Consonno: il passato rivive nelle voci dei suoi abitanti, al via i pannelli informativi
Barbara Funagalli presidente Amici di Consonno e
Caludio Corbetta Coopertiva Brig
Il progetto, già promosso in altri luoghi del territorio come Camporeso e San Michele a Galbiate e Giovenzana a Colle Brianza, è stato presentato proprio a Consonno in presenza di molti dei suoi abitanti originari, alcuni dei quali ora si impegnano all’interno dell’Associazione Amici di Consonno.
L'antico borgo. Immagine esposta nel bar La Spinada
Le video interviste sono state realizzate dalla cooperativa con la collaborazione dell’associazione, su diversi temi legati al luogo in cui hanno vissuto da piccoli, poi trasformato in “città dei balocchi” e decaduto a seguito della frana della strada di accesso da Olginate nel 1976.Ha parlato proprio di questo aspetto il vice sindaco Antonio Gilardi, che nel video “Il borgo, la sua strada” ha raccontato di come l’antica mulattiera sia stata sostituita dall’asfalto nel 1961, per volontà dell’Immobiliare Consonno tuttora proprietaria del complesso ora in gran parte in stato di degrado e abbandono.
Ex abitanti al bar La Spinada, alla presentazione dell'iniziativa
“C’è stato un momento in cui si pagava il pedaggio, c’era una sbarra e delle guardie svizzere che facevano pagare, ma dopo una rivolta popolare è stato eliminato” ha spiegato Gilardi. "La strada è stata pagata per metà dall’amministrazione comunale e per metà da loro,con la clausola che l’utilizzo restasse libero. Con lo sviluppo del “paese dei balocchi” c’era un via vai continuo, e nel 1976 la frana ha interrotto tutto rendendo la via asfaltata non più transitabile. Nel 1996 è stato promosso un primo intervento di sistemazione grazie a un contributo regionale, ed era stata riaperta come strada agro silvo pastorale. La sistemazione definitiva si è avuta a seguito di un bando della Comunità montana vinto dal comune, con un finanziamento di 300.000 € a cui sono stati aggiunti stanziamenti del comune e della proprietà”.
Carmen Milani e Rosa Milani, protagoniste di alcuni video
“Si campava bene a Consonno” ha spiegato Vittorio Panzeri, protagonista del video “Il ritrovo sotto il tiglio”. “Avevamo verdura, il grano per la farina, sin ammazzava il maiale e quando era la stagione delle castagne si mangiavano fino a Pasqua. Poi è arrivata la corrente elettrica, si aveva una sola lampadina in casa e non c’era il contatore, ma il limitatore di elettricità”.Immagini del vecchio borgo all'interno del bar La Spinada
Quella dell’antico borgo era una comunità con spazi comuni, come gli essiccatoi e le cantine, un equilibrio rotto dall’arrivo delle ruspe che hanno abbattuto le vecchie case – di proprietà dell’Immobiliare, dove gli abitanti erano in affitto – per creare ristoranti, sale da ballo, fontane e farne un luogo dedicato all’intrattenimento e al divertimento.Uno scorcio di Consonno oggi
Roberto Milani ha invece raccontato del castano che, abbattuto durante i lavori alla strada, si è trasformato nell’altare della chiesetta tuttora esistente a Consonno.Le voci di chi è cresciuto e ha vissuto nella frazione olginatese racconteranno, attraverso video accessibili dai pannelli del progetto, il suo passato.