Pasturo: alla riscoperta dei formaggi della valle, tra reparti di lavorazione e grotte sotterranee
Mentre sullo sfondo montuoso di Pasturo si stagliava la babele gastronomica (e non solo) firmata per la 53esima volta dalla ''Sagra delle Sagre'', a pochi minuti di distanza dal mercato a cielo aperto oggi si respirava tutt’altro profumo: stiamo parlando dell’aroma a volte pungente ed altre famigliare proveniente dal cuore dello stabilimento ''Emilio Mauri'', dal 1920 leader nella produzione internazionale di formaggi e – per l’occasione, eccezionalmente – teatro di una visita guidata gratuita oltre i suoi cancelli.
A capitanare le centinaia di persone accorse nel viaggio alla riscoperta dei formaggi della valle è stato il Responsabile dei Sistemi Qualità, Lorenzo Barbieri, che dalle ore 10 ha inaugurato il tour per i corridoi della Mauri, in un mix di spiegazioni tecniche, aneddoti e soprattutto tradizione culinaria locale. La lunga tratta dei formaggi più noti fino alle nostre tavole imbandite ha inizio a Treviglio, nel cui caseificio l’innovazione tecnologica incontra la lavorazione artigianale e ogni giorno vengono raccolti e lavorati più di 200.000 litri di latte.
Ultima tappa del tour tra le arterie dello stabilimento è stata infine quella che ha toccato le grotte naturali - ribattezzate ''casere'' – poste ai piedi della Grigna e culla delle decine di forme di Taleggio che, grazie al sistema d’aerazione naturale della montagna, attraversano una perfetta fase di stagionatura.
F.A.