Angelo Casari, alpino lecchese al Polo, ricordato nella mostra di Milano del capitano Sora

La mostra fotografica “Il generale Nobile ed il capitano Sora al Polo Nord”, inaugurata presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, resterà visitabile sino al prossimo 25 maggio. La mostra intende ricordare la figura del capitano degli alpini Gennaro Sora, nativo della provincia di Bergamo e si compone di trenta scatti firmati dallo stesso ufficiale durante la spedizione di ricerca del dirigibile Nobile nel 1928. E’ stata una spedizione nella quale il capitano Sora guidò una pattuglia di otto giovani penne nere, fra le quali il lecchese Angelo Casari, classe 1908, residente in Concenedo di Barzio.

Angelo Casari

Il capitano Sora immortalò momenti di quella spedizione di salvataggio, che richiese 400 chilometri di marcia degli alpini, con temperature proibitive, sulla banchina polare. La spedizione cercava superstiti dopo la caduta del dirigibile Italia e la vicenda notissima della “tenda rossa”.
Angelo Casari, tornato nella nativa Concenedo dopo aver concluso il servizio militare, due mesi dopo il previsto, proprio per la partecipazione alla spedizione polare, non mancò di continuare a coltivare la sua grande passione per la montagna e le nevi. Nell’interno 1933, all’Abetone, guidò la squadra della Polisportiva Valsassina, composta da giovani di Barzio, Concenedo, Cassina, Moggio e Ballabio, che conquistò il trofeo nazionale di fondo. Nell’aprile successivo, la squadra si recò a Roma ed a Palazzo Venezia avvenne la solenne cerimonia di consegna della coppa al caposquadra Angelo Casari.

Angelo Casari, primo a sinistra, sfila in una manifestazione delle penne nere a Lecco

Nel 1950/1951,  Angelo Casari costruì un rifugio ai Piani di Bobbio e lo dedicò al suo capitano Gennaro Sora. Ora il rifugio é Sora-Casari e viene continuato dal figlio Fulvio, guida alpina, maestro di sci e rocciatore. Angelo Casari è sepolto nel cimitero di Concenedo, accanto alla consorte Anna Frigerio, lecchese del quartiere Maggianico. Concenedo di Barzio ricorda l’alpino del Polo con l’intitolazione della piazza collocata all’inizio della salita verso il dosso del Cantello. E’ stata inaugurata nel 2008, centenario della nascita di Angelo Casari, alpino di leva del 5° Reggimento nella caserma di Bormio, scelto nella pattuglia delle otto penne nere con il capitano Sora, per la sua esperienza alpinistica e le doti di provetto sciatore.
La rassegna allestita presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano si inserisce nell’ambito degli appuntamenti in attesa della 92^ adunata nazionale degli alpini, che si terrà proprio a Milano dal 10 al 12 maggio prossimi, ricordando che nella metropoli ambrosiana, un secolo fa, un gruppo di reduci della prima guerra mondiale 1915/1918 costituì il primo nucleo di quella che oggi è l’Associazione Nazionale Alpini. E’ l’ANA, presente ed operante anche nel territorio lecchese dal 1922, che annovera attualmente 71 gruppi con circa 6.000 aderenti.
A.B.
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