I numeri dell'Ufficio vertenze della Cisl. Nel lecchese usata una verga per aumentare la produttività
Nel 2018 l’Ufficio vertenze della CISL Monza Brianza Lecco è stato chiamato in causa soprattutto per recupero crediti (372 casi, 62,8%) e opposizione al licenziamento (118, 19,9%). Ma non solo. Il caso limite si sarebbe verificato nel Lecchese: un lavoratore ha segnalato infatti al servizio offerto dall'organizzazione sindacale l'uso, da parte di un imprenditore, di una verga di plastica per «incentivare» la produzione. La Cisl è poi scesa in campo anche per opporsi a licenziamenti discriminatori dovuti all’orientamento sessuale e all’associazione a un’organizzazione sindacale. Il cosiddetto Decreto Dignità, poi, per ora non ha favorito le stabilizzazioni dei rapporti di lavoro. Anzi. «In pratica – sottolinea Stefano Goi, responsabile Ufficio vertenze Cisl Monza Brianza Lecco – dall’inizio d’anno ogni giorno in media una persona viene ai nostri sportelli per chiedere informazioni, dopo essere stata lasciata a casa per la conclusione di un contratto a termine».
Il lavoro per i nove vertenzieri della Cisl, insomma, non manca mai. Anche se, rispetto al 2017, l’Ufficio ha recuperato a favore dei lavoratori una cifra inferiore. Se nel 2017 l’impegno degli addetti aveva permesso il recupero di una somma superiore ai 10 milioni di euro, nel 2018 ci si è fermati a quota a 9.055.377 euro. Una diminuzione che potrebbe far pensare a un miglioramento della situazione economica generale. «Ma questa tendenza – sottolinea Mario Todeschini, segretario organizzativo Cisl Monza Brianza Lecco – andrà verificata nei prossimi mesi».
Di certo, intanto, c’è che l’attività dell’Ufficio vertenze, un servizio riservato agli associati Cisl, ha individuato una soluzione adeguata in molti casi: le pratiche seguite sono state 944. Tra queste, 189 hanno comportato il ricorso alle procedure concorsuali. L’Ufficio ha seguito anche la procedura di dimissioni di 1.827 lavoratori: 1.092 in Brianza, 735 nel Lecchese.
Un altro dato potrebbe far pensare a un possibile «raffreddamento» della crisi, quello relativo al numero dei lavoratori coinvolti nei fallimenti: si è passati dai 647 del 2016, ai 633 dell’anno seguente, ai 541 del 2018.
Nella provincia brianzola il settore che ha richiesto il maggior numero di interventi è stato quello del commercio: qui le vertenze sono state 273, cioè il 46,11% del totale. In questa speciale graduatoria seguono i comparti metalmeccanico (124, 20,94%), edili-legno (78, 13,18%) e trasporti (42, 7,08%).
