Galbiate: la sfilata in musica per i 130 anni della 'Banda' con ospiti altri quattro gruppi

Festa in grande stile nella mattinata di oggi, domenica 16 giugno, per il Premiato Corpo Musicale di Galbiate, che per celebrare il proprio 130° anniversario di fondazione ha invitato in paese le bande “amiche” di Cisano Bergamasco, Annone Brianza e Barzio, oltre alla “Manzoni” di Lecco, per una sfilata – ovviamente a ritmo di musica – che a partire da cinque piazze galbiatesi si è snodata tra le principali vie concludendosi con un raduno finale in oratorio, all’ora di pranzo. Prima di dislocarsi nei punti stabiliti, intorno alle 10.00 i cinque gruppi avevano già dato il via alla festa con una piccola esibizione in piazza Golfari, preludio alla grande marcia.

Il Corpo Musicale di Galbiate

Il Corpo Musicale Santa Cecilia di Barzio

Il Corpo Bandistico Cisanese

Una storia lunga e prestigiosa, quella della Banda, la cui nascita fu incoraggiata da Carlo Aldeghi, sindaco di Galbiate dal 1895 al 1913, che ne sarà il primo presidente: la divisa iniziale era di tipo militare, disegnata dal pittore Casimiro Radice. L’8 settembre 1890, ad un anno di distanza dalla sua fondazione, il Corpo Musicale debuttò ufficialmente in piazza del Carribbio fra spari, mortaretti e fuochi d’artificio, per poi accompagnare, un mese dopo, la tradizionale processione della Madonna del Carmine. Fervida l’attività nei primi decenni del nuovo secolo, quando ebbe l’onore e l’onere di offrire la colonna sonora ad alcuni dei più importanti momenti della vita comunitaria, dall’apertura del cimitero all’inaugurazione del nuovo asilo con refettorio.
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Dopo gli anni bui delle guerre, in cui comunque il gruppo riuscì a garantire la sua presenza nelle occasioni più rilevanti per il paese, a partire dal 1969 iniziò per la Banda un intenso periodo di rinnovamento, culminato nei primi anni Settanta con la costituzione di un nucleo di majorettes, composto da Angela Pirovano, Milena Riva e Loretta Campagnari, che in poco tempo crebbe fino a coinvolgere più di venti ragazze, dando un tocco di grazia ed eleganza alle marce con evoluzioni coreografiche e passi di danza.

Le majorettes di Annone Brianza

Il Corpo Musicale di Annone Brianza

Le majorettes di Galbiate

Attualmente guidato dalle sorelle Alice e Giada Scaccabarozzi, il gruppo conta un totale di quattordici giovani galbiatesi dai 6 ai 25 anni di età, che quest’oggi hanno immancabilmente partecipato alla festa della Banda con le loro altrettanto entusiaste “colleghe” di Annone Brianza. Ad oggi, invece, il Corpo Musicale è composto da una trentina di elementi, tra cui parecchi giovani cresciuti nella Scuola Allievi coadiuvata dal Maestro Antonello Remondini, che nel 2010 ha dato vita anche alla Junior Orchestra diretta da Chiara Binda.

Il Corpo Musicale “Alessandro Manzoni” di Lecco

“Il segreto della longevità del nostro gruppo consiste nel concepire la Banda come un’occasione per riunire tante persone diverse per età, idee, conoscenze e capacità, ma con l’unico scopo di suonare in un ambiente sempre amichevole e familiare” hanno commentato i musicanti, tra i quali spicca anche il neo-eletto sindaco di Galbiate Pier Giovanni Montanelli.
Tanti anche gli eventi, locali e non, a cui la Banda ha partecipato negli ultimi anni dopo un lustro di “vuoto dirigenziale”, a partire dal 2001, rinnovando e ampliando sempre più il proprio repertorio: il campionato mondiale di bande da parata e spettacolo a Monza, il raduno alle Cinque Terre a Monterosso, il grande concerto per il 120° anniversario con il gemellaggio con Macherio e l’incisione del primo CD, solo per citarne alcuni.


“Fin dalla sua fondazione, la nostra Banda si è sempre resa disponibile nei confronti della gente sottolineando, come una colonna sonora, i momenti più significativi della vita del nostro paese: la solennità di riti religiosi, l’importanza di eventi civili e commemorativi, offrendo altresì occasioni di socialità e divertimento”: questo il messaggio di ringraziamento firmato dall’ormai ex borgomastro di Galbiate Benedetto Negri, che ha poi sottolineato come la Banda non sia solo “un’espressione musicale popolare, ma una vera e propria fucina in cui si forma il carattere sociale e culturale di ogni individuo attraverso esperienze artistiche e di vita comunitaria, perché chi ne fa parte ha senza dubbio l’obiettivo di promuovere lo spirito di aggregazione sociale e la cultura musicale”. “Mi auguro – ha proseguito Negri – che al gruppo si aggiungano presto altri appassionati, capaci di costanza ed entusiasmo, gente attiva che desideri dare il meglio di sé, così da fornire alla Banda nuova energia e voglia di crescere ancora. È compito di tutti noi galbiatesi far sì che possa continuare a vivere e a tramandare ai posteri le tradizioni musicali, ma anche lo spirito di servizio e di sacrificio, il senso della collaborazione e di un impegno costante”.


Sentito anche l’omaggio del parroco don Erasmo Rebecchi, anch’esso affidato alle pagine di un opuscolo in distribuzione in paese in questi giorni. “È bello arrivare a Galbiate in occasione di una festa o di una ricorrenza civile o religiosa, perché il primo richiamo è quello delle note del Premiato Corpo Musicale” recita il suo messaggio di augurio. “Non una musica riprodotta, ma una musica “dal vivo”, suonata con passione e capace di avvicinare proprio tutti, grandi e piccoli, all’evento celebrato. La comunità galbiatese va giustamente orgogliosa della sua Banda, composta da tanti suoi figli, giovanissimi e ormai maturi, perché oltre ad esprimere l’amore per la musica è un’espressione di bellezza, di cultura e di servizio per il paese […]. Tutti, insomma, riconosciamo il valore di questa veneranda istituzione e personalmente le auguro “ad multos annos”, perché continui ad accompagnare gli eventi civili e religiosi allietandoci con i suoi molteplici concerti nel corso dell’anno e con i repertori più svariati. Il Premiato Corpo Musicale è segno di una comunità unita e che desidera camminare insieme componendo i diversi carismi e le sensibilità: solo grazie all’armonia degli strumenti è possibile eseguire un magnifico concerto”.
B.P.
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