In viaggio a tempo indeterminato/54: essere una mucca in India

Da quando siamo in India le abbiamo viste bloccare il traffico caotico e cercare di entrare in negozi e ristoranti. Le abbiamo sentite muggire accanto agli autobus in sosta. Ci siamo fatti una risata nel vederle sgambettare sulla spiaggia o sdraiarsi all’ombra delle palme. Stiamo parlando di loro, ovviamente, delle mucche!

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Ma che ci fanno tutte queste bestione con le corna nei posti più disparati? Il motivo è solo uno. La mucca per la religione indù, praticata da circa l’80% della popolazione, è un animale sacro e non può essere né maltrattata né tantomeno uccisa per la sua carne. Rappresenta Dharma e durante i festival viene agghindata e decorata con ghirlande, tessuti e colori vari. Le mucche sono così rispettate anche per un altro motivo.
Con il loro latte è, infatti, possibile produrre il ghee (burro chiarificato). Oltre che in cucina, il ghee viene utilizzato come “combustibile” per lo Yajna, uno dei principali riti indù che consiste nell’accendere una fiamma davanti all’immagine di un dio. In molti stati dell’India, la maggior parte, macellare una mucca è considerato un reato e viene punito con pene anche molto severe. Onestamente, dobbiamo ammettere di aver sempre pensato alle mucche solo come animali allevati per la carne e per il latte. Mai ce le eravamo immaginate come dei teneri e affettuosi, seppur ingombranti, animali da compagnia. Ma in India abbiamo assistito a scene che ci hanno fatto cambiare idea.



Un pomeriggio, mentre eravamo sdraiati sulla spiaggia a prendere il sole, vediamo una bestiona nera con le corna avvicinarsi a noi. All’inizio non le diamo troppo peso anche perché ormai ci siamo abituati a vedere le mucche che scorrazzano allegramente in riva al mare. Questa però sembra fissarci e venire proprio verso di noi. Trotterella lenta ma sicura, fino ad arrivare a pochi passi dal nostro asciugamano. A quel punto allunga il muso, come a cercare di toccarci. Non capiamo bene cosa voglia, non sembra spaventata e di sicuro non è minacciosa. Così proviamo ad accarezzarle il collo e ci accorgiamo che le piace parecchio. Si avvicina sempre di più come a farci capire che vorrebbe altre coccole. E così passiamo una decina di minuti ad accarezzare una mucca. Lo sappiamo, sembra una scena assurda e credeteci che anche viverla per noi è stato surreale. Più che una mucca di centinaia di chili ci sembrava di avere davanti un cagnolino desideroso di attenzioni. La vita di una mucca indiana non è però così rose e fiori come si potrebbe pensare. Invece di verdi pascoli, le mucche camminano per le strade trafficate delle città, in mezzo al caos e alle macchine, e il cibo di cui si nutrono molto spesso è l’immondizia che trovano qua e là. Insomma, che l’India fosse un Paese bizzarro l’avevamo già capito, certo mai ci saremmo aspettati di ritrovarci persino a coccolare una mucca su una spiaggia...
Angela e Paolo
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