Ragni: la Est del Cerro Torre è rimandata, ora si gira il film su Ferrari
Dopo la finestra di alta pressione di inizio febbraio, che aveva regalato tre giornate di tempo stabile, il meteo di queste ultime settimane ha rispettato la proverbiale inclemenza patagonica.
"Dopo essere rientrati dal tentativo di inizio febbraio al Cerro Torre, in cui eravamo arrivati a 80 metri dalla fine del diedro degli inglesi - spiega Della Bordella - Matteo ed io eravamo scalpitanti al pensiero di tornare presto in parete per provare a chiudere i conti con questa grandiosa via.
Abbiamo così dovuto a malincuore abbandonare l'idea di tornare sul Torre perché con un giorno solo di tempo a disposizione ci sarebbe stato impossibile progredire oltre il punto massimo raggiungo la volta prima.
Abbiamo scelto una linea che ci sembrava offrisse alte difficoltà, senza le complicazioni ed i pericoli oggettivi del Cerro Torre, e abbiamo salito 6 tiri nuovi, sempre verticali o strapiombanti e su fessure svasate, prima di renderci conto che purtroppo avevamo ancora davanti un centinaio di metri molto impegnativi e non saremmo riusciti a finire la nostra via in tempo prima della notte.
Viste le previsioni per i prossimi giorni la prima parte della spedizione dei due Mattei, che aveva come obiettivo primario la salita in stile alpino della parete Est del Cerro Torre, si può dire conclusa: non ci saranno nuovi tentativi sulla parete e il progetto è rimandato alla prossima stagione.
L'esito della spedizione, però, è tutt'altro che negativo, come spiega lo stesso Matteo Della Bordella:
"Sono super soddisfatto di avere trovato un progetto così ambizioso e difficile che mi motivi ad allenarmi ed a ritornare più preparato il prossimo anno! La cordata con Matteo Pasquetto quest'anno ha funzionato alla grande ed in lui ho scoperto un socio che alla sua prima esperienza su queste montagne non si è mai tirato indietro e si è dimostrato all'altezza di tutte le situazioni più critiche, sia a livello mentale che fisico.
Non vediamo l'ora di tornare in Patagonia con lo stesso obiettivo tra una decina di mesi e speriamo con un'arma in più, ovvero Matteo Bernasconi. Sono fermamente convinto che essere in una cordata composta da tre persone e con un terzo alpinista affidabile e forte come Berna possa aumentare di molto le nostre possibilità di successo".
"Il programma prevede di spostarci sul lato Ovest del Cerro Torre, per salire la mitica via aperta dai Ragni di Lecco nel 1974 - conclude Della Borella - Insieme a noi ci sarà Nicola Lanzetta e il cameraman Jonathan Griffith, il quale avrà il compito di raccogliere riprese per un film al quale ormai sto lavorando da due anni insieme al regista svizzero Fulvio Mariani".
Cogliamo ancora una volta l'occasione per ringraziare tutti i partner che hanno supportato l'attività dei nostri alpinisti, a cominciare dalla famiglia Rocca, che da tanti anni sostiene la nostra attività alpinistica e dal CAI Lecco, che ha dato il suo patrocinio alle spedizioni. e i nostri sponsor Camp CASSIN, df Sport Specialist, TERRA CIELO MARE, ACEL Service, Imprimis Office
Niente da fare, dunque, per il presidente dei Maglioni Rossi Matteo Della Bordella e per il giovane Matteo Pasquetto, che hanno dovuto desistere dal completamento del loro ambizioso progetto di salire la parete Est del Cerro Torre in stile alpino, lungo la via che percorre il grande diedro camino di destra, affrontato nel 1979/80 dagli inglesi Burke e Proctor con un assedio durato mesi e con l'abbondante utilizzo di corde fisse.
"Dopo essere rientrati dal tentativo di inizio febbraio al Cerro Torre, in cui eravamo arrivati a 80 metri dalla fine del diedro degli inglesi - spiega Della Bordella - Matteo ed io eravamo scalpitanti al pensiero di tornare presto in parete per provare a chiudere i conti con questa grandiosa via.
Abbiamo così dovuto a malincuore abbandonare l'idea di tornare sul Torre perché con un giorno solo di tempo a disposizione ci sarebbe stato impossibile progredire oltre il punto massimo raggiungo la volta prima.
Abbiamo scelto una linea che ci sembrava offrisse alte difficoltà, senza le complicazioni ed i pericoli oggettivi del Cerro Torre, e abbiamo salito 6 tiri nuovi, sempre verticali o strapiombanti e su fessure svasate, prima di renderci conto che purtroppo avevamo ancora davanti un centinaio di metri molto impegnativi e non saremmo riusciti a finire la nostra via in tempo prima della notte.
Viste le previsioni per i prossimi giorni la prima parte della spedizione dei due Mattei, che aveva come obiettivo primario la salita in stile alpino della parete Est del Cerro Torre, si può dire conclusa: non ci saranno nuovi tentativi sulla parete e il progetto è rimandato alla prossima stagione.
L'esito della spedizione, però, è tutt'altro che negativo, come spiega lo stesso Matteo Della Bordella:
"Sono super soddisfatto di avere trovato un progetto così ambizioso e difficile che mi motivi ad allenarmi ed a ritornare più preparato il prossimo anno! La cordata con Matteo Pasquetto quest'anno ha funzionato alla grande ed in lui ho scoperto un socio che alla sua prima esperienza su queste montagne non si è mai tirato indietro e si è dimostrato all'altezza di tutte le situazioni più critiche, sia a livello mentale che fisico.
Non vediamo l'ora di tornare in Patagonia con lo stesso obiettivo tra una decina di mesi e speriamo con un'arma in più, ovvero Matteo Bernasconi. Sono fermamente convinto che essere in una cordata composta da tre persone e con un terzo alpinista affidabile e forte come Berna possa aumentare di molto le nostre possibilità di successo".
"Il programma prevede di spostarci sul lato Ovest del Cerro Torre, per salire la mitica via aperta dai Ragni di Lecco nel 1974 - conclude Della Borella - Insieme a noi ci sarà Nicola Lanzetta e il cameraman Jonathan Griffith, il quale avrà il compito di raccogliere riprese per un film al quale ormai sto lavorando da due anni insieme al regista svizzero Fulvio Mariani".
Cogliamo ancora una volta l'occasione per ringraziare tutti i partner che hanno supportato l'attività dei nostri alpinisti, a cominciare dalla famiglia Rocca, che da tanti anni sostiene la nostra attività alpinistica e dal CAI Lecco, che ha dato il suo patrocinio alle spedizioni. e i nostri sponsor Camp CASSIN, df Sport Specialist, TERRA CIELO MARE, ACEL Service, Imprimis Office
