Galbiate: riscoperta l’accoglienza insieme a alunni, ANPI e al compaesano Gianfranco Stamerra

"Accoglienza non è solo una parola". Oltre ad essere uno dei tanti slogan della serata dedicata alla Repubblica e alla Costituzione proposta dalla sezione ANPI “Giulio Bonacina” di Galbiate, questa frase si è rivelata la vera e propria forza propulsiva del 12° concorso sulla Costituzione indetto dall’associazione  e dedicato alle quattro classi quinte dei plessi locali.

Dopo un lungo lavoro dentro e fuori le mura scolastiche, per le le primarie di Galbiate, Sala al Barro e Villa Vergano è infatti giunto – nella serata di lunedì - il momento di esibire i propri lavori non solo ad una platea di genitori insegnanti, ma anche al sindaco Giovanni Montanelli e alla sua vice Lauretta Invernizzi.

Gianfranco Stamerra

Presentate una ad una dalla rappresentante del direttivo ANPI Rita Riva, le quinte galbiatesi si sono così cimentate in diverse performance: dall’Inno di Mameli a suon di flauto proposto dagli alunni di Sala al Barro insieme ad un’originale coreografia di danza sulle note di Laura Pausini, fino al testo della hit “Soldi” riscritto dai ragazzi di Galbiate Centro e trasformato nella loro personale canzone intitolata “Sogni”. “L’accoglienza non può essere solo una parola, ma uno stile di vita e un modo di essere” hanno recitato in coro gli alunni. “Le prime persone che possiamo accogliere sono quelle che ci stanno vicino: se però è facile accogliere i nostri amici, è più difficile accogliere chi è diverso da noi”.

È stato invece un vero e proprio "Binario accoglienza” quello proposto dalla classe di Villa Vergano, esibitasi in un immaginario viaggio “che ha come destinazione l'essere umano” pronto a scardinare la lettera scarlatta di “fantasma” che moltissimi immigrati si ritrovano a dover portare al petto. Toccante, infine, la scelta dei ragazzi di leggere al pubblico diversi ritagli di quotidiani dedicati al tema della discriminazione razziale, del pregiudizio e della diffidenza, prima di gettare letteralmente sulla platea una pioggia di “pensierini” con frasi e aforismi in nome dell’accoglienza. Ad affiancare i giovanissimi studenti di fronte al tema scelto per l’occasione è stato anche il galbiatese Gianfranco Stamerra, da tre anni e mezzo collaboratore di quello stesso Servizio Affidi del Comune di Lecco che individua e valuta le famiglie idonee all’accoglienza.

Con generosità e altruismo, Gianfranco ha così dato un tetto a ben 22 ragazzi dai 15 ai 18 anni, accogliendoli nella propria abitazione e guidandoli verso un’integrazione sia sociale che lavorativa per diversi mesi, fino al compimento della maggiore età. Dopo aver accolto giovani provenienti da Bangladesh, Pakistan, Albania, Kosovo, Egitto e Marocco, ancora adesso il galbiatese di origini gallipoline si diletta nella pratica del Ramadan insieme a uno dei suoi coinquilini, orgoglioso di aver ricambiato il “regalo culturale” con qualche insegnamento circa la Pasqua cristiana.

Rita Riva

A concludere la serata, come di dovere, è stata però la premiazione dedicata ai quattro migliori elaborati individuali realizzati dagli studenti galbiatesi e incentrati sempre sulla propria personale concezione di accoglienza: a guadagnarsi il quarto posto è stata Leila Rota di Sala al Barro, seguita dal bronzo di Nicola Di Gennaro e dall’argento di Giosuè Tanzi (il cui premio è stato ritirato dalla sorellina) provenienti rispettivamente dalle classi quinta B e quinta A del plesso di Galbiate.

Primo gradino del podio, infine, per l’alunna di Villa Vergano Carola Angius, il cui lavoro è stato premiato dalle autorità locali, dalla rappresentanza dell’ANPI, nonché dal fragoroso applauso di tutto il pubblico.
F.A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.