Lecco perduta/131: l'Estate Gastronomica Lariana

Il Lungolago di Lecco in una foto d’altri tempi, con il
vecchio Imbarcadero e l’antistante Ristorante “Pontile”,
oggi “Orestino”
Sono passati cinquant’anni dalle stagioni estive contrassegnate, a Lecco e sul territorio, dalla rassegna “stellata” del Cuoco d’Oro, che portava in città i migliori chef di valenza nazionale. C’era anche, però, un'iniziativa minore detta “Estate Gastronomica Lariana”, promossa dalla Compagnia della buona cucina e del vino genuino. Si affidava ad una giuria popolare che, visitando i vari locali partecipanti, esprimeva un giudizio di valutazione su apposita scheda. Vi erano a disposizione cento voti divisi in cinque voci, per ognuna delle quali si potevano dare al massimo venti giudizi cadauna, comprendenti, oltre alla qualità del pranzo servito, l’accoglienza del locale, i vini presentati, il prezzo ed altro ancora. C’era la collaborazione all’Estate Gastronomica, per quanto riguarda il territorio lecchese, dell’Azienda Soggiorno e Turismo, la stessa che promuoveva il Cuoco d’Oro. La classifica finale fra i numerosi ristoranti partecipanti, allora tutti in provincia di Como, vide il successo del “Crocino” di Lurago d’Erba, che superò di solo un punto il Ristorante “La Vignetta” di Cremnago. I lecchesi non mancarono, comunque, di farsi onore: troviamo, infatti, nei primi dieci posti della classifica, il “Kalcherin” di Garlate, il “Continental” di Mandello del Lario, il “Grigna” di Pasturo, il “Mon Hotel” dei Piani Resinelli ed il “Riviera” di Lecco. La classifica vedeva, inoltre, in ottima posizione il “Pontile Orestino” di Lecco, il “Clubino” di Cremeno, il “Don Abbondio” di Lecco. La giuria del concorso, concludendo lo spoglio delle cartoline voto fatte pervenire alla sede della Compagnia stessa, esprimeva piena soddisfazione per il risultato dell’iniziativa e si complimentava con la signora Luisa Citterio del Ristorante “Crocino” di Lurago d’Erba per l’affermazione ottenuta, evidenziando che la stessa era già stata a suo tempo premiata con medaglia d’oro dalla stessa Compagnia per la sua cucina genuina e familiare. Per quanto riguarda il Lecchese, fu, invece, l’Azienda Turismo, con il presidente Giacomo De Santis, a premiare il Ristorante “Pontile Orestino”, sul Lungolago, per i piatti presentati e per una lunga attività avviata e continuata proprio davanti all’Imbarcadero della stazione di navigazione lacuale di Lecco. Era allora titolare del locale Oreste Curti; la tradizione di famiglia continua oggi con il figlio Romeo, con la collaborazione di parenti.
A.B.
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