Riflessione sulla chiusura del punto parti della clinica Mangioni di Lecco ma anche sugli altri “numeri” del presidio privato accreditato (che se fosse pubblico forse sarebbe chiuso)

Ambrogio Sala
Nel passato forse il punto parti aveva senso, soprattutto perché, al Manzoni, si applicava il principio “partorirai con dolore”. Ma oggi il Manzoni non è più così e dal punto di vista tecnico e delle emergenze viene utilizzato dalla Mangioni.
A volte siamo presi da una ondata di ricordi e sentimenti che sopraffaggono la ragione. Sta accadendo proprio questo. Quello che scrivo susciterà fastidio, ma bisogna andare oltre.
Vorrei fare, altresì, qualche riflessione sull’ospedale in questione, inteso come struttura complessiva. Ho preso i dati ufficiali regionali sul tasso di occupazione dei posti letto dell’ultimo quinquennio e li ho riassunti in questa tabella:
Sentendo in questi giorni il Direttore Generale della Sanità Lombarda, dr Walter Bergamaschi, che illustrava i criteri del libro bianco, mi sono chiesto se il problema fosse solo il punto parti o, forse, fosse qualcosa di complessivo. Si lesinano i fondi agli ospedali pubblici per le attrezzature o per il personale e poi i soldi si usano per mantenere presidi accreditati che, se fossero di natura pubblica, sarebbero già stati chiusi. Questo l’ho detto al dr Bergamaschi che ha allargato le braccia.
Forse, allora, qualche riflessione va fatta sulla sanità lombarda, che è di eccellenza, ma che andrebbe scandagliata a fondo.
Ambrogio Sala