Lecco perduta/146: gli alberghi erano in Piazza Garibaldi

La “palma” del primato di anzianità fra gli alberghi che si affacciano sul vasto perimetro di Piazza Garibaldi spetta al Croce di Malta, che già nel 1847, quindi quando la piazza non portava ancora il nome dell’Eroe dei Due Mondi, presentava regolare domanda per ottenere la licenza di un viaggio giornaliero per trasporto di persone da Lecco a Bergamo, con ritorno, per diligenza senza cambio di cavalli. Nell’esposto il Gamba ricordava che già da tempo veniva svolto per sua iniziativa un servizio di collegamento fra le due città e che, essendo intenzione di stabilirlo regolarmente, con partenza ad orari precisi, chiedeva la concessione formale della relativa licenza. Il programma della nuova corsa prevedeva la partenza da Lecco alle 4,30 dal Croce di Malta. Il viaggio di ritorno avrebbe preso il via da Bergamo alle 16, dall’Albergo Reale, detto “della Ganascia”. Sulla diligenza dal capoluogo orobico sarebbe stato possibile prenotare i biglietti per quella che da quello lariano partiva alla volta di Como. All’arrivo presso il Croce di Malta i viaggiatori avrebbero potuto salire sulla vettura per Monza e prendere, soprattutto, le “corse postali” di passaggio da Lecco e dirette alla volta dello Stelvio e dello Spluga, che sostavano in Contrada Larga (l’attuale Via Cavour), presso l’Albergo detto “Leunzin”. Il Croce di Malta ha chiuso, come noto, dopo lunga ed ultra secolare attività, ormai più di vent’anni or sono.

    C’era sempre, sull’attuale Piazza Garibaldi, l’Albergo Morone, costruzione bassa della quale Arnaldo Ruggiero pubblica la fotografia nel suo secondo volume (1975) della serie “Piccolo mondo antico”, edito da Agielle. Era noto per i veglioni popolari della fine dell’anno, alternativi a quelli che si tenevano nel vicino Teatro della Società e che vedevano la noblesse locale. L’Albergo del Morone venne demolito nel 1913 per far sorgere il palazzo destinato ad ospitare la sede della filiale lecchese della Banca d’Italia, che rimase in funzione per cinquant’anni, sino al 1963, quando venne soppressa per decisione centrale di chiudere le agenzie esistenti presso città non capoluogo di provincia. Sull’attuale Piazza Garibaldi, nella parte del vasto palazzo già sede BPL, sul lato verso la piazza stessa, c’era, invece, l’Albergo Ristorante Arpa. Il numero unico “Manzoniana”, edito nel 1923, in occasione delle celebrazioni lecchesi per il centenario dei Promessi Sposi, pubblica, infatti, uno spazio pubblicitario dedicato all’hotel, con alloggio e stallazzo. L’albergo c’era ancora nel 1938, in quanto Giuseppe Milani, nel suo volumetto “Lecco di oggi e di mezzo secolo fa”, scrive: “Seguivano le belle Case Cornelio, con il Ristorante dell’Arpa, condotto dal Pinin Rava, al secolo Giuseppe Benaglio, simpatica figura d’uomo che ora conta ben 86 primavere”.
A.B.
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