In viaggio a tempo indeterminato/52: 5 curiosità degli hotel indiani
Cercare un posto dove dormire, quando si ha un budget basso come il nostro, può essere un’impresa anche in India. Spesso siamo fortunati e dopo 5 minuti abbiamo già la camera perfetta. Altre volte, invece, ci tocca girare per ore e ore. Alcune stanze costano troppo oppure l’hotel è pieno. E qualche volta, molte in realtà, lo stato della camera fa rabbrividire ancora prima di esserci entrati. Lenzuola macchiate, macchie sui muri e sui pavimenti e qualche scarafaggio come compagno di stanza. Poi ci sono quelle stanze belle che però hanno talmente tante finestre che si ha la sensazione che sotto il letto siano nascosti 100 motorini che suonano il clacson. Perché se c’è una cosa che abbiamo imparato in fretta, è che il traffico non si ferma mai, nemmeno la notte! Anche se la ricerca è stancante, però, ne vale la pena. Sì, perchè per dormire nel Tamil Nadu, la regione a sud est dell’India, stiamo spendendo in media 5 euro a notte, a camera. Per questa cifra non si può pretendere davvero nulla ed è già bello ci sia un letto.
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Nonostante il costo, però, ci sono delle caratteristiche comuni a tutte le strutture. Alcune sono davvero particolari, perché l’India è strana e pazza e lo si vede persino negli hotel! Ecco, quindi, le 5 cose che accomunano gli hotel indiani.
1) Non si chiamano mai Hotel
La parola “hotel” in India viene usata per indicare i ristoranti, soprattutto quelli con menù fisso. Per gli alloggi si usano altri nomi come “Lodge”, per i più economici, oppure “Residency” o “Inn”. I più ricorrenti non sono “Miramare” o “Bellavista” ma quelli chiamati come le divinità, “Ganesh Lodge” ad esempio, è diffusissimo.
2) Camere a ore
“Vorremmo una stanza”
“Per quante ore?”
La prima volta ci siamo stupiti di questa domanda e pensavamo di essere finiti in un motel o qualcosa di simile. Poi abbiamo scoperto che nel sud dell’India le camere vengono affittate per 24 ore. Se fai il check in alle 16, la camera è tua fino alle 16 del giorno dopo. Quindi se vuoi uno sconto sul prezzo, puoi proporre di stare 18 ore o meno. Bello vero? Se non fosse che, così, si crea un caos non indifferente e spesso il personale alla reception non sa se l’hotel sia pieno o ci siano stanze vuote.
3) Due secchi, uno per il WC e uno per la doccia
Praticamente tutti i lodge in cui abbiamo dormito finora avevano stanze con il bagno privato. Una toilet “indian style” come la definiscono qui. La differenza rispetto a quella “western style” è che non c’è il WC ma la turca. Lo sciacquone in realtà è un secchio, così come la doccia. Si tratta della “bucket shower”. Si riempie un secchio grande di acqua e con l’aiuto di uno più piccolo ce la si versa addosso. Ovviamente solo acqua fredda, ma per fortuna in India fa parecchio caldo!
4) Televisione
Il televisore è senza dubbio il servizio più richiesto dalla clientela indiana negli hotel. Sembra un accessorio essenziale. Abbiamo visto gente chiedere di cambiare camera, non perché c’erano macchie varie sulle lenzuola, ma solo perché non c’era il televisore. Ed in effetti tutte le volte che siamo arrivati in un lodge, tra i servizi elencati con orgoglio dal proprietario c’era sempre la TV. Che poi, dobbiamo ammetterlo, le soap opera indiane sono un vero spasso!
5) Servizio in camera
Ultimo punto riguarda il servizio in camera che è davvero molto efficiente, pure troppo! Ci è, infatti, capitato che accendessimo la luce alle 7 di mattina giusto per vedere l’ora e subito ci bussassero alla porta per chiederci se volevamo il caffè o il té. In genere nei lodge, che sono tutti aperti 24 ore su 24, lavora solo personale maschile. E spesso, chi pulisce le camere non è assunto dalla struttura ma guadagna con le “mance” dei clienti che pagano per la pulizia. Tutti questi servizi per soli 5 euro a notte... beh che meraviglia questi hotel indiani!
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Angela e Paolo