Lecco perduta/142: lo stemma civico ''al femminile'', con le sirene

Vi sono dettagli, particolari, che possono sfuggire: le sirene che “scacciano” i tritoni nello stemma civico di Lecco dovrebbero essere uno di quelli. C’è una singolarità veramente curiosa nel perimetro in ferro lavorato che circonda il basamento in pietra del monumento a Mario Cermenati (1868-1924), parlamentare, esponente di Governo, illustre geologo, presidente della sezione di Lecco del Club Alpino Italiano. Il monumento, come noto, è collocato al centro dell’antico spazio portuale di Lecco, detto anche Porto Garibaldi perché vi sbarcò il condottiero dei Mille nelle giornate risorgimentali verso Lecco italiana. La recinzione è veramente singolare, in quanto presenta, in ferro battuto, lo stemma di Lecco al femminile, con le sirene al posto dei tritoni. Non ne esiste un altro che porti questa singolare raffigurazione.


Lo stemma civico di Lecco al femminile, con le sirene invece dei tritoni

Nella pubblicazione “Lecco da borgo a città”, uscita nel 1990 per iniziativa della CBRS Editrice, con prefazione dell’avv. Franco Calvetti, vi è un’intera pagina dedicata agli stemmi della città di Lecco attraverso i secoli. E’ dovuta al “vulcanico” Angelo Ubaldo Gattinoni, popolarissimo personaggio della città, con il suo negozio nella centralissima via Roma, nel tratto da piazza Garibaldi a piazza XX Settembre. Angelo Gat, come era popolarmente chiamato, ma anche Baldo, presenta sei stemmi della città di Lecco, rispettivamente degli anni 1600, 1691, 1865, 1933, 1952, 1979. Scrive: “Si notano bene due superbi tritoni, divinità della mitologia greca dalla doppia natura: metà uomini e metà pesci, a ricordo delle nostre origini di popolo certamente vissuto in un villaggio di pescatori”. Le stesse note di Angelo Gat si soffermano, inoltre, sul leone rampante; a tale proposito, si può leggere: “Il leone rampante, su fondo azzurro lago, è sempre stato inserito nel nostro stemma per evidenziare, dicono, le doti congenite delle nostre genti: la forza, il coraggio, la fierezza. E così sia!!!”. Nello stemma al femminile, con le sirene, si può, però, notare che il leone rampante ha le sembianze di un gattone mascherato, piuttosto che quelle di un fiero re della foresta. E’ un altro particolare che rende veramente unico e singolare lo stemma civico del monumento a Mario Cermenati. In questo caso non si dovrebbe, però, parlare di Lecco perduta, ma di una Lecco poco conosciuta da riscoprire con l’unico stemma al femminile della città.
A.B.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.