Valmadrera: 'l'usato garantito', 'il nuovo' e il 'chilometro zero'. I profili dei tre candidati in corsa

A fine serata, Antonio Rusconi si è paragonato ad un'auto usata ma garantita. Alessandro Leidi, dimostrando una certa "brillantezza", ha completato il quadro definendo sè stesso il "nuovo" e Guido Villa "a chilometri zero". Uscendo dalla simpatica quanto calzante metafora, ecco i profili dei tre aspiranti sindaco di Valmadrera, illustrati prima dell'avvio del confronto.



ALESSANDRO LEIDI
Classe 1972, imprenditore valmadrerese co-titolare insieme al fratello Marco dell'azienda di famiglia (Vincit Srl). È solito definirsi "un cittadino come tutti gli altri", nonché "un indipendente che si appoggia alla Lega". È stato precettato per il ruolo di candidato sindaco da Flavio Nogara, ex segretario provinciale del partito. Padre di due figli, è tornato da poco a risiedere a Valmadrera, dove è nato.  

Lei, dei tre, è l'imprenditore non iscritto a nessun partito ma candidato per la Lega. Come pensa di conciliare il lavoro nella sua azienda con il ruolo di sindaco in caso di elezione? E a livello nazionale qual è il suo politico di riferimento?
 

La scelta della mia candidatura è stata fin da subito condivisa con la mia azienda, alla quale ho stabilito di dedicare - in caso di vittoria delle elezioni - almeno cinque ore al giorno, con la consapevolezza che, essendo per natura instancabile, sono in grado di lavorare dall'alba fino a ben oltre l'orario di cena, se necessario, per poter dedicare il giusto tempo anche all'impegno di sindaco. Il mio politico di riferimento è senza dubbio Giancarlo Giorgetti.  


ANTONIO RUSCONI

60 anni, attualmente assessore esterno nella Giunta Crippa. Già primo cittadino di Valmadrera dal 1995 al 2004 ed ex deputato e senatore del Partito Democratico. Laureato in Lettere Moderne, è docente di Italiano e Storia all'Istituto "Parini" di Lecco. È fondatore della lista con cui si presenta alle elezioni, "Progetto Valmadrera", nata nel 1995.  

Lei invece è il politico navigato. Cosa l'ha spinta a tornare nuovamente in campo per Valmadrera, candidandosi a sindaco dopo aver ricoperto anche ruoli più "altolocati"? Quale politico nazionale è il suo riferimento?
 

Ho scelto di candidarmi perché credo che sia giusto giocare anche quando si rischia di perdere. Da grande appassionato di Letteratura, ricordo bene le famose parole di Cyrano De Bergerac: "Perché battersi solo se la vittoria è certa?". Ecco, la mia è stata una scommessa, un percorso che ho deciso di affrontare con la convinzione che il cammino sia spesso più importante della meta: sono profondamente innamorato di Valmadrera, la città alla quale sono da sempre legato come attraverso un cordone ombelicale, dove hanno trovato origine le mie radici e dove riposano i miei cari defunti, dove un filo rosso tiene uniti passato e presente, tradizioni e modernità.  


GUIDO VILLA

Nato a Valmadrera nel 1954, artigiano di professione e consigliere comunale nelle fila della minoranza dal 2009 al 2014. Fa del legame con il territorio valmadrerese un vanto e scende in campo con la lista civica "Ascolto Valmadrera".  

Lei è considerato l'outsider del terzetto. La sua formazione attorno a quale cardine è nata ed è realmente puramente civica? Lei a quale politico nazionale si ispira?  

Assolutamente sì, la nostra è davvero una lista civica, trasversale e "coraggiosa" nelle scelte di base, un gruppo in cui nessun candidato può essere identificato con un partito. Non ho nessun riferimento politico.
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