In viaggio a tempo indeterminato/90: vivere con 10 euro al giorno a Taiwan
Non possiamo dire che sia il Paese più bello che abbiamo mai visto, perché di attrazioni in realtà non ce ne sono poi molte.
D'altra parte non possiamo neanche dire di essere stati male, dato che l'accoglienza e l'atmosfera di questa isola, dove le persone ancora arrossiscono se qualcuno gli parla inglese, sono state eccezionali.
Taiwan però, in questo nostro viaggio ha un primato.
È il Paese dove finora abbiamo speso meno!
Meno di tutti gli altri Paesi del Sud Est Asiatico, meno dell'India e persino del super economico Nepal.
Prima di arrivare a Taiwan mai e poi mai ci saremmo immaginati di riuscire a rimanere nel nostro budget di 10€ a testa al giorno.
E invece, conti alla mano, è successo l'inaspettato.
Abbiamo speso 4€ a testa al giorno!!!
I calcoli li abbiamo rifatti più volte perché ci sembrava davvero incredibile.
10.000 dollari taiwanesi prelevati con la carta, cioè 285€ per 36 giorni, che significa 8€ in due al giorno.
Ma non è sempre stato tutto rose e fiori.
A Taiwan, forse per la prima volta da quando siamo partiti, abbiamo deciso di affrontare il viaggio in un modo completamente diverso e nuovo.
Prima di tutto ci siamo organizzati in anticipo, cosa che in genere non facevamo, soprattutto per quanto riguarda gli alloggi.
Qualche mese prima, infatti, ci siamo messi a contattare ostelli e hotel tramite Workaway, un sito internet che permette di trovare dei "lavori" in tutti il mondo.
Non si viene pagati, ma in cambio di qualche ora del proprio tempo, si ricevono vitto e alloggio.
Così siamo finiti per due settimane a rifare i letti in un gigantesco ostello a Tainan, una delle città storiche dell'isola.
E in cambio di 4 ore di intenso lavoro e centinaia di lenzuola da lavare, abbiamo ottenuto un letto e un pasto talmente abbondante da bastarci fino a tarda sera... o comunque fino al momento di fare un giro al night market!
Sempre grazie a Workaway, abbiamo conosciuto Judy e Crystal che con istruzioni in cinese e tanti tanti gesti ci hanno spiegato come si ricevono gli ospiti in un hotel a Hualien.
E per due settimane, in cambio di 4 ore di lavoro, abbiamo dormito in un'enorme camera doppia con aria condizionata, ci siamo fatti dei giri in bici in riva al mare e abbiamo imparato a preparare il tè tradizionale cinese.
Non è stata proprio una passeggiata, perché tra letti da rifare e pavimenti da pulire, quel giaciglio ce lo siamo sudato.
28 notti passate gratis grazie a Workaway e le restanti 8 grazie a Couchsurfing.
Un altro sito web che mette in contatto i viaggiatori con persone che offrono gratuitamente un letto libero nella loro casa.
Siamo sempre un po' titubanti all'idea di andare a dormire da dei perfetti sconosciuti, ma dobbiamo ammettere che a Taiwan non potevamo fare esperienza migliore!
Ci hanno accolto Becky e Pella che in due giorni, con le loro risate contagiose, ci hanno aiutato a rompere il ghiaccio con Taiwan.
Poi è stato il turno di Nana e Morris che ci hanno addirittura portato a vedere la via lattea.
E alla fine JLinn e Paul che a Taipei ci hanno dato un rifugio durante il tifone.
Se dobbiamo essere sinceri abbiamo dormito molto poco, perché le nottate le abbiamo passate a chiacchierare di tutto: di cultura, di cibo, di tradizioni, di uomini...
Abbiamo ancora ore di sonno arretrate, ma alla fine ne è valsa davvero la pena perché abbiamo fatto incontri unici e non abbiamo speso nemmeno un euro per dormire!
Di questi 4€ a testa al giorno, la maggior parte li abbiamo spesi in cibo.
Circa 3€ in media, calcolando che spesso la colazione o il pranzo ci venivano dati in cambio delle ore di lavoro.
Quei 3€ si traducono in km di noodles, litri e litri di tè con le palline di gelatina, tonnellate di carne di maiale, dozzine di banane, guava, mango e un'infinità di ravioli al vapore. Insomma, non si può dire che a Taiwan siamo rimasti a dieta!
Come sempre, per trovare i posti giusti dove mangiare, abbiamo seguito la regola d'oro dell'andare solo dove vanno le persone del posto.
Se c'era coda fuori ed il menù era scritto solo in cinese, era sicuramente il posto giusto per noi
Al brivido di non sapere cosa ci sarà nel nostro piatto, non sappiamo proprio rinunciare!
Ultima voce di spesa, inclusa nei 4€ sono i trasporti.
Un euro è stata la cifra media che abbiamo speso al giorno.
Va calcolato che non sempre ci siamo spostati e anche quando l'abbiamo fatto siamo andati alla ricerca dell'opzione più economica.
Questo si traduceva in utilizzare soprattutto treni locali, più lenti ma talmente puliti e puntuali da essere decisamente meglio di ogni treno mai preso nella nostra precedente vita da pendolari.
E poi, per la prima volta in quasi 600 giorni di viaggio, abbiamo sperimentato davvero cosa significhi spostarsi in autostop per lunghe distanze.
Eravamo dubbiosi e preoccupati?!? Io, Angela, decisamente sì.
Ma dopo aver visto le persone che si fermavano per darci un passaggio, anche solo di pochi chilometri, ogni dubbio è svanito.
Mamme con bambini, ragazze che volevano parlare inglese, un pescatore con cui comunicavamo solo a gesti, coppie di taiwanesi in vacanza, un signore con un furgone della frutta... sono solo alcune delle persone che ci hanno fatto salire a bordo delle loro auto, regalandoci un po' di aria condizionata, della musica, una chiacchierata e condividendo un pezzo del nostro viaggio.
Taiwan non ha moltissimo da offrire in termini di attrazioni, luoghi turistici o bellezze naturali, ma ha un popolo fantastico che ci ha aiutato, accolto e coccolato come mai ci era successo.
Viaggiare con 10€ a testa al giorno era una sfida che ci sembrava folle quando siamo partiti quasi 600 giorni fa, forse perché vedevamo la vita in un modo completamente diverso da quello di adesso.
Grazie a questo viaggio stiamo imparando a vivere con poco e quelle che prima ci sembravano rinunce, ora le vediamo come possibilità per scoprire nuovi aspetti del mondo e di noi stessi.
Le nostre avventure continuano ogni giorno sulla pagina Facebook- Beyond The Trip , su Instagram e ogni settimana qui su LeccoOnline