Lecco perduta/169: vent'anni fa le Medaglie per le generazioni del Novecento

Il sindaco Lorenzo Bodega invita il prefetto Pietro Giulio Marcellino
a consegnare una medaglia per le generazioni premiate
Il Teatro Sociale era gremito in ogni ordine di posti la sera del 25 Ottobre 1999, quando, per singolare iniziativa del sindaco Lorenzo Bodega, venne consegnata una medaglia civica ricordo a cittadini lecchesi rappresentanti ogni generazione del secolo Novecento. Il sindaco Bodega aveva fatto estrarre a sorte i nominativi di dieci lecchesi dalle liste anagrafiche del Comune, uno per ogni decennio del secolo ormai sul finire. Sul palco salirono a ricevere la civica medaglia, come rappresentanti di tutte le generazioni simbolicamente premiate, Elena Galli di 6 anni, Riccardo Castagna di 11, Michela Piazza di 21, Laura Briacca per i trentenni, Cecilia Selva per i quarantenni, ed ancora Piergiorgio Piras per i cinquantenni, Paolo Borghi per i sessantenni, Maria Luisa Spreafico per i settantenni e Pierina Bolis per gli ottantenni. La passerella di premiazione si concluse con il veterano Domenico Spreafico, portavoce dei novantenni, accolto da autentico uragano di applausi.
    La cerimonia delle medaglie generazionali si inseriva nella più vasta cornice di una serata di festa e di consuntivo per un evento storicamente così rilevante come la conclusione dei lavori per l’attraversamento viabilistico di Lecco. Il sindaco Bodega volle invitare sul palco del teatro i suoi predecessori che erano stati impegnati in tutta la complessa realizzazione della nuova viabilità cittadina e territoriale, oltre altri esponenti che avevano avuto un ruolo da protagonisti, come l’on. Vittorio Calvetti, parlamentare a Montecitorio per tredici anni, vice-presidente della Commissione Lavori Pubblici della Camera. Erano al tavolo di presidenza gli ex-sindaci Alessandro Rusconi, Giuseppe Resinelli, Paolo Mauri e Giuseppe Pogliani. Tutti portarono la testimonianza delle difficoltà incontrate per avviare e concludere storici e monumentali lavori, dai primi gruppi operativi di tecnici chiamati a liberare il sottosuolo dalla rete di servizi per far passare le canne dell’attraversamento. E’ nello stesso periodo, nella seconda metà del Novecento, che, oltre all’attraversamento dal Barro al San Martino, la città di Lecco registra con grande soddisfazione la realizzazione della nuova 36 sulla sponda lariana verso Colico e l’apertura al traffico, nell’Agosto 1967, della nuova superstrada Milano/Lecco attraverso la Brianza.
    Quella serata di revival del passato, fra nastri d’asfalto e gallerie, si concluse con un invito a riflettere e a guardare avanti alla nuova Lecco oltre il Duemila, con opere da immaginare, inventare e realizzare. E’ forse quello che sta capitando oggi, dove si sollecitano interventi sulla “nuova” 36 che comincia a sentire il logoramento degli anni trascorsi.
    Sono passati vent’anni da quella serata al Sociale, con le medaglie del Novecento per generazioni premiate: vi saranno anche quelle del Duemila?
A.B.
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