Lecco: nuovo album per Il Contagio con NDP Crew, 13 tracce hip hop
Il Contagio è un nome conosciuto a Lecco. Perlomeno in certi ambienti: quelli in cui ciò che piace è la coerenza più che i trend del momento. Al Contagio infatti, le mode non sembrano interessare troppo: è da tredici anni che, con il collettivo NDP Crew o da solista, fa risuonare le sue rime dai palchi in città e fuori.
La copertina dell'album
Dopo una prima avventura da solista con l'album "Pandemia" nel 2016, quest'anno è tornato a mettere la sua voce con NDP Crew: "Acqua" è il titolo del nuovo album sfornato a fine settembre dai rapper e produttori Drb e Most-D, dai rapper Il Contagio e Mc Sinistro, e dal graphic designer Nobe.
"Acqua" prende il nome da una concept idea: tentare di rappresentare il fluire tramite il suono e le parole. E' questo che cercano di esprimere tutte le canzoni del disco; ciò troverà presto anche una rappresentazione visuale nel video di "Nel Flusso", traccia numero 4 dell'album, registrata con il rapper milanese/romano/brasiliano Diamante.
Come avete tradotto nel concreto questa idea di flusso?
Siamo partiti da un insieme di canzoni, caratterizzate da un sound hip hop classico che si apre a venature funk e jazz, così come a spunti nuovi. Questi beats scorrono così come le parole dei vari rapper che hanno partecipato al progetto.

Il vostro singolo di lancio si chiama "Dalla Mia Finestra". Di che cosa parla? Come è nato?
"Dalla Mia Finestra" è una canzone nostalgica: alternandosi al microfono, rapper diversi raccontano in modo energico un momento di vita, declinandolo a seconda della sensibilità di ciascuno. Hanno collaborato Zatarra da Siena, Mephisto da La Rochelle e l'artista di Marsiglia Tim Mars: è lui che canta il ritornello.
VIDEO
In questo disco e in generale nella vostra musica, quali sono i vostri punti di riferimento?
Personalmente, mi piace tanto l'hip hop anni 90 di New York e più in generale della East Coast. Quello che, per capirci, viene definito "golden age": sto pensando a artisti come Wu Tang Clan, Rakim, Guru. Dalla West Coast invece, non posso non citare i Dilated Peoples.
Nessuno tra i musicisti italiani?
Certo che si! Nell'hip hop italiano, mi piacciono soprattutto Colle der Formento, Kaos One e il vecchio Neffa: sono loro che mi hanno fatto amare veramente questa musica.
Hai detto "fatto amare": in che senso? Non hai iniziato subito a fare hip hop?
Musicalmente sono nato come un bassista: mi trovavo in saletta con gli amici a strimpellare. In particolare, sono stati i Rage Against The Machine ad avermi avvicinato prima al basso e, successivamente, al rap. Per un po' sono andato avanti a ascoltare il rap e a suonare il basso. Scrivevo qualcosa (chiamale poesie, chiamali racconti, chiamale canzoni...) ma non avevo nessuna velleità artistica e performativa: niente lasciava la mia scrivania. A un certo punto però, parole e musica si sono unite in un disegno comune: con gli altri della NDP Crew abbiamo messo su questo collettivo di musica hip hop. Da lì non ho più smesso.
Nella presentazione del disco sul vostro sito, avete scritto che "una nota malinconica percorre i 38 minuti dello scorrere di Acqua". Come mai? E' il sentimento che viene naturale dopo tanti anni di carriera?
Per quanto riguarda l'album, posso dire che la maggior parte delle tredici tracce si sofferma su tonalità non certo tra le più allegre ma che ben si adattano al loro messaggio e soprattutto al suono decisamente potenti e di impatto. Abbiamo insistito su suoni di questo tipo perché meglio esprimono i sentimenti che ci attraversano dopo le nostre esperienze di vita. Credo si tratti delle esperienze di tutta vita, non solo della carriera musicale.

