Lecco: 'Il tuo cuore, la mia stella', la storia di Ricky Galbiati in un libro
La storia di Riccardo Galbiati, la sua morte improvvisa nel gennaio 2016 sulle piste dell’Aprica, il grande dolore del padre e le numerose iniziative da lui avviate in ricordo del figlio sono diventati un libro toccante e coinvolgente. “Il tuo cuore, la mia stella”, edito da Mondadori, è stato presentato in anteprima nazionale nella serata di martedì 26 giugno a Palazzo Falck, a Lecco, dagli autori Marco Galbiati, papà di Ricky e noto imprenditore di Barzago, e Laura Melesi, giornalista che ha raccolto e raccontato la sua testimonianza, mettendo nero su bianco pensieri ed emozioni scaturiti da una perdita dolorosa e a tratti indescrivibile.
Papà Marco Galbiati con Gianfranco Colombo
Un antefatto doloroso che ha dato vita a 120 pagine intense ed emozionanti, in cui Marco Galbiati ha compresso la propria esperienza di dramma e di rinascita, di genitore che ha raccolto l’eredità spirituale del figlio e il testimone dei suoi sogni e delle sue passioni, di uno strazio che col passar del tempo e con l’aiuto degli amici e dei compagni del figlio, si è trasformato in un’incontenibile energia che lo ha spinto - e lo spinge tuttora - a fare qualcosa per gli altri e a dare il via a un dibattito per modificare la legge 91/1999 sulla donazione degli organi, al fine di togliere l’obbligo dell’anonimato e permettere ai famigliari del donatore e al ricevente di incontrarsi e di conoscersi.Quattro mesi dopo la morte di Riccardo, Marco ha infatti lanciato un appello su Facebook, esprimendo il desiderio di entrare in contatto con le persone che ora vivono grazie agli organi di suo figlio: “Mi ha risposto un giovane padre di famiglia di Bari, Maurizio, che ha ricevuto il rene destro di mio figlio. Ma la ricerca continua: oggi per “ritrovare” Ricky posso solo cercare nel cielo della notte la sua stella o scoprire un cuore all'improvviso, un cuore che per me è un segnale della sua presenza. Mi farebbe stare meglio e mi renderebbe orgoglioso conoscere le altre persone che hanno ricevuto una parte di lui, per ringraziarle e per raccontare loro che ragazzo straordinario era Riccardo”.
Una battaglia di civiltà, quella per l’abolizione dell’anonimato, condivisa anche da Reginald Green - importante testimonial in Italia dei temi legati alla donazione di organi nonché padre di Nicholas, un bimbo ucciso nel 1994 sulla Salerno-Reggio Calabria durante una rapina e i cui organi vennero donati a nove persone differenti - e da Ignazio Marino, medico esperto di trapianti. “Crediamo fortemente che questa sia una legge ingiusta, poiché vieta alle due parti, qualora entrambe lo desiderino, di potersi incontrare e conoscere, magari con un supporto psicologico, proprio come avviene in altri paesi. In Italia, poi, non è sempre stato così – ha proseguito Galbiati - l’anonimato, infatti, almeno inizialmente non era previsto”.
Tanti i messaggi e le lettere contenute nel libro che danno prova della generosità e della bontà d’animo di Ricky: “Aveva un cuore grande e viene ricordato da tutti come una persona attenta al prossimo e sempre pronto a dare una mano agli altri nonostante la giovane età. Lui era quello che aiutava. I compagni, le sorelle Vittoria e Cecilia, chiunque potesse averne bisogno. Chi avrà voglia di leggere il libro potrà conoscerlo tra le pagine e tra le righe”.
La piccola Vicky, sorellina di Riccardo, con Betta Cucci
Un’opera di stesura lunga e dolorosa, quella di “Il tuo cuore, la mia stella”, resa possibile grazie alla coautrice Laura Melesi: “L’idea iniziale non era quella di scrivere un volume: quello è nato poi”, ha confessato la giornalista. “La finalità ultima era quella di dare un senso a quello che Marco provava in quel momento e al suo dolore all’apparenza inspiegabile, di metterlo per iscritto per non perderlo, per non lasciarlo scivolare via. Non è stato facile per nessuno dei due, soprattutto al momento della rilettura: è stato un passaggio emotivamente forte, che ci ha spesso fatti piangere entrambi”.Al termine della partecipatissima serata, per celebrare quello che sarebbe stato il diciassettesimo compleanno di Riccardo – nato proprio il 26 giugno 2001 – Don Bruno Maggioni, parroco e insegnante del CFPA di Casargo che Ricky frequentava ha intonato “Mamma Maria”, accompagnato dai sorrisi e dalle lacrime di commozione dei presenti.
A destra la giornalista Laura Melesi
L’Associazione “Il tuo cuore, la mia stella”, voluta da papà Marco per dar seguito alle passioni di Ricky, è attiva nel settore dello sport e della cucina. In particolare, organizza due manifestazioni sportive all’Aprica, il paese della Valtellina sulle cui piste è morto Riccardo e in cui trascorreva parte delle sue vacanze. Il ricavato della gara di sci, che si svolge a gennaio, e della corsa a colori di agosto viene devoluto in beneficenza. Più articolata invece l’attività nel settore della cucina con borse di studio, premi all’interno di manifestazioni a tema e due progetti di istruzione per gli studenti delle scuole alberghiere finalizzati a consentire di accedere a una formazione culinaria di alto livello anche agli studenti che non hanno disponibilità economiche, proprio come avrebbe voluto Riccardo, e un progetto di apertura di una nuova scuola di cucina. I proventi del libro (il cui prezzo di copertina è di 14,90 euro) sono destinati a sostenere le diverse iniziative avviate da Marco Galbiati e dalla sua Associazione a sostegno del mondo del volontariato e degli interessi di Ricky, sempre in un’ottica di attenzione e di aiuto al prossimo e naturalmente ispirate da Ricky, sua forza e “stella guida”.
Marta Colombo