornamenti, e tra il 2004 e il 2009 è stato completamente rifatta. I rifiuti, scaricati dai camion nella fossa, vengono prelevati e caricati nella tramoggia, dalla quale scendono nella camera di combustione dove avviene il processo. Una volta cenere, i rifiuti cadono in una vasca d'acqua per essere raffreddati e successivamente stoccati nella fossa scorie. Le ceneri pesanti sono circa il 20% della massa del rifiuto in ingresso, ma sono un materiale completamente riciclabile, e per questo mandato a impianti adibiti alla separazione dei metalli e degli inerti (sabbia, ghiaia e ghiaietta), poi utilizzati per realizzare dei nuovi prodotti o per essere impiegati nell'edilizia. Nella camera di combustione si inietta della calce per assorbire gli inquinanti acidi, poi all'uscita della caldaia degli analizzatori verificano le concentrazioni delle sostanze contaminanti nei fumi, per poi regolare tutti i sistemi di abbattimento.

Vengono poi utilizzati: il bicarbonato, per ridurre gli acidi, e i carboni attivi per assorbire i metalli pesanti e le diossine. Successivamente viene impiegato il filtro a maniche per la depurazione fisica e chimica; dopo questa operazione rimangono le polveri d'abbattimento fumi, non riciclabili e quindi mandati in discariche di rifiuti speciali. In seguito a questo processo di depurazioni i fumi vengono iniettati con una soluzione ammoniacale, il de luxe catalitico abbatte gli ossidi di azoto e le diossine, e poi la torre di lavaggio a umido li tratta con acqua micronizzante. Alla fine di questo ciclo i fumi vengono analizzati con lo SME (Sistema Monitoraggio Emissioni) per verificare la concentrazione di inquinanti contenuti. "Le emissioni che escono dal nostro impianto pesano poco sull'inquinamento della nostra atmosfera" ha fatto presente Eboli. Prima di osservare la combustione all'interno del forno, i visitatori sono entrati nella sala controllo, dove l'operatore, capace di capire dal movimento, dalla dimensione e dal colore della fiamma come procede la combustione, gestisce l'impianto con l'aiuto di sistemi computerizzati.

La nuova turbina elettrica

Alla fine del tour i bambini hanno avuto la possibilità di divertirsi con dei simpatici laboratori creativi: "Il colorato orto sensibile" dove hanno imparato a riutilizzare diversi contenitori di plastica per creare vasi; "Capsula, che gioielli!" nel quale hanno creato preziosi gioielli e oggetti con le capsule dei caffè; "Che musica maestro ... con i rifiuti!" dove si sono divertiti nel comporre strumenti musicali; "E tu ce l'hai la stoffa?" laboratorio di realizzazione di rose di stoffa e braccialetti. E ancora: "Echoalloween: carta, che brividi! E lanterne mostruose" dove la carta è stata utilizzata per creare divertenti personaggi e spaventose lanterne; "Ecomix di plastica" per la realizzazione di oggetti per la casa; "Ecogiocabimbi" dove i bambini hanno avuto la possibilità di truccarsi.

Sala controllo

"Raggiungiamo sempre le 500 visite circa" ha raccontato Marco Paverelli, dal 2008 direttore generale dell'azienda. "Lo scopo di questa giornata è quello di far conoscere questa realtà. Per noi è importante far capire che questi complessi impianti sono ben gestiti, e di conseguenza non pericolosi. I bambini sono sempre molto gasati, rimangono attratti dal carroponte che prende i rifiuti. Per noi è importante il rapporto con le persone e il confronto diretto con loro. Questa è una bella giornata e serve per far conoscere alla cittadinanza questa importante realtà".
A.T.
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