In viaggio a tempo indeterminato/43: Snake Man e gli orangotango
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"Mi chiamano Snake Man perché, una volta mentre accompagnavo una troupe TV per un documentario, mi ha morso un cobra!"Sono passati solo 5 minuti da quando ci siamo messi in cammino, ma già abbiamo la bocca spalancata dallo stupore.
Snake Man, un uomo esile e non molto alto sulla quarantina. Con il capello lungo nero e al collo una collana fatta di denti di cervi, leopardi, tigri... sembra uscito da un film con il suo look da "apache". La fortuna ha voluto che sia lui la nostra guida alla scoperta della giungla a Bukit Lawang.
"Prima senti freddo, poi inizi a sudare. Dopo un'ora non vedi più nulla e tempo due ore non riesci più a muovere neanche un muscolo!" Bocche spalancate! "Mi hanno operato ma volevano amputarmi il braccio. Io mi sono rifiutato e mi sono curato da solo con delle erbe raccolte nella mia giungla."
Bocche spalancate!
"Mi sono tatuato un cobra proprio dove mi ha morso perchè i serpenti sono la mia passione!"
Bocche spalancate!
"Aspettate, mi tolgo le scarpe perchè la giungla è casa mia e sono più comodo a camminare a piedi nudi!"
Bocche spalancate!
Ecco per noi il trekking nella giungla poteva anche finire lì. Solo aver incontrato Snake Man e aver ascoltato la sua storia, ci bastava per catalogare quell'esperienza come fantastica. Ma Snake Man, da vero padrone di casa, ha deciso che ci voleva mostrare tutto il possibile di quella giungla.
E così, lui a piedi nudi e noi con le scarpe, abbiamo iniziato uno dei trekking più spettacolari di sempre. Tra le liane, ad arrampicarci tra le rocce, su sentieri fangosi, attraversando fiumi e fermandoci spesso in silenzio, ad osservare. "Siete davvero fortunati..."ci dice Snake Man indicando verso l'alto. Eh lo sappiamo, pensiamo tra noi, pensando si riferisca al fatto che siamo in sua compagnia. "Quelli sono due buceri rinoceronte, sono uccelli rarissimi da vedere!"
Bocche spalancate!
Riprendiamo il cammino e iniziamo a sentire un suono sempre più costante. Sembra una specie di richiamo urlato da un albero all'altro. Snake Man inizia ad aumentare il passo. E' sicuro, deciso, sembra davvero sappia dove andare nonostante non ci sia un sentiero da seguire. Noi arranchiamo, sudiamo e fatichiamo a stargli dietro. A un certo punto si ferma, si accovaccia e inizia anche lui ad emettere un suono simile a quello che sentivamo provenire dagli alberi.
Bocche spalancate e facce da "ma siamo in un film?"
Tempo 5 minuti e sopra le nostre teste iniziamo a notare dei movimenti, neanche il tempo di alzare lo sguardo che li vediamo: i gibboni. Delle enormi scimmie che si lanciano da un ramo all'altro... sembrano quasi volare.
Bocche spalancate!
Saremmo rimasti lì per ore ma Snake Man ha una missione, vuole farci incontrare le vere star di questa giungla. E così ci rimettiamo in cammino, con il passo svelto, le bocche che ormai facciamo prima a tenere spalancate, gli occhi e le orecchie attente a cogliere segnali.
"Se scendono dall'albero voi allontanatevi da me. E se dico di camminare fatelo a passo spedito, sono aggressivi!"
Panico.
Cosa sta per succedere? Neanche il tempo di spaventarci che eccoli. Davanti a noi. A pochi metri.
Un enorme orango tango femmina seguita da due cuccioli che sono già più grossi di noi. Scendono alla nostra altezza e sembrano guardarci. La nostra guida tira fuori dallo zaino banane e altri frutti ed inizia a darglieli. "Se non gli do da mangiare, diventano aggressivi. Mi hanno già morso due volte e rubato lo zaino tre volte!" Ci dice, mentre noi ci allontaniamo a distanza di sicurezza. E poi, succede una cosa che non dimenticheremo mai. Snake Man, l'uomo della giungla, si mette a parlare con l'orango tango più anziano e lei sembra ascoltarlo. Si guardano e lui le parla con un tono di voce gentile come quello che si usa tra amici.
"Le ho detto che era stata brava perchè non vi aveva attaccato e mi stava aiutando a fare bene il mio lavoro!" Bocche spalancate!