Lecco perduta/181: le sere d'estate sul terrazzo della Canottieri

Sono ormai lontane negli anni le sere d’estate in città, quando le vacanze di massa non erano diffuse ed il “deserto” di agosto veniva rotto fra angurie, granatine, gelati, la lotteria del “baraccone” con le buste “prendi ed apri” e le proiezioni di cinema all’aperto nel verde retrostante il Lariano di via Caprera.
La terrazza sul lago della Canottieri Lecco era ricercata, come le passeggiate tra il verde dei giardini intorno al monumento ai Caduti. Amici sostavano sulle panchine della passeggiata lungo il golfo, che dal monumento ai Caduti arrivava sino al “Pontile” o al ristorante Orestino. Le camminate più lunghe arrivavano al piazzale con il monumento ad Antonio Stoppani, dove oggi si trovano anche quello “ai Fratelli Caduti del mare”, inaugurato nel 1986, e la statua a lago del patrono San Nicola da Bari, risalente al 1955.


Pattinaggio a rotelle estivo sulla terrazza della Canottieri Lecco

Nella zona del monumento ai Caduti, la località detta giardinetti o “Alberi”, con il corso del Caldone ancora scoperto sino al 1970, era un “brivido d’aria”. Il Caldone attraversava il centro cittadino, scendendo da via Porta lungo viale Dante, piazza Manzoni, piazza Mazzini, sfociando poi nel lago, tra Canottieri e riva dei giardinetti.
La sponda del Caldone, dal lato opposto rispetto al terrazzo della Canottieri, era la “tribuna” di spettatori che seguivano le manifestazioni estive che si svolgevano sul terrazzo stesso della società bluceleste. C’era il pattinaggio a rotelle, con gentili fanciulle dalle gonne cortissime quando non era ancora diffusa la moda contemporanea dei calzoncini “ancor più ridotti”. Si potevano allora ascoltare conversazioni del prossimo contenuto. “Egregio ragioniere, conoscevo la sua passione per il calcio ed il ciclismo, ma ora segue anche il pattinaggio a rotelle?”. “Caro amico – era la risposta dell’interessato – mi consenta di ricordare che anche l’occhio vuole la sua parte”. Vi erano anche, sullo stesso terrazzo, partite di hockey a rotelle, disciplina sportiva che negli anni ’50 presentava una formazione della Canottieri, sempre nella tradizionale maglia bluceleste.
Il terrazzo della Canottieri era, invece, una comoda “tribuna” per assistere alle partite di pallanuoto che si disputavano nella darsena. Da ricordare un derby del Lario fra Lecco e Como, seguito da grande pubblico e vinto dai locali per 2 a 0. Nella formazione c’erano diversi Anghileri, ma il ruolo di cannoniere venne interpretato da un giovane universitario di legge, Luciano Rosa, purtroppo prematuramente scomparso. Una partita di pallanuoto che vale la pena di rammentare, pensando ai prossimi derby calcistici fra Lecco e Como, nel campionato di serie C… con l’augurio che tale risultato si ripeta.
A.B.
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