Lecco perduta/113: la Divisione Legnano e la Liberazione

La Legnano sfila in via San Nicolò a Lecco
Un lettore attento di “Lecco perduta” chiede una memoria storica sulla Divisione Legnano, che ebbe un reparto a Lecco, nella Caserma Sirtori, dal 1946 al 1973/’74. Il suo desiderio in particolare, è quello di conoscere se il suo cammino sia stato fra i protagonisti della lotta di Liberazione lungo la penisola italiana, dal 1943 al 1945. La marcia di guerra della Legnano ebbe inizio in Puglia, dove la Divisione si trovava nei giorni confusi ed amari del dissolvimento istituzionale e miliare italiano, con gli eventi del settembre 1943. Operante sul fronte occidentale francese, era stata chiamata in Puglia a tappe forzate nella primavera 1943, a guardia delle coste, temendo lo sbarco alleato che sarebbe, poi, avvenuto in Sicilia. Si trovò, così, nel territorio delle quattro province rimaste al Regno d’Italia con la fuga da Roma, sino a Brindisi, del Re Vittorio Emanuele III di Savoia: erano Brindisi, Bari, Lecce e Taranto. La Divisione con i Reggimenti 67