Elezioni: a Malgrate Polano e Peccati a confronto sui 'temi caldi' in paese

Un dibattito pubblico schietto e non senza affondi, quello andato in scena mercoledì 15 maggio presso la Quadreria Bovara-Reina di Malgrate. Protagonisti della serata due dei quattro candidati sindaco alle prossime Amministrative: Flavio Polano, primo cittadino in carica candidato per "Malgrate per tutti", e Michele Peccati della lista "Obiettivo Persona", attuale capogruppo di minoranza.
Grandi assenti Ugo Baglivo di "Malgrate Futura", che ha declinato l'invito poiché "al di fuori dalla macchina comunale negli ultimi cinque anni" e Roberto Mulargia di "Malgrate Più", dichiaratosi "offeso" da presunte affermazioni denigratorie da parte della squadra di Peccati nei confronti del candidato Carmine De Lillo.

Un primo confronto ricco di spunti, durante il quale i due sfidanti presenti, incalzati dalle domande di Giorgio Cortella, hanno avuto modo di dire la loro sui "temi caldi" del paese, togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa. Polano, prima di dare il via al dibattito, ha infatti voluto rispondere alle accuse mossegli da alcuni concittadini circa la sua "poca presenza in paese" che - a loro dire - sarebbe stata causata dalla doppia carica (quella di Presidente della Provincia, oltre che di Sindaco) ricoperta per quattro anni: "Non avevo alcun interesse personale o economico a svolgere quel ruolo, poiché gratuito", ha commentato. "Volevo semplicemente mettermi al servizio del territorio, offrendo la mia esperienza alla comunità e mettendomi, peraltro, in aspettativa dal ruolo di dirigente del Comune di Lecco".

Spazio dunque al dibattito vero e proprio, a partire dal tema del turismo e della gestione del lungolago, vanto e "attrazione" malgratese. Entrambi i candidati si sono detti concordi sull'incentivare la vocazione turistica del paese, promuovendo tuttavia un turismo "di qualità" piuttosto che "mordi e fuggi": "Il lungolago voluto dal compianto Sindaco Gianni Codega non è un lido né una spiaggia", hanno infatti convenuto.
"L'opera, di cui mancano gli ultimi due lotti di lavori, nel complesso ci costerà 6 milioni di euro, a fronte di un bilancio di 3 milioni annui. Si tratta di un grosso investimento, che ha cambiato il volto del paese", ha commentato Polano. "L'unico spazio in cui poter prendere il sole è l'apposita spiaggetta. Per il resto, il lungolago non è altro che una passeggiata per godere della bellezza del paese. Miglioreremo l'informazione turistica, con l'apposita segnaletica, evidenzieremo i monumenti storici e valorizzeremo gli aspetti naturalistici della zona - ad esempio il Parco del Monte Barro - avviando, in collaborazione con gli alberghi, proposte di animazione, nell'ottica di fare offerte di qualità".
"All'inizio questa Amministrazione aveva le idee confuse sulla gestione del lungolago", ha dichiarato Peccati. "Addirittura, aveva istituito i lettini di fronte; dopodiché, dopo un'assemblea pubblica da noi promossa, abbiamo assistito a un cambio di rotta, anche se nella Giunta non tutti erano della stessa idea: l'ex Assessore De Lillo era infatti per un lungolago-spiaggia. Noi intendiamo valorizzare il lago, ma anche le montagne (il Parco del Monte Barro, ad esempio), installare servizi igienici sulla passeggiata e collegare il nostro lungolago al pratone di Parè per avere una continuità. Vogliamo valorizzare anche il turismo "lacustre": creando moli e infrastrutture dedicate". Scettico l'esponente di "Obiettivo Persona" sull'utilità del "Mercato del Forte" e della Fiera del 2 giugno, che ogni anno anima il centro paese: "Iniziative del genere non qualificano il territorio e rischiano di disturbare i residenti", ha dichiarato. Per Polano, invece, si potrebbe pensare a mercatini di prodotti locali, "magari in un altro periodo dell'anno".

