OPERAZIONE INSUBRIA: 'FRASI CHE SEMBRANO DA FILM'. LE MANGIATE IN BRIANZA COL PADRINO 'PIZZICAFERRO'

Il sostituto procuratore Storari, il procuratore capo Bruti Liberati
e l'aggiunto Ilda Bocasssini
"Per la prima volta abbiamo sentito in diretta, dalla voce dei mafiosi, il giuramento e il conferimento di cariche e doti con i rituali tipici della 'Ndrangheta. Non siamo a Reggio Calabria, ma nelle ridenti Province del Nord di Como e Lecco".
Con queste parole il Procuratore aggiunto Ilda Boccassini ha sottolineato l'eccezionalità delle indagini che hanno portato, grazie alla grande competenza del ROS (Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri) e alla collaborazione delle Procure di Reggio Calabria, Lecco, Como con la Corte d'Appello di Milano, all'esecuzione di 38 ordinanze di custodia cautelare (35 in carcere e 3 ai domiciliari) nelle Province di Milano, Como, Lecco, Monza e Brianza, Verona, Bergamo e Caltanissetta. Le accuse a carico di queste persone, nessuna delle quali ha un ruolo in politica o istituzionale, sono - a vario titolo - di associazione di stampo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo d'armi.
Un risultato ottenuto grazie ad un "lavoro di squadra", una sinergia tra forze dell'ordine dei diversi territori lombardi che è stata alla base del successo dell'Operazione Insubria.
Il comandante provinciale dei Carabinieri di Lecco Rocco Italiano e il comandante provinciale comasco Roberto Iervolino, più volte ringraziati durante la presentazione dell'operazione, hanno partecipato alla conferenza milanese proprio a significare la sinergia con cui sul territorio l'attività investigativa dei ROS è stata promossa grazie alle forze dell'ordine locali, impegnate da anni in un costante monitoraggio del territorio. 
"Nelle zone del comasco e del lecchese sono state documentate alcune "mangiate", summit di 'Ndrangheta all'interno delle quali sono state conferite cariche e doti" ha spiegato Ilda Boccassini. "Alcune si sono svolte alla presenza di esponenti calabresi, saliti appositamente al Nord per presenziare al conferimento delle cariche".
È stata la stessa Ilda Boccassini, durante la conferenza stampa di questa mattina presso la Procura milanese, a leggere alcune delle frasi chiaramente udibili nei video registrati dal Ros.
Frasi che "sembrano dei film, e invece è la realtà", come ha efficacemente commentato.
Due incontri conviviali si sono svolti in un casolare nelle campagne di Castello Brianza.
"Sotto la luna sformo la santa catena, nel nome di Garibaldi, Mazzini e La Marmora, con parole d'umiltà, sformo la santa società" ha letto Ilda Boccassini dalle trascrizioni. "Ripetendo una formula dicono: "Giuro di rinnegare tutto fino alla settima generazione, tutta la società criminale da me fino ad oggi riconosciuta per salvaguardare l'onore dei miei saggi fratelli".
Una frase che testimonia il "salto" verso l'alto dalla "società criminale" alla 'Ndrangheta, attraverso la "dote" di "Vangelo" o "Santa".
"Queste frasi contengono un chiaro riferimento ai padri dell'Unità d'Italia, un aspetto che difficilmente si può commentare" ha spiegato Ilda Boccassini. "Altri dialoghi dimostrano la forza della 'Ndrangheta al Nord. Si dicono infatti: "Fino a ieri appartenevi alla società criminale, oggi state prendendo un'altra strada. Devi essere armato, dovete rinnegare tutto quello che conoscevate fino a ieri. Ci sono due strade, la montagna, il monte santo. Da oggi non vi giudicano gli uomini, vi giudicate da solo". Ci sono insomma formule e riti precisi, in cui i valori della vita sono quelli negativi della morte e della sopraffazione.
La 'Ndrangheta al Nord Italia è radicata da tempo, e negli stessi ambienti in cui sono stati filmati alcuni degli indagati si sentivano al sicuro. L'Operazione Insubria ha messo in evidenza come anche nel nostro territorio sia fortemente radicata, ed è proprio nell'ambito del "locale" di Calolziocorte che è emerso il coinvolgimento di un diciassettenne, per il quale gli atti sono stati inviati alla Procura dei minori.
"In uno dei video emerge come in questi territori essi pensassero di essere sfuggiti ai controlli, e si sente dire che "noi non possiamo mai cambiare". Questo evidenzia come la 'Ndrangheta si senta forte, e sia radicata".
Questi i nomi degli indagati che appaiono nei video girati dal ROS, girati anche nella Provincia lecchese:



GIURAMENTO SANTA
1.PANUCCIO Albano
2.GOZZO Rosario
3.MANDAGLIO Luca
4.VARRONE Vittorio


LOCALI LOMBARDI

1.LAROSA Giuseppe "La mucca"
2.CHINDAMO Michelangelo
3.PUGLISI Giuseppe "Melangiana"
4.MANDAGLIO Antonio "Occhiazzi"
5.MERCURI Antonino "Pizzicaferro"


RECUPERO CREDITI
·audio di CHINDAMO Michelangelo, PUGLISI Giuseppe e BRUZZESE Raffaele



REGOLE DEL SANTISTA
1.SCALI Giuseppe Salvatore "Tarzan"
2.PUGLISI Giuseppe "Melangiana"
3.PUGLISI Giovanni
4.VALENTE Ivano Bartolomeo

L'indagine che ha portato all'ordinanza di custodia cautelare a carico dei 38 indagati si è svolta dagli ultimi mesi del 2012 all'estate 2014, ed è scaturita da una serie di atti intimidatori incendiari a danno di imprenditori (500 quelli documentati nelle Province di Como e Lecco dal 2008 al 2014).
Grazie alla sinergia tra le diverse forze in campo, si è arrivati in tempi brevi all'individuazione del "locale" di Calolziocorte, gestito da Antonino "Pizzicaferro" Mercuri e Antonio "Occhiazzi" Mandaglio; quello di Cermenate guidato da Giuseppe "Melangiana" Puglisi e Raffaele "Gazzosa" Bruzzese e quello di Fino Mornasco di Michelangelo Chindamo.
Un altro duro colpo per la 'Ndrangheta in Lombardia.


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Rosa Ripamonti
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