In viaggio a tempo indeterminato/85: benvenuti a Taiwan

Sono bastate poche ore di volo per stravolgere tutto.
E così siamo passati dal rumore costante dei clacson per dire qualunque cosa, alla musichetta del camion dell'immondizia. Dalle strade a mezza corsia invase da macchine, tuk tuk, carretti, risciò, motorini, bici, mucche, maiali, capre... alle 3 corsie con i semafori e le strisce pedonali che non sono solo di bellezza.
Dalla coda alla biglietteria delle stazioni con almeno 5 persone a meno di un centimetro di distanza dalla faccia di chi sta comprando il biglietto, alle transenne e le "distanze di sicurezza" anche in fila.
Dalle montagne di immondizia ovunque e le carte gettate dal finestrino, alla raccolta differenziata con tanto di disegnini per spiegare come si fa.
Dal mangiare con le mani in piatti di metallo e piangere per il piccante, all'usare le bacchette e fare smorfie strane per la salsa dolce sulla carne di maiale. Dalle capanne di lamiere costruite sui binari, ai palazzi con le insegne luminose.
Dai lunghi abiti colorati e i veli, ai pantaloncini corti e le maglie attillate.
Dagli slalom tra gli escrementi delle mucche, le voragini al posto dei tombini e i venditori ambulanti piazzati ad ogni angolo, ai marciapiedi enormi talmente puliti da poterci mangiare sopra.
Dal dondolio della testa e i gesti delle mani per spiegare praticamente qualunque cosa, agli ideogrammi cinesi che sembrano dei bei disegnini impossibili da decifrare.
Dal rumore, il colore, la follia della vita vissuta per strada, ai karaoke dentro le cabine telefoniche e le macchinette per vincere i peluches. Due mondi così diversi a sole poche ore di volo l'uno dall'altro, tanto che, più che un aereo, ci è sembrato di salire su una navicella spaziale che ci ha portato in un'altra epoca su un altro pianeta. E, invece, siamo solo atterrati a Taiwan, la nuova tappa del nostro lungo viaggio.  

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Che poi Taiwan non era mai stata nei programmi iniziali. Come ormai abbiamo imparato, però, è meglio non organizzare mai troppo e lasciarsi trasportare dagli eventi o, in questo caso, dai voli economici. E così eccoci su questa isola a due passi dalla gigantesca Cina. Prima di sceglierla come meta non la conoscevamo molto, dobbiamo essere sinceri. L'unica cosa a cui associavamo Taiwan erano le industrie tecnologiche famose in tutto il mondo e così ci aspettavamo un Paese molto industrializzato e moderno. Ma per non dare giudizi troppo affrettati, abbiamo deciso di leggere e informarci un po' su cosa ci fosse di interessante in questa misteriosa isola. E così abbiamo trovato centinaia di articoli che decantavano la gustosa cucina di Taiwan. Abbiamo letto di parchi nazionali con natura selvaggia, di spiaggie e mare, di persone gentili e accoglienti. Cibo, mare e sorrisi: in pratica gli ingredienti perfetti per innamorarsi di un Paese. Avevamo quindi aspettative piuttosto alte quando siamo atterrati a Taichung, una cittadina sulla costa ovest dell'isola.  

Non abbiamo nemmeno dovuto uscire dall'aeroporto per testare la gentilezza taiwanese. Ci è bastato chiedere all'ufficio turistico dentro la sala degli arrivi per ricevere sorrisi, informazioni utilissime e due cartoline di benvenuto in città. Un'accoglienza con i fiocchi. Ma il bello doveva ancora venire. Dovevamo ancora incontrare Becky e sua sorella gemella Pella, due giovani ragazze taiwanesi che ci avrebbero ospitato qualche giorno nella loro casa dove vivono con i genitori. Mentre le aspettavamo fuori dalla stazione dei treni, eravamo un po' agitati. Farsi ospitare da degli sconosciuti non è mai semplice e possono entrare in gioco molti fattori. Si potrebbe non andare d'accordo, ci si potrebbe trovare davanti una persona completamente diversa da quella che ci si aspetta, ci si potrebbe sentire a disagio... Ma con Becky e Pella, ci è bastato salire in macchina e ascoltare la loro risata contagiosa per sentirci subito accolti nel migliore dei modi.  

Questo nostro incontro è avvenuto grazie a Couchsurfing, una piattaforma online che mette in contatto viaggiatori di tutto il mondo con persone disposte ad offrire gratuitamente un letto, o comunque un posto per dormire. Ci si scrive dei messaggi, ci si scambia il numero di telefono, ci si organizza e poi ci si incontra. E' un modo bellissimo per conoscere persone nuove e, per chi viaggia come noi, è l'occasione migliore per scoprire un Paese dal punto di vista di chi ci abita. E così è stato con Becky e Pella che ci hanno portato in giro nella loro città, mostrato alcune delle vie più caratteristiche, fatto assaggiare dei piatti deliziosi e spiegato alcuni aspetti della loro cultura.
Tra una risata e una fetta del mango più dolce mai assaggiato, ci hanno raccontato della riservatezza e timidezza degli uomini taiwanesi, della colazione che è l'unico pasto fatto insieme dalla famiglia, del numero 4 che porta sfortuna e quindi in ascensore si passa direttamente dal terzo al quinto piano, del cinese tradizionale che usano per scrivere e che è tanto bello da vedere quanto impossibile da imparare. E in cambio noi abbiamo preparato delle inaspettatamente buone bruschette e una pasta alla carbonara decisamente da migliorare. Gli abbiamo raccontato della vita in Italia, delle tradizioni, della famiglia, del cibo e gli abbiamo svelato che gli uomini italiani non sono tutti così romantici e "smielati" come loro credevano.  

Couchsurfing, insomma, in questo caso si è rivelato davvero un successo perché ci ha fatto conoscere due persone eccezionali con cui rimarremo in contatto e che ospiteremo sicuramente quando saranno loro a venire da noi a scoprire l'Italia. Ma c'è anche un altro aspetto molto importante da non sottovalutare.
Couchsurfing ci ha permesso di dormire gratis e per chi, come noi, ha un budget di soli 10€ al giorno, risparmiare su questa voce di spesa è fondamentale, soprattutto in un Paese come Taiwan dove il costo degli alloggi è piuttosto alto. Si può mangiare tranquillamente un delizioso piatto di riso, verdure e carne con circa 1,50€ ma è difficile trovare un letto in un ostello a meno di 10€ a notte. Ma nessuna paura, abbiamo già pensato a vari modi per riuscire a rimanere nel budget anche in questo Paese e nei prossimi. Mentre scriviamo, ad esempio, siamo seduti sul divano nella reception di un ostello dove tra pochi minuti inizierà il nostro turno di pulizie in cambio di un letto e un pasto. Al lavoro!  

Le nostre avventure continuano ogni giorno sulla pagina Facebook e Instagram "Beyond The Trip" e ogni settimana su LeccoOnline.
Angela e Paolo
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