Lecco perduta/180: il circuito motociclistico a Germanedo

La partenza del circuito motociclistico “Città di Lecco” 1966 in Via dell’Eremo,
dove si possono notare ancora i verdi prati sui quali è stato costruito l’Ospedale Manzoni
Era l’agosto 1966, quando si disputava il 2° Circuito motociclistico “Città di Lecco”, prova valevole per i campionati italiani juniores, categorie 125, 175 e 250.
L’albo d’oro del 1° Circuito motociclistico organizzato dal Moto Velo Club Lecco e svoltosi nel giugno 1965 vedeva le vittorie di Giovanni Lombardi nella 125, Silvano Bertarelli nella 175 e Cristoforo Fattori nella 250. In quest’ultima prova Cristoforo Fattori su Motobi aveva tenuto durante la gara la media di km. 98,041, facendo registrare il giro più veloce alla media di 106,853. Anche nella categoria 175 il secondo classificato, Angelo Bergamonti su Morini, aveva raggiunto nel giro più veloce la media di km. 100,126.
    Il tracciato di gara vedeva la partenza e l’arrivo in via dell’Eremo, allora solitario “stradone” realizzato negli anni ’60 e fiancheggiato dai vasti prati dove è stato costruito il nuovo ospedale Manzoni.
    Il percorso si allungava sul circuito: via Tonio da Belledo, via Risorgimento, via Belfiore, Via Lamarmora, via Montelungo, ed il senso di marcia era quello delle lancette dell’orologio. La gara motociclistica si disputava, quindi, lungo strade dei quartieri Germanedo e Belledo. L’organizzazione era del Moto Velo Club Lecco con il comitato composto dal presidente Giorgio Riccardo Zoboli, dal vice Giovanni Carissimi, dai consiglieri Angelo Vitali, Ermanno Beretta, Giancarlo Colombo, Attilio Arnaudo, Carlo Brambilla, Giannino Piazza, Cesare Pizzi, Fausto Pozzi, Miro Riva, Cesare Tavola, Fernando Vasquez D’Acuno, Aloisio Bonfanti (speaker), Vincenzo Blunda (segretario). Direttore di gara era Fausto Pozzi, affiancato da Attilio Arnaudo; medico di gara il dott. Carlo Piatti.
    Il circuito prevedeva 20 giri per la classe 125, per un totale di 50 chilometri; 24 giri della 175, per un totale di 60 chilometri; 28 giri della 250 per un totale di 70 chilometri. Il regolamento di gara era stato approvato dal segretario nazionale della Federazione Motociclistica Italiana, dott. Paolo Garelli.
    Ebbe, però vita brevissima il circuito moto di Germanedo-Belledo; era un serio problema organizzativo e di sicurezza transitare sui 100 all’ora lungo strade sì periferiche, ma già caratterizzate da diverse abitazioni lungo il percorso stesso, in particolare in via Risorgimento ed in via Belfiore. Il circuito si trasferì, infatti, nel 1967 a Consonno sopra Olginate, dove era in fase di realizzazione il villaggio dei sogni e dei giochi promosso dal conte Bagno, che ebbe però vita effimera.
    Gli anziani appassionati delle due ruote a motore, in quell’agosto 1966 potevano ricordare i circuiti motociclistici svoltisi nell’immediato dopoguerra 1945/1948 nel centro di Lecco, organizzati dal gruppo sportivo “Alberto Picco”. Erano anni di rivalità fra le moto Guzzi di Mandello Lario e le moto Gilera di Arcore. Nell’edizione 1948, per la categoria maggiore delle 500, un settimanale locale scriveva “Interessante si preannuncia la lotta fra Guzzi e Gilera, con l’entusiasmo del pubblico che sale alle stelle”. Vinse Carlo Bandirola, noto pilota della Gilera, davanti al compagno di scuderia Massimo Masserini ed a Dante Bianchi, della Guzzi. Il rivale di Bandirola era Ferdinando Balzarotti della Guzzi, che fu però costretto al ritiro per noie meccaniche. Il trofeo “Giacomo Aldè” venne assegnato alla casa Gilera di Arcore.
A.B.
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