In viaggio a tempo indeterminato/41: siamo saliti su un vulcano in Indonesia

A Sumatra, in Indonesia, si può salire su un vulcano.
Si chiama Sibayak e si trova nella parte nord dell’isola.
E noi ovviamente non potevamo perderci questa occasione!

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All’inizio eravamo un po’ preoccupati, per due motivi principali...
Il primo è che le parole vulcano e Indonesia nella stessa frase non fanno proprio stare sereni.
Il secondo è che avevamo paura che la salita fosse troppo complicata, per noi che la scalata più grande che avevamo fatto era stato andare ai Piani D’Erna con la funicolare!
Ma i dubbi si sono dissolti nel momento in cui la signora alla reception della pensione dove dormiamo ci ha messo in mano una mappa e con tanto di penna ci ha indicato dettagliatamente cosa fare.
“Ce la possiamo fare?”
“Certo!” ci risponde lei senza esitare.
“Avete anche le scarpe adatte e siete giovani.” (Non sappiamo perchè, ma qui a Sumatra tutti ci prendono per dei giovani studenti... Mi sa che ci trasferiremo qui solo per questo!)
“Ma non è pericoloso?”
“Il vulcano è spento da 400 anni e l’unico rischio è perdersi se non si segue il sentiero. Senza guida, chi non segue il percorso rischia. Guardate..”
E ci mostra una lista con i nomi delle persone che si sono perse nel salire... Qualcuno non l’hanno mai più trovato.
Per fortuna abbiamo quella mappa con tutti i consigli.
Visto le storie precedenti, decidiamo di custodirla gelosamente ed è la prima cosa che mettiamo nello zaino per prepararci a fare la salita.
Il giorno dopo alle 7 siamo già svegli e prontissimi.
Colazione con biscotti e banane, prima di prendere un pulmino condiviso che ci lascia all’inizio del cammino.
Ci mettiamo in tutto 2 ore e mezza a percorrere tutto il sentiero che è a tratti asfaltato, a tratti fangoso e a tratti “sabbioso”.
Quest’ultima parte è la più particolare. Camminiamo su una specie di polvere biancastra che sembra gesso e basta toccarla per rimanere con le mani completamente bianche.
Ma non abbiamo neanche il tempo di chiederci che cosa sia, che la nostra attenzione viene attratta da un rumore forte e continuo.

Alziamo lo sguardo e notiamo degli sbuffi di fumo che provengono dalla roccia. Avvicinandoci sentiamo che emanano l’odore intenso dello zolfo che sa un po’ di “uovo marcio”.
Per un attimo quel vulcano che in teoria è spento da 400 anni, ci sembra così vivo.
L’atmosfera che respiriamo appena raggiungiamo la cima del cratere è davvero surreale.
Da un lato la roccia scura e gli “sbuffi” di zolfo, dall’altra la vista sulla vallata e sul paese ai piedi del vulcano.
Alla fine, quindi, ci siamo riusciti.
Siamo saliti su un vulcano in Indonesia ed è stata una delle esperienze più belle che abbiamo mai fatto.

Arrivare lassù ci ha fatto sentire davvero piccolissimi davanti alla potenza e alla grandezza della natura.
Allo stesso tempo però ci siamo sentiti davvero grandi per esserci riusciti, nonostante il dolore alle gambe e il sole in faccia che a 2000 metri in Indonesia non scherza proprio.
Per fortuna al ritorno ci siamo buttati in alcune piscine di acqua termale calda, proprio ai piedi del vulcano... I 60 centesimi meglio spesi di sempre!
aNG
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