Musicalmente come è cambiata NDP Crew?
La prima cosa da dire è che all'inizio in NDP Crew c'erano una decina di membri. Ora, a partecipare a questo disco, siamo rimasti in cinque. Chi ha deciso di continuare su questo percorso ha affinato il proprio stile ed è diventato più esperto nel suo ambito, sperimentando anche nuove sonorità. "Acqua", con i suoi campioni fluidi e morbidi, è un chiaro esempio di quello che sto dicendo.
Guardandoti intorno, come avete visto cambiare la scena lecchese intorno a voi?
Il movimento hip hop a Lecco è cambiato, molto. E' un dato di fatto che ci sono molte più persone che ascoltano e si approcciano a questa musica, nelle sue varie componenti. Se, quando abbiamo iniziato, mancavano gli appuntamenti live in città e si era obbligati a andare fuori a suonare e ascoltare musica, ora esiste anche un circuito live in città. E' in corso un buon rinnovamento: al ritorno di alcuni, ad esempio SDPL e Dj Mena, si aggiunge l'ingresso di tanti nuovi talentuosi mc (in gergo, mc, Master of Ceremonies, è un sinonimo di rapper NdR): cito Noccioman, Nel Labirinto, White Chief, Batti Batta...

Cosa manca ancora a una città come Lecco?
Sul territorio, a Lecco e nei dintorni, sarebbe bello ci fosse più coesione tra i vari artisti hip hop. In generale ho visto dei passi in avanti, mi auguro si possa fare tante grandi cose insieme. Per quanto riguarda gli spazi in città, nell'ultimo periodo è apparso il Red Lecco che permette a noi di NDP Crew di organizzare un ciclo di eventi hip hop a cui di volta in volta invitiamo ospiti nazionali e internazionali. Questa rassegna di concerti è dedicata al nostro compianto fratello Mamadou Fall. La prossima di queste serate, Mamadou's Red Party, vedrà la partecipazione dell'affermato mc brianzolo Ape, e sarà incentrata sul freestyle. Ci sono poi il Libero Pensiero e il Roots Club che riescono a dare un grande contributo, promuovendo tanti tipi di musica anche tra i più giovani. Rispetto agli inizi, sono aumentate anche a Lecco le possibilità per fare musica e stare insieme. Nonostante ciò, utilizzando una metafora calcistica, Lecco assomiglia ancora tanto a una squadra provinciale: valida, di cuore, difficile da espugnare, ma pur sempre fuori dal giro delle big. C'è ancora tanto da fare per l'aggregazione in città.
Sabato 10, siete saliti sul palco con una leggenda dell'hip hop italiano: Fritz Da Cat. Nel corso degli anni, dove avete suonato e con chi?
NDP Crew ha una fitta attività dal vivo da tanti anni. Abbiamo suonato in numerosi contesti più o meno grandi. Ricordo con piacere gli eventi Be There Or Be Square organizzati da Dj Skizo a Milano, il Juice Festival ad Ancona, le città di Modena, Siena e Firenze, così come le trasferte all'estero: in Svizzera a Lugano e in Spagna a Alicante. Anche a Lecco abbiamo avuto serate molto piacevoli: siamo riusciti a portare al Libero Pensiero artisti come Born e G.Dot di Boston, che abbiamo conosciuto tramite il nostro amico napoletano Oyoshe. Questi tre mc sono presenti nel nostro nuovo album, nella canzone "Keep Your Head Up".

Tra i concerti, quale ti è più rimasto in mente?
Sicuramente mi vengono in mente le date al Leonkavallo, l'apertura al Colle Der Fomento al Sonica di Mandello, a Kaos One al Cantiere di Milano o ancora a artisti USA del calibro di M1 e degli Slum Village. Indimenticabili restano sempre le trasferte fuori dalla Lombardia: mi ricordo quella a Santa Croce sull'Arno, Firenze, Verona.
Sinceramente, dopo tredici anni di carriera, cosa ti sentiresti di consigliare a un ragazzo di questa zona?
Gli consiglierei di ascoltare tanta musica e di aspettare il giusto grado di consapevolezza per esordire. C'è un tempo adatto per ogni cosa, c'è preparazione dietro ogni lavoro ben riuscito. Vivere in una grande città dà ovviamente più opportunità di farsi conoscere e più possibilità di ampliare le proprie esperienze: a Lecco invece, dobbiamo puntare ancora di più sulla qualità della musica e delle rime.
Il disco "Acqua" si può acquistare in negozio oppure ai concerti di NDP Crew.
Prossimamente sarà disponibile anche una versione digitale.
Per restare aggiornati, si può seguire il sito www.ndpcrew.com o le loro pagine Facebook e Instagram.
A.P.