Michele Peccati

Tema centrale quello dei parcheggi e della viabilità. "Avevamo ipotizzato di creare 40-50 posteggi a ridosso dei giardini di via Stabilini, per dare "sollievo" al lungolago. Sarebbe inoltre auspicabile una maggiore presenza della Polizia locale, anche se sottorganico", ha commentato Peccati. Per Polano una soluzione al congestionamento di via Agudio potrebbe essere la rimozione dei parcheggi a lato della strada. "Si potrebbe poi pensare di creare dei posti auto in collaborazione con i privati".
Immancabile, naturalmente, il confronto sulla nuova viabilità della SP583, "una follia" per "Obiettivo Persona": "Togliere il semaforo in via Fabusa e chiudere l'accesso al parcheggio dalla Statale è insensato: comporta un allungamento significativo della strada per chi deve recarsi a Lecco. Si cerca così di ridurre la velocità degli automobilisti provenienti dal capoluogo, ma in realtà si rende soltanto più pericolosa la strada. È stato un investimento affrettato: il vero problema è la rotonda dell'OBI, strutturata male e da rivedere".
Per il sindaco Polano l'intervento ha come scopo "la messa in sicurezza del tratto": "In via Monsignor Polvara l'incidentalità è alta, con 4 - 5 incidenti con feriti l'anno. La nuova viabilità renderà il tutto meno pericoloso, con anche l'inserimento di un impianto semaforico in rotonda, non contando poi che, quando abbiamo chiuso per un giorno la strada a causa di un guasto semaforico, i volumi di traffico sono stati più che accettabili".

Flavio Polano

Per quanto riguarda il territorio, Malgrate - si sa - è tagliato a metà da una strada provinciale. Per "riunire" il Gaggio con Fabusa, entrambi i candidati hanno proposto la creazione di un ponte a scavalco di ferrovia e provinciale, tra i due quartieri, "al fine di evitare una frammentazione estrema". Peccati è inoltre a favore di un collegamento tra il giardino di via San Leonardo con quelli di via Stabilini.
I due si sono definiti contrari al progetto della cosiddetta "Grande Lecco" o a una fusione con altri comuni limitrofi (Valmadrera in primis), in favore dell'autonomia e dell'identità di Malgrate. E se Peccati è "scettico" sull'utilità delle gestioni associate, spesso "calate dall'alto", Polano le ritiene invece "uno strumento efficace, specie quando il personale è in deficit, che non scalfisce l'identità delle singole amministrazioni". Sia "Malgrate per tutti" che "Obiettivo Persona", poi, hanno inserito nel loro programma la creazione di una passerella di raccordo tra il lungolago e il pratone di Parè, "sentito, naturalmente, anche il Comune di Valmadrera".

Spazio poi alla Cultura e allo Sport. "Siamo per pochi eventi, ma di qualità, proprio come abbiamo dimostrato allestendo la mostra su Pietro Vassena, con oltre 3.000 visitatori in pochi mesi", ha dichiarato Polano. "Avvieremo inoltre percorsi e collaborazioni con altre istituzioni, mettendo ognuno le proprie risorse e i propri spazi".
"Sulla Cultura si devono creare sinergie interistituzionali", è stato il commento di Peccati. "La Quadreria, spazio molto bello, ma purtroppo non di nostra proprietà, è in mano a una società ormai fallita. Dovremo dunque trovare altri spazi espositivi o sale per convegni, ad esempio all'interno delle ex scuole di via Reina, ora "casa" delle associazioni".
Particolarmente "preoccupato" per le sorti del palazzetto dello sport di via Gaggio, i cui spazi verranno presto affidati a un terzo gestore, Michele Peccati: "Temo si ripeta la vicenda del campo di via Foscolo, costatoci 250.000 euro dopo il fallimento della società incaricata della sua gestione. È un edificio vandalizzato, lasciato a sé stesso, ora affidato alla Protezione Civile, per dodici anni, e destinato dunque ad uso sociale e non sportivo". Per Polano lo spazio da valorizzare e destinare interamente all'attività fisica è il Rio Torto, di cui il Comune è comproprietario con Valmadrera: "Per quanto riguarda il palazzetto del Gaggio, l'Amministrazione supervisionerà il lavoro del concessionario, non svenderà gli spazi".

Ultimo tema trattato l'ambiente. Peccati e Polano hanno parlato di termovalorizzatore e Teleriscaldamento. È chiaro che sarebbe meglio se il forno non ci fosse", ha affermato il primo. "Dobbiamo però stare con i piedi per terra: non ci sono alternative valide per lo smaltimento dei rifiuti e fino al 2032 l'inceneritore ci sarà. Per Tlr, abbiamo sempre chiesto chiarimenti: c'è chi sostiene che il progetto si regge anche senza bruciare rifiuti, ma con fonti alternative: vorremmo sapere quali".
"Dobbiamo imparare a riciclare di più e meglio - sono state invece le parole di Polano - nel 2020 verrà inoltre introdotta la tariffa puntuale. Per quanto concerne l'inceneritore, Regione Lombardia ha fissato nel 2032 la data di chiusura: i sindaci, dunque, non hanno alcuna competenza in materia. Il Tlr - ha proseguito - è stato pensato per scaldare gli edifici pubblici del capoluogo, e interesserà anche Malgrate e Valmadrera: valuteremo perciò l'utilità ad "allacciarsi". L'impianto comunque nascerà svincolato dal termovalorizzatore, dovrà funzionare in modo autonomo con combustibili di origine non fossile e questo mi sembra un ottimo compromesso".
Marta Colombo
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