In viaggio a tempo indeterminato/94: K Beauty, la bellezza coreana

Pelle liscissima e bianca, talmente chiara da sembrare quasi argentata e lucente. Sopracciglia dritte che non tracciano nessun arco, spesso disegnate per sembrare più giovani. E quel look da ragazza innocente e “bambolina”. Sono questi gli elementi chiave della K Beauty, la bellezza coreana. Sì, lo sappiamo, è assurdo che esista anche solo una cosa chiamata K Beauty, ma in Corea ormai non ci stupisce quasi più nulla.

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Quella per la bellezza in Corea è una vera e propria fissazione che è ben radicata all’interno della cultura. Si inizia quando si è piccoli. Neanche il tempo di compiere 5 anni, infatti, che i bambini si ritrovano a passare i weekend nei jijimbang, le spa coreane, per fare scrub, massaggi e bagni caldi insieme al resto della famiglia.
Già da piccoli i coreani conoscono poi la regola fondamentale per la sopravvivenza: evitare sempre il sole. E quindi vai con le creme protezione altissima, i cappelli, le visiere enormi, le mute da sub invece dei bikini. Stare in spiaggia diventa una vera sfida alla ricerca dell’ombra perduta, tra ombrelloni, ombrellini, o addirittura tende da campeggio da piantare sulla sabbia, sia mai che qualche raggio passi attraverso i venti strati di protezione solare.
Crescendo poi la mania per la bellezza aumenta a dismisura. Si calcola, infatti, che le donne coreane spendano in media in prodotti di bellezza e make up circa il doppio rispetto alle donne di altri Paesi come gli Stati Uniti. E anche gli uomini non sono da meno. I maschi coreani sono primi nella classifica mondiale per quanto riguarda la spesa in prodotti di bellezza, 4 volte di più rispetto ai danesi che si piazzano al secondo posto. Altro che selvaggio con look trasandato da “uomo che non deve chiedere mai”. In Corea i ragazzi hanno dei capelli perfetti neri o biondo platino, in genere con taglio “a scodella”, sì proprio quello che aveva il 90% dei bambini italiani negli anni ‘90.
La barba non esiste proprio, anzi, la pelle del viso deve essere liscia e lucente quindi un po’ di trucco non guasta, volendo anche un po’ di eye-liner per definire gli occhi. E questo anche per colpa o merito, dipende dai punti di vista, loro: delle star del K Pop. Altra folle espressione con la K per definire le boyband coreane che fanno impazzire migliaia e migliaia di adolescenti in tutto il mondo. I più famosi sono i BTS, i “ragazzi antiproiettile” per tradurre letteralmente l’acronimo del loro nome. Sono semplicemente perfetti, con la loro pelle bianca e liscissima, i capelli sempre in ordine nonostante le notevoli coreografie che fanno sul palco e quello sguardo da ragazzo del grattacielo accanto.


Foto tratta da Wikipedia

Ma tutta questa attenzione alla bellezza ha anche un risvolto estremo: la chirurgia estetica. Seul è la capitale mondiale della chirurgia plastica. Si calcola che almeno una donna coreana su 3, di età inferiore ai 29 anni, sia ricorsa ad un intervento di chirurgia estetica. Molte sono le ragazze che si fanno regalare un intervento per un compleanno o per aver superato dei traguardi scolastici. Tra i ritocchi più richiesti ci sarebbero le operazioni alle palpebre, per far sembrare gli occhi più grandi, e la “levigazione” della mascella per rendere il viso più appuntito.
Canoni di bellezza molto occidentali, nonostante sia proprio la Corea a guidare l’intera industria estetica mondiale. Al di là della chirurgia, comunque, basta fare una passeggiata in un centro commerciale o per le vie di una città per rendersi conto di quanto sia grande il business del beauty in Corea.
A Busan, dove ci troviamo ora, nella via che corre dietro la spiaggia ci sono negozi con prodotti per la cura della bellezza ogni 200 metri. Li riconosci subito perché all’esterno le promoter, con fiocchetto vistoso in testa, urlano delle cantilene interminabili con una vocina così smielata da far cariare i denti.


Una volta entrati nei negozi, ci si trova davanti una quantità infinita di prodotti: dalle creme alla bava di lumaca, ai trattamenti alla placenta di cervo, passando per gli integratori, gli scrub, i tonici e centinaia di prodotti a base di qualunque pianta, verdura o frutta esista sul pianeta. Ovviamente ce n’è per tutte le tasche. Si passa dai 50 centesimi di euro delle maschere che si applicano come fogli direttamente sul viso (quelle che abbiamo provato noi nel video) ai gel anti età costosissimi.
Ad influenzare l’acquisto di un prodotto piuttosto che dell’altro è il fatto che venga utilizzato e pubblicizzato da un personaggio famoso o da un attore/ attrice del K Drama (sì esiste anche quello!!). In questi regni della bellezza, comunque, anche scegliere uno spazzolino da denti diventa un’operazione che può richiedere ore e ore data la quantità infinita di opzioni disponibili. Perché il sorriso merita un’attenzione particolare e i coreani hanno portato l’igiene dentale a un livello superiore. In pratica si lavano i denti continuamente. Non solo dopo i pasti principali, ma anche dopo aver mangiato uno snack o aver bevuto un bicchiere di tè freddo. Non sapete quante volte abbiamo visto gente in coda nei bagni pubblici ad aspettare che si liberassero i lavandini per potersi lavare i denti. Questa mania la chiamano K Smile...
No, non è vero, questa espressione ce la siamo inventata ma non escludiamo che prima o poi la usino davvero.

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Angela e Paolo
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