Lecco: il 6 torna la processione mariana con la statua e la Banda

I fedeli che questa settimana, nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, entrano nella basilica di San Nicolò per la Novena della Madonna del Rosario trovano la storica statua “Incoronata” con il Bambino in braccio, tolta dalla nicchia della cappella mariana e collocata in evidenza, nella cornice solenne e festosa tra fiori, lumi, e drappi bianco azzurri.
La statua della Madonna del Rosario è pronta per la processione nel pomeriggio di domenica 6 ottobre, che muoverà alle ore 17 dalla Basilica e che toccherà un tracciato nel centro storico, lungo via San Nicolò, via Resinelli, via Volta, via Cavour e via Mascari, accompagnata dal Corpo musicale “Alessandro Manzoni – Città di Lecco”: si tratta di un ritorno per la banda nella processione pomeridiana, che per tempo innumerevole, sino alla seconda metà del Novecento, ha accompagnato la ricorrenza liturgica.


La statua della Madonna del Rosario come si presenta in questi giorni in Basilica

C’è da evidenziare che la Comunità Pastorale tra le parrocchie di Lecco centro, Pescarenico e Porto di Malgrate ha come patrona la Madonna del Rosario: è quindi superato nell’attualità il richiamo ad una festa che scavalca quella di San Nicolò, che si celebra il 6 dicembre. L’affresco più importante di tutta la Basilica (ben visibile nella grande cupola centrale) è dedicato alla battaglia di Lepanto del 1571 e alla successiva devozione alla Madonna del Rosario, voluta dal Pontefice Pio V, che attribuì la prodigiosa vittoria della flotta cristiana all’intercessione della Madre del Figlio di Dio.


Un momento della storica processione pomeridiana

Nei ricordi dei lecchesi di una certa età spicca, tra le tante processioni pomeridiane, quella del 1954, straordinario anno mariano voluto dal Pontefice Pio XII per il centenario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione. In quell'occasione vi fu la partecipazione delle rappresentanze delle parrocchie dell’antica Pieve di Lecco e la cerimonia conclusiva avvenne all’aperto, sul sagrato della Basilica, con i fedeli che occupavano anche buona parte della sottostante piazza Cermenati. La processione ebbe un percorso più esteso di quello di domenica prossima; stendardi e drappi bianco azzurri erano posizionati lungo le strade dai balconi delle abitazioni, da dove gruppi di fedeli lanciavano fiori verso la statua mariana.


Il corpo musicale cittadino “Alessandro Manzoni”

Il Mese missionario straordinario, che prende avvio lunedì 7 ottobre con la recita del Rosario con il decanato di Lecco in San Nicolò, ha un precedente locale: risale al settembre 1955, quando fu promosso in maniera analoga dalle parrocchie lecchesi con il PIME, nel centenario del martirio di padre Giovanni Mazzucconi, nativo di Rancio, trucidato per la fede nelle lontanissime isole della Nuova Guinea nel 1855. Le celebrazioni si conclusero con la solenne cerimonia, presieduta dall’arcivescovo di Milano mons. Giovanni Battista Montini, della consegna, in San Nicolò, del Crocefisso a giovani missionari in partenza per Africa, Asia e Sud America. Quel giorno i lecchesi, e non solo loro, seppero che erano ormai terminati i lavori della realizzazione della Casa di riposo per missionari anziani in quartiere Rancio e che la stessa era già stata parzialmente avviata con l’ospitalità straordinaria concessa a religiosi del PIME espulsi dalla Cina, dopo la rivoluzione rossa di Mao. Il complesso della Casa di Rancio sarà poi inaugurato ufficialmente il 2 giugno 1957.
A.B.
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