In viaggio a tempo indeterminato/60: l'India e le sue contraddizioni
Finora abbiamo parlato della parte meravigliosa dell'India. Quella dei palazzi, dei Maharaja, dei templi e degli abiti colorati.
Ma c'è un altro lato che non si può fare a meno di osservare e raccontare.
Si tratta dell'inquinamento nelle sue forme più estreme.
In India si trovano, infatti, le 10 città più inquinate del mondo.
E non serve andare nelle grandi metropoli per capire che il problema è enorme e diffuso ovunque.
La foto sotto ad esempio, l'abbiamo scattata a Bundi un piccolo paesino immerso tra le colline del Rajasthan.
Non siamo andati in visita a una discarica.
No, abbiamo semplicemente preso una delle tante vie che portavano al palazzo della città ed ecco la scena.
Mucche e scrofe banchettavano allegramente immerse nei rifiuti.
Ma il contrasto più grande restano le donne con i loro vestiti colorati e bellissimi che sono un pugno allo stomaco in quello sfondo.
Dopo tanti mesi in India ancora rimaniamo stupiti e intristiti davanti a queste situazioni, nonostante ci si presentino davvero ad ogni angolo.
I cumuli di immondizia, che spesso vengono bruciati, vanno di pari passo con i canali di scolo che attraversano le strade delle città.
Sono delle vere fogne a cielo aperto a cui si deve stare molti attenti se non ci si vuole infilare un piede... e credeteci, è l'ultima cosa che si vorrebbe fare!
Spazzatura, acque nere e aggiungiamoci le onnipresenti mucche, ovviamente anche gli odori che si respirano non sono dei migliori.
Ci è capitato in alcune occasioni di doverci coprire il viso con un fazzoletto per evitare di stare male.
L'India purtroppo è anche questo.
Il secondo paese più popoloso del mondo ha un enorme, gigantesco problema che non si può nascondere sotto uno dei meravigliosi tessuti colorati che si producono qui.
A rincarare la dose ci sono poi le industrie e il traffico che contribuiscono a rendere l'aria irrespirabile.
Basti pensare che nel 2017 l'inquinamento atmosferico ha provocato 1,24 milioni di vittime.
Un numero che fa davvero venire i brividi.
Ultimo aspetto, ma non in termini di importanza, è l'inquinamento acustico.
I clacson sono un sottofondo costante in India e bastano poche ore nel Paese per capire quanto il silenzio sia sacro.
Ci siamo accorti che nel corso di una camminata in una strada indiana viviamo 4 diversi stati d'animo:
1. "Che fastidio questi clacson"
2. "Ma perché suoni??? Bastaaaaa"
3. Si maledice il suonatore folle e in genere tutte le generazioni passate e future della sua famiglia.
4. Ci si arrende perché si capisce che non si può fare davvero nulla. Quei clacson e quel rumore costante diventano lentamente un sottofondo. E finalmente si capisce perché la meditazione e lo yoga siano nati in questo Paese!
Immondizia per le strade e caos, ma nelle case?
Ci è capitato spesso di avere la fortuna di poter vedere dall'interno le tradizionali case dei villaggi indiani.
E tutto cambia.
Le donne della famiglia passano ore a spazzare e pulire.
Gli incensi coprono gli odori delle strade esterne e i cortili sono un riparo del rumore del traffico.
Le scarpe si lasciano fuori e ci si immerge in un piccolo regno lontano anni luce da quell'immondizia.
Cumuli di immondizia, fogne a cielo aperto, smog, rumore... sembra un luogo da incubo.
E invece, per qualche strano inspiegabile motivo, l'India riesce ad essere uno dei Paesi più belli e affascinanti del mondo.
Forse sono proprio queste sue contraddizioni a renderla unica.
Forse è quella sua forza e follia a farla apparire così meravigliosa.
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