In viaggio a tempo indeterminato/97: i 'folli' Cafè giapponesi
Di cose folli e strane da quando siamo in Giappone ne abbiamo viste e vissute tante.
E calcolando che siamo qui da pochi giorni, possiamo affermare che si tratta sicuramente del Paese più assurdo di tutto il nostro viaggio... forse al pari dell’India, anche se qui si parla di un livello di follia diametralmente opposto!
Con questa premessa, potete quindi immaginare cosa abbia voluto dire per noi arrivare a Tokyo, la capitale.
La città che racchiude nei suoi quartieri tutta la pazzia, il colore, l’anima del Giappone.
Non siamo mai stati grandi amanti delle metropoli. Tutto quel rumore, il caos, la folla... ci hanno sempre infastidito più che attirato.
Ma a Tokyo è stato diverso.
Forse perché aspettavamo da tempo di raggiungerla.
Forse perché ne avevamo sentito parlare così tanto.
Forse perché per noi, con il nostro piccolo budget, era una enorme sfida pensare di visitarla e rimanerci qualche giorno.
Ma ci è bastato davvero poco per capire che Tokyo era speciale e che l’unica cosa che potevamo fare era lasciarci trascinare dalla sua follia.
Il risultato è stato che alla fine ce ne siamo innamorati!
https://www.youtube.com/watch?v=AKIq6YFhUZ4&feature=youtu.be
Dei suoi templi enormi con le corde da tirare e le mani da battere prima di pregare.
Dei suoi parchi giganteschi che sbucano in mezzo al traffico.
Dei salary men che corrono senza anima nelle stazioni della metro, che si addormentano anche in piedi e che la sera barcollano ubriachi.
Dei grattacieli altissimi con gli ascensori che ti portano al quarantacinquesimo piano in pochissimi secondi.
Insomma, non basterebbero centinaia di pagine per descrivere tutte queste follie giapponesi.
Così abbiamo scelto di raccontarne una, che ci ha incuriosito ma anche fatto ridere moltissimo... si tratta dei MAID CAFÉ.
Sono dei bar dove il personale è composto da cameriere vestite come governanti francesi dell’800.
Sono nati agli inizi del 2000 nel quartiere di Akihabara, nel centro di Tokyo e si sono poi diffusi nel resto del Paese e a quanto pare del mondo.
Lì si riconosce perché all’ingresso ci sono delle ragazze che con una vocina così stridula da far venire la pelle d’oca, invitano ad entrare.
«Okaerinasaimase goshujin sama» (benvenuto signore) è questa la frase che accoglie i clienti.
Una volta varcata la soglia ci si trova in un mondo davvero assurdo.
Le sedie con cuscini vistosi di colori accesi.
Foto di animaletti e personaggi dei manga appesi alle pareti.
Brillantini, piume, lustrini, fiori ovunque.
E un colore dominante, in genere il rosa o il fucsia, per creare un ambiente che i giapponesi definirebbero kawaii (tenero, quasi stucchevole).
Una volta seduti al tavolo, le maid (cameriere) con tanto di gonnella, grembiulino, maniche a sbuffo e fascetta in testa, iniziano a illustrare il menù in modi molto particolari.
Se ci si trova in un maid cafè a tema animali, la maid potrebbe ad esempio miagolare.
Sì, è folle...Ma non è finita qui.
Quando porta il cibo al tavolo, la maid pronuncia la frase “Moe moe kyun” una sorta di incantesimo per rendere i piatti ancora più gustosi.
E inizia a decorare la pietanza disegnando orsetti con il ketchup o con dello sciroppo al cioccolato se si tratta di un dolce.
Da non giapponesi, potremmo pensare che posti del genere siano assurdi e frequentati solo da persone curiose che magari vogliono farsi una risata.
In realtà, questi bar hanno clienti affezionati che una volta entrati nel locale prendono seriamente il loro ruolo di “padroni di casa” e si comportano come se quelle siano davvero governanti dell’800.
Una sorta di eccentrico gioco di ruolo, nato all’inizio con l’intento di attrarre soprattutto I cosiddetti “otake” i fan dei manga (fumetti giapponesi) con protagoniste delle governanti.
I maid cafè sono poi diventati una vera moda e oggi sono frequentati da ogni tipo di clientela, dai business men alle coppie.
E per le donne?
C’è anche la versione maschile.
Si tratta dei Butler Cafè, dove prestanti camerieri impersonificano il perfetto gentiluomo facendo sentire le clienti delle vere e proprie principesse.
Assurdi.
Folli.
Bizzarri.
Eccentrici.
I maid/butler cafè sono solo un piccolo assaggio delle follie delle cultura giapponese.
E sono un contrasto fortissimo se si pensa che i giapponesi si salutano con gli inchini, mantengono sempre il loro spazio personale e sono all’apparenza timidi e riservati.
Questo Giappone ci sta facendo impazzire... ma per ora solo in senso positivo!
