In viaggio a tempo indeterminato/59: scaldarsi con i 'ricordi' di mucca
E dopo qualche settimana a casa a riempirci di pizza, abbracci e panettone, siamo tornati nell'incredibile India.
Abbiamo lasciato le nostre famiglie, le docce calde, il divano e il silenzio e ci siamo rituffati nel caos indiano.
Avremmo voluto lasciare anche il freddo, ma quello invece ci ha seguito. Sì, perchè nella zona nord dell'India, adesso le temperature sono piuttosto basse. E come se non bastasse a seguirci è stata anche la nebbia.
Lo abbiamo capito appena ci siamo seduti sull'aereo e il capitano, nel descrivere le condizioni meteo, ha annunciato: "A Delhi ci aspetta nebbia, nebbia e ancora nebbia!"
E noi che pensavamo che la nebbia colpisse solo la Pianura Padana.
Dopo 8 ore di volo, abbiamo scoperto che il capitano non aveva esagerato, anzi. Delhi era completamente avvolta nella foschia del mattino, ma la cosa peggiore era il freddo.
5 gradi la notte e 25 di giorno, sono le temperature che abbiamo trovato.
Non sono pochi gradi, lo sappiamo, il problema è che praticamente non esistono i riscaldamenti e l'acqua calda è un lusso.
Ma allora come sopravvivono al freddo gli indiani dei paesini di campagna nelle loro case di pietra e senza i termosifoni? Abbiamo scoperto alcuni modi ingegnosi che potrebbero tornare utili a chi si dovesse mai trovare nelle stesse condizioni... forse!
Partiamo dall'abbigliamento. Vestirsi a strati è d'obbligo quando ci sono questi sbalzi termici. Ma l'altra cosa che gli indiani non sottovalutano affatto è l'importanza di coprirsi la testa. E qui entra in gioco uno dei simboli dell'India: il turbante.
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Angela e Paolo