La domenica post-alluvione di Cortabbio di Primaluna: pulizia a tempo di record, accertamenti sugli impianti. Le videointerviste
Domenica 16 giugno. È il primo giorno con gli escavatori fermi. A Primaluna, in località Cortabbio, c'è calma dopo la frenesia dei giorni scorsi. Le strade sono state ripulite. Ma questa parte del paese è stata una delle più gravemente colpite. Nella mattinata di mercoledì il torrente che scende fra le case è esondato. I detriti rocciosi si erano accumulati sotto il ponte della strada provinciale.
Foto scattate mercoledì mattina
Una quantità d'acqua inimmaginabile, scesa dalla montagna, non trovando più il suo naturale alveo, è salita fino a tracimare. La frazione è finita ricoperta di fango e i detriti si sono infilati ovunque: cantine, autorimesse, piani semi interrati. «Come settant'anni fa» ricordano alcuni. L'argine in pietre e cemento, a tratti alto oltre 3 metri, era stato costruito proprio in seguito a quell'alluvione. Ha resistito per oltre mezzo secolo. E ha resistito anche mercoledì mattina. Ma nulla ha potuto fare di fronte agli alberi e alle pietre, scese dalla montagna, che incastrandosi sotto i ponti lo hanno reso inutile. Il signor Giorgio abita a fianco del torrente esondato, nel punto più alto fra nella zona colpita. Dalla sua abitazione, invasa da pietre e fango, ha visto quello che stava accadendo nella parte di paese sottostante, prima di lasciare anche lui, per motivi di sicurezza l'abitato.
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Le immagini dell'arrivo dell'onda su Cortabbio, commentante dal sig. Giorgio
Le immagini dell'arrivo dell'onda su Cortabbio, commentante dal sig. Giorgio
Qui a Cortabbio sono ancora numerosi gli sfollati. Oltre 60 persone sono state evacuate fin da mercoledì. È domenica e ancora nessuno ha potuto fare rientro nelle case. Le strade del paese sono state distrutte dalla forza dell'acqua. La pavimentazione non c'è più, restano solo terra e sassi. Ma, la pulizia a tempo di record, effettuata dalla protezione civile negli scorsi giorni, ha permesso a molti residenti di tornare a verificare la situazione della propria casa. I tecnici del comune stanno valutando la situazione abitazione per abitazione.
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Il punto della situazione a cura dell'ing. Siani
Il punto della situazione a cura dell'ing. Siani
Come ha avuto modo di spiegarci l'ingegner Giorgio Siani, a preoccupare molto spesso sono gli impianti delle case: acqua, gas e scarichi fognari. C'è paura che possano essere danneggiati in punti non ancora accessibili. L'unico escavatore ancora al lavoro cerca di liberare l'accesso a un contatore del gas. Sul posto sono presenti anche i tecnici di Lario Reti Holding e Acel Energie.
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L'assessore spiega cosa è successo mercoledì e i problemi causati
L'assessore Claudia Paroli ci ha chiarito come a preoccupare sono anche le condizioni in alta montagna. Lì si sono staccate le masse di terra e detriti che poi sono finite nei torrenti, ostruendoli. Su diverse cime della Valsassina sono visibili alcuni cedimenti del terreno, con i prati verdi interrotti dal marrone di fango e terra. Esattamente come accaduto a Premana, con la zona soprastante il paese letteralmente "scivolata" fra le case.
La situazione oggi (altre nella galleria a seguire)
10 milioni la prima stima dell'ammontare dei danni.
L.A.