In viaggio a tempo indeterminato/56: stare... vicini vicini in India

Nel periodo delle feste natalizie ci si sente tutti più uniti. E’ il momento giusto per superare le divergenze e le distanze. E se c’è una cosa in cui gli indiani sono particolarmente bravi è proprio stare vicini, molto vicini. Vivere nel secondo Paese più popoloso del mondo vuol dire, infatti, non avere un proprio spazio personale e condividere tutto, ma proprio tutto, con chiunque si trovi al proprio fianco. Per gli indiani è una cosa normale. Per noi invece, soprattutto all’inizio, non è stato semplice abituarci a tutta questa “popolosità”. E’ un po’ come trovarsi costantemente in un centro commerciale il primo giorno dei saldi. Accalcati, attorniati, circondati, con pochissimo spazio per muoversi, è così che si vive ogni giorno in India. Può sembrare un incubo, lo sappiamo. In realtà, quando ci siamo abituati ad annullare il nostro spazio vitale, abbiamo anche iniziato a vedere i lati positivi di questa convivenza a stretto contatto. Ecco quali sono...



Non si è mai da soli
A memoria non ci ricordiamo un momento in India in cui eravamo da soli in una strada a camminare. Qualcuno di sicuro era presente. Questo vuol dire che non solo la solitudine non si sente, ma anche che se si ha bisogno di aiuto sarà facile trovare qualcuno pronto a dare una mano. L’India non è un Paese per chi ama la solitudine!

Si condivide tutto
Lacrime, sorrisi, difficoltà, gioie ma anche cibo o bevande... In India si condivide con dei perfetti sconosciuti qualunque momento della propria giornata. Ce ne siamo accorti nei nostri viaggi in treno. Appena qualcuno apriva un pacchetto di patatine o si beveva una gassosa, immediatamente le offriva alle 5/10 persone sedute attorno. E così ogni merenda si trasformava in un banchetto con apprezzamenti e ringraziamenti vari.

Ci si scambiano opinioni
Direttamente collegato al punto precedente, in India, si condividono apertamente anche idee e opinioni. Una chiaccherata tra due persone diventa in pochi minuti un dibattito che può coinvolgere chiunque si trovi nel raggio di pochi metri. Ci basta chiedere un’informazione a qualcuno perchè in pochi secondi altre 20 persone siano pronte a dare il loro parere. E così la richiesta di una indicazione stradale si trasforma in un’assemblea con tanto di moderatore e votazione finale.

Le opzioni si moltiplicano
Essere in tanti, tantissimi (troppi), vuol anche dire che ci sono molte più opzioni. Vuoi bere un tè ma il primo banchetto non ti ispira pulizia? Nessun problema, puoi scegliere tra gli altri dieci nella stessa via. Il venditore di patatine gonfia il prezzo? Non c’è nemmeno bisogno di contrattare, basta fare pochi passi e comprare da quello più in là. Ti serve un tuk tuk (taxi)? Puoi scegliere tra i 50 che ti accerchiano appena fai un passo fuori dalla stazione.

Insomma, vivere in un Paese così popoloso come l’India non è semplice. Bisogna alzare e anche di molto, il proprio livello di sopportazione. Alla fine però, se si supera il caos iniziale, ci si può anche divertire e godersi la follia indiana!
Angela e Paolo
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