Lecco: in mostra le emozioni in bianco e  nero di Doisneau, 70 capolavori esposti

A Palazzo delle Paure, fino al 30 settembre si può incontrare Prevert seduto al tavolino di un bar con il suo fedele cane e l'ancor più fedele sigaretta. Si può incrociare lo sguardo con Picasso mentre, vestito con la sua tipica maglietta a righe, gioca dei pani sul tavolo. Si possono vedere 2 amanti che si baciano ed una moltitudine di persone comuni, ritratte dal grande fotografo francesce Robert Doisneau, protagonista di una personale di assoluto livello che sarà visitabile fino al 30 settembre.

Fabio Sanvito, Virginio Brivio, Simona Piazza e Piero Pozzi

Mauro Rossetto e Barbara Cattaneo

Virginio Brivio e Simona Piazza

La rassegna, dal titolo Pescatore d'immagini, curata dall'Atelier Robert Doisneau - Francine Deroudille ed Annette Doisneau - in collaborazione con Piero Pozzi, col patrocinio del Comune di Lecco, prodotta e realizzata da Di Chroma Photography e ViDi - Visit Different, presenta 70 immagini in bianco e nero che ripercorrono l'universo creativo di Doisneau. "Abbiamo fortemente voluto questa mostra, che si inserisce benissimo nel contenitore di Palazzo delle Paure. Quest'oggi stiamo scommettendo che possiamo portare la cultura nel tempo libero e che questa mostra possa essere un volano per tutte le altre esposizioni presenti, a partire dall'Osservatorio Alpinistico Lecchese che si trova all'ultimo piano" ha sottolineato il sindaco Virginio Brivio.
Il percorso espositivo, che mette in mostra alcune delle icone più riconoscibili della carriera di Doisneau, si apre con l'autoritratto del 1949 e ripercorre i soggetti a lui più cari, conducendo il visitatore in un'emozionante passeggiata nei giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, nei bistrot e nelle gallerie d'arte della capitale francese. I soggetti prediletti delle sue fotografie sono, infatti, i parigini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo. I visitatori potranno immergersi in quella Parigi più vera immortalata da Doisneau, ormai scomparsa e fissata solo nell'immaginario collettivo; è quella dei bistrot, dei clochard, delle antiche professioni; quella dei mercati di Les Halles, dei caffè esistenzialisti di Saint Germain des Prés, punto d'incontro per intellettuali, artisti, musicisti, attori, poeti, come Jacques Prévert col quale condivise, fino alla sua morte, un'amicizia fraterna.

Da oggi a Lecco, si possono ammirare alcuni dei suoi capolavori più famosi, tra cui "il Bacio dell'Hotel de Ville", scattata nel 1950, che ritrae una coppia di ragazzi che si bacia davanti al municipio di Parigi mentre, attorno a loro, la gente cammina veloce e distratta. L'opera, per lungo tempo identificata come un simbolo della capacità della fotografia di fermare l'attimo, non è stata scattata per caso: Doisneau, infatti, stava realizzando un servizio per la rivista americana Life, e chiese ai due giovani di posare per lui. Il lavoro di Doisneau dà risalto e dignità alla cultura di strada dei bambini; ritornando spesso sul tema dei più piccoli che giocano in città, lontani dalle restrizioni dei genitori, trattando il tema del gioco e dell'istruzione scolastica con serietà e rispetto, ma anche con quell'ironia che si ritrova spesso nei suoi scatti. Ci si immerge in una vita in bianco e nero, nella poesia dei gesti quotidiani, nella nostalgia racchiusa negli occhi, nei volti e nei gesti dei soggetti ritratti. Ed è proprio come sosteneva Doisneau: "Le meraviglie della vita quotidiana sono così eccitanti; nessun regista può ricreare l'inaspettato che si trova nelle strade".    

Venerdi alle ore 18 l'inaugurazione della mostra dedicata all'artista francese - ho dei maggiori fotografi del Novecento - ha ufficialmente dato il via alla nuova gestione del museo lecchese, affidata alla società VIDI che promette di portare in piazza XX Settembre grandi nomi e grandi numeri di visitatori. L'esposizione è la prima del programma triennale (2018-2020), che porterà a Palazzo delle Paure i grandi nomi dell'arte e che proseguirà dal 19 ottobre al 20 gennaio 2019, con L'Ottocento lombardo. Da Hayez a Segantini che approfondirà attraverso cinquanta opere dei maggiori autori del XIX secolo, l'evoluzione artistica e l'ambiente culturale fioriti in Lombardia nell'Ottocento. "Inauguriamo una nuova epoca per Palazzo delle Paure che avrà nuovo slancio grazie a queste mostre. Abbiamo impiegato un anno di lavoro per arrivare a questa gestione che porterà 6 grandi mostre a Lecco. Non vogliamo assolutamente smettere di valorizzare l'arte del nostro territorio, ma anzi vogliamo fare in modo che anche i "nostri" artisti possano avere un vantaggio grazie alla trasformazione di Palazzo delle Paure in un luogo di attrattiva e in un punto di riferimento. Doisneau è sicuramente un nome di richiamo che saprà portare a Lecco visitatori da fuori provincia" ha spiegato l'assessore alla cultura Simona Piazza. "Ci auguriamo che il lavoro svolto e che svolgeremo in questo prossimo triennio a stretto contatto con le istituzioni, coinvolgendo il più possibile il territorio attraverso le numerose realtà locali, darà ottimi risultati" ha concluso Fabio Sanvito, Managing director di VIDI. "Il Polo Museale di Palazzo delle Paure avrà così certamente modo di diventare sempre più un punto di riferimento artistico-culturale per il pubblico lecchese, oltre che una meta per i visitatori provenienti da più lontano".
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