Le nostre avventure continuano ogni settimana su LeccoOnline e ogni giorno sulle pagine Facebook e Instagram “Beyond The Trip”.
E calcolando che siamo qui da pochi giorni, possiamo affermare che si tratta sicuramente del Paese più assurdo di tutto il nostro viaggio... forse al pari dell’India, anche se qui si parla di un livello di follia diametralmente opposto!
Con questa premessa, potete quindi immaginare cosa abbia voluto dire per noi arrivare a Tokyo, la capitale.
La città che racchiude nei suoi quartieri tutta la pazzia, il colore, l’anima del Giappone.
Non siamo mai stati grandi amanti delle metropoli. Tutto quel rumore, il caos, la folla... ci hanno sempre infastidito più che attirato.
Ma a Tokyo è stato diverso.
Forse perché aspettavamo da tempo di raggiungerla.
Forse perché ne avevamo sentito parlare così tanto.
Forse perché per noi, con il nostro piccolo budget, era una enorme sfida pensare di visitarla e rimanerci qualche giorno.
Ma ci è bastato davvero poco per capire che Tokyo era speciale e che l’unica cosa che potevamo fare era lasciarci trascinare dalla sua follia.
Il risultato è stato che alla fine ce ne siamo innamorati!
https://www.youtube.com/watch?v=AKIq6YFhUZ4&feature=youtu.be
Ci sarebbero moltissime cose di cui parlare di questa città.
Dei suoi parchi giganteschi che sbucano in mezzo al traffico.
Dei salary men che corrono senza anima nelle stazioni della metro, che si addormentano anche in piedi e che la sera barcollano ubriachi.
Dei grattacieli altissimi con gli ascensori che ti portano al quarantacinquesimo piano in pochissimi secondi.
Insomma, non basterebbero centinaia di pagine per descrivere tutte queste follie giapponesi.
Così abbiamo scelto di raccontarne una, che ci ha incuriosito ma anche fatto ridere moltissimo... si tratta dei MAID CAFÉ.
Sono dei bar dove il personale è composto da cameriere vestite come governanti francesi dell’800.
Sono nati agli inizi del 2000 nel quartiere di Akihabara, nel centro di Tokyo e si sono poi diffusi nel resto del Paese e a quanto pare del mondo.
Lì si riconosce perché all’ingresso ci sono delle ragazze che con una vocina così stridula da far venire la pelle d’oca, invitano ad entrare.
«Okaerinasaimase goshujin sama» (benvenuto signore) è questa la frase che accoglie i clienti.
Una volta varcata la soglia ci si trova in un mondo davvero assurdo.
Le sedie con cuscini vistosi di colori accesi.
Foto di animaletti e personaggi dei manga appesi alle pareti.
Brillantini, piume, lustrini, fiori ovunque.
E un colore dominante, in genere il rosa o il fucsia, per creare un ambiente che i giapponesi definirebbero kawaii (tenero, quasi stucchevole).
Una volta seduti al tavolo, le maid (cameriere) con tanto di gonnella, grembiulino, maniche a sbuffo e fascetta in testa, iniziano a illustrare il menù in modi molto particolari.
Se ci si trova in un maid cafè a tema animali, la maid potrebbe ad esempio miagolare.
Sì, è folle...Ma non è finita qui.
Quando porta il cibo al tavolo, la maid pronuncia la frase “Moe moe kyun” una sorta di incantesimo per rendere i piatti ancora più gustosi.
E inizia a decorare la pietanza disegnando orsetti con il ketchup o con dello sciroppo al cioccolato se si tratta di un dolce.
Da non giapponesi, potremmo pensare che posti del genere siano assurdi e frequentati solo da persone curiose che magari vogliono farsi una risata.
In realtà, questi bar hanno clienti affezionati che una volta entrati nel locale prendono seriamente il loro ruolo di “padroni di casa” e si comportano come se quelle siano davvero governanti dell’800.
Una sorta di eccentrico gioco di ruolo, nato all’inizio con l’intento di attrarre soprattutto I cosiddetti “otake” i fan dei manga (fumetti giapponesi) con protagoniste delle governanti.
I maid cafè sono poi diventati una vera moda e oggi sono frequentati da ogni tipo di clientela, dai business men alle coppie.
E per le donne?
C’è anche la versione maschile.
Si tratta dei Butler Cafè, dove prestanti camerieri impersonificano il perfetto gentiluomo facendo sentire le clienti delle vere e proprie principesse.
Assurdi.
Folli.
Bizzarri.
Eccentrici.
I maid/butler cafè sono solo un piccolo assaggio delle follie delle cultura giapponese.
E sono un contrasto fortissimo se si pensa che i giapponesi si salutano con gli inchini, mantengono sempre il loro spazio personale e sono all’apparenza timidi e riservati.
Questo Giappone ci sta facendo impazzire... ma per ora solo in senso positivo!
Le nostre avventure continuano ogni settimana su LeccoOnline e ogni giorno sulle pagine Facebook e Instagram “Beyond The Trip”.
Angela e Paolo