Lecco: a Palazzo delle Paure un viaggio esplorativo nella pittura dell'800, da Hayez a Segantini

E' il volto del Manzoni a "dare il benvenuto" ai visitatori della Mostra "Ottocento Lombardo" da quest'oggi allestita a Palazzo delle Paure. Una scelta apparentemente scontata nella città che fa da sfondo alle vicissitudini di Renzo e Lucia. Un dettaglio, invece, sicuramente studiato dalla curatrice Simona Bartolena che, per sua stessa ammissione, dopo aver messo a punto un percorso narrativo capace di condensare in sette sale un secolo di pittura e dopo essersi fatta dunque carico di "andare a prendere" le tele prescelte dai collezionisti - pubblici e privati - che hanno acconsentito a privarsene per tre mesi, è arrivata personalmente a picchiare i chiodi nei muri per appendere uno dopo l'altro i quadri nel tentativo di lasciare incollata agli stessi l'impronta della passione profusa in questa nuova esperienza.

Fabio Sanvito, Simona Bartolna, Virginio Brivio e Simona Piazza

"Ho seguito aspetti che di solito un curatore non segue. Ci tenevo tantissimo" ha dichiarato l'esperta, descrivendo alla nutrita platea di selezionati "privilegiati" invitati all'inaugurazione odierna la lunga cavalcata da Hayez a Segantini, prima parte di una trilogia che sarà sviluppata nei prossimi due anni, nell'ambito della "collaborazione" intrapresa tra l'amministrazione Comunale di Lecco - rappresentata al tavolo dal sindaco Virginio Brivio e dall'assessore alla cultura Simona Piazza - con la società VI.Di. del managing director Fabio Sanvito, "sbocciata" con i quasi 6.000 biglietti venduti tra giugno e settembre per il pescatore d'immagini Robert Doisneau.

I due Hayez che "introducono" alla mostra

A destra "Il naviglio a ponte San Marco" di Segantini

Si comincia con la stagione Romantica  in cui primeggia per l'appunto la figura di Francesco Hayez, maestro e modello di intere generazioni di pittori. La sua lunga presenza nel ruolo di professore a Brera ha lasciato un segno profondo sull'indirizzo culturale milanese. Sono esposte poi le opere di alcuni pittori che da lui presero insegnamento per il proprio percorso e quelle di maestri a lui contemporanei, quali Massimo d'Azeglio e Giuseppe Molteni. Una sezione a se stante è dedicata ai vedutisti e ai "prospettici" della prima metà del secolo (da Migliara a Canella a Bisi), con i loro scorci cittadini che raccontano la Milano del tempo, in scenette di vita quotidiana che offrono uno sguardo prezioso anche sull'urbanistica e sulla società di allora.

Il percorso passa poi al periodo delle Guerre d'Indipendenza, con opere dedicate alle tematiche risorgimentali, intese sia come celebrazione dei protagonisti, che come racconto intimo e quotidiano. Particolare attenzione è data alla ricerca di Gerolamo e Domenico Induno, grandi interpreti del tema risorgimentale ma noti anche per le loro scene di genere, che narrano la vita delle classi meno abbienti, interpretando magistralmente un modello pittorico che ebbe poi ampia fortuna. La personalità, visionaria e unica, di Giovanni Carnovali detto il Piccio e quella di un artista a lui molto vicino, Giacomo Trecourt, professore all'Accademia di Pavia, introducono al sensibile cambio di rotta della seconda metà del secolo. Artista fuori dal proprio tempo, straordinario anticipatore di soluzione linguistiche illuminanti per le generazioni successive, il Piccio è un artista fondamentale per la nascita delle ricerche di artisti quali Federico Faruffini e, soprattutto, Tranquillo Cremona. Il primo, uomo tormentato e irrisolto, aprirà le porte a moderne interpretazioni della pittura storica e letteraria; il secondo, con Daniele Ranzoni e Giuseppe Grandi, fonderà la Scapigliatura, movimento che si espresse tanto in letteratura quanto nelle arti visive. La loro generazione, delusa dagli esiti dell'Unità d'Italia, cercherà risposte ai propri dubbi esistenziali e alla propria vocazione ribelle in atteggiamenti ostentatamente bohémien e in un linguaggio artistico sperimentale e moderno, sul quale affonderà le radici molta della pittura dei decenni successivi. Con la Scapigliatura ci si muove nella seconda metà del secolo, periodo nel quale in Lombardia raccoglie grande fortuna anche il genere del paesaggio. Gli ultimi decenni dell'Ottocento vedono la nascita di molte tele che raccontano le campagne brianzole, le vette alpine e le suggestive acque dei laghi. Un'intera sala è riservata all'evoluzione di questa tematica, dal paesaggio di matrice romantica alle versioni più vicine al vero, che rivelano a tratti atmosfere impressioniste, degli artisti di fine secolo. Non mancano opere di artisti quali Carcano, Gignous, Gola, Mosé Bianchi, Pompeo Mariani, Tallone e altri. L'ultimo quarto di secolo vede anche sorgere un nuovo interesse per il sociale, indagato non più come scena di genere ma con volontà di denuncia, come manifesto di una nuova mentalità. Nasce la pittura del verismo sociale, che in Lombardia conobbe una stagione importante e consistente. E nasce il Divisionismo, tecnica pittorica che si espresse con risultati eccellenti sia sul tema sociale che sul versante simbolista. La mostra si ferma alle soglie della grande stagione divisionista, con una selezione di opere di quelli che saranno negli anni successivi i grandi esponenti del movimento: Previati, Longoni e Segantini. Di quest'ultimo, in particolare, è in esposizione, grazie al prestito concesso da un lecchese, "Il naviglio a ponte San Marco", stimata per 2.5 milioni di euro.

"Sarà una grande mostra, con un percorso molto interessante, inedita, basata su una ricerca fatta apposta" ha garantito Sanvito, invitando i lecchesi a visitare a farsi promotori, visitando la mostra e parlando poi della stessa.
"Siamo orgogliosi di ospitare nei nostri Musei questo importante evento,  che rinnova una partnership di successo con ViDi e che rappresenta un ulteriore tassello dello sviluppo culturale della nostra città" hanno detto all'unisono sindaco e assessore.


OTTOCENTO LOMBARDO
Lecco, Palazzo delle Paure (piazza XX Settembre)
20 ottobre 2018  - 20 gennaio 2019 Orari:
Lunedì chiuso
Martedì - venerdì: 09.30 -18.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00 - 18.00 La biglietteria chiude un'ora prima
Intero: €10
Ridotto: €8 Per tutta la durata della rassegna, è in programma una serie di attività didattiche, incontri e visite guidate gratuite per bambini e adulti. Una mostra "family friendly", con un angolo per l'allattamento per le mamme, una sala didattica con accesso libero per le famiglie, un percorso creato ad hoc per i bambini, un kit didattico in omaggio da ritirare in biglietteria appositamente creato per la visita dei più piccoli. Inoltre, all'interno di Palazzo delle Paure, un'opera ad "altezza bambino" attenderà i giovani visitatori per un'esperienza immersiva a loro dedicata.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.