Civate: il consigliere Michele Castelnovo scettico sulle elezioni monocolore. 'Ci vuole qualcuno che si metta in gioco'

Michele Castelnuovo
Disponibile a svolgere un ruolo di “facilitatore” lo stesso consigliere Michele Castelnovo, preoccupato dall’idea di un unico gruppo “in corsa”. “La scelta di non ricandidarmi è prevalentemente un atto di onestà e trasparenza nei confronti degli elettori civatesi – ha infatti dichiarato - Vivo a Lecco, lavoro a Milano e, per quanto ami il mio paese d’origine, non vivendolo più quotidianamente sarebbe ipocrita da parte mia ripresentarmi, mancandomi effettivamente “il polso” delle sue reali problematiche”.
Non è mancato tuttavia lo sforzo di formare una lista da parte dell’intero gruppo d’opposizione: “Ci abbiamo provato fino all’ultimo” commenta Castelnovo. “Settimana scorsa abbiamo fatto il punto della situazione, con anche persone “nuove” ma è emersa la mancanza di condizioni adatte a presentare una squadra che fosse legata all’attuale minoranza (di area centrosinistra, ndr.)”.
Fondamentale per il consigliere sarebbe un maggiore sforzo da parte della cittadinanza a scendere in campo, mettendosi in gioco nella scena politica locale: “Se qualcuno dovesse cambiare idea e volesse costruire un nuovo progetto per il bene del paese, metterò a disposizione la mia esperienza amministrativa, che è stata sicuramente complicata: la maggioranza ha di fatto reso impossibile fare opposizione, nonostante personalmente abbia sempre cercato di portare uno spirito propositivo e costruttivo – e lo dimostrano i vari ordini del giorno e le interrogazioni, mai poste con spirito polemico ma sempre con l’obiettivo di migliorare la vita del paese - Tra i problemi principali riscontrati – ha proseguito Castelnovo – òa mancanza di comunicazione: spesso noi di “Civate che Vorrei” scoprivamo infatti l’esistenza di documenti e allegati il giorno della loro discussione in consiglio. Non so cosa accadrà in paese, ma spero davvero che qualcuno voglia mettersi in gioco, perché l’esperienza in Comune è senz’altro arricchente e appassionante ed è giusto che vi sia pluralità delle liste concorrenti”.
M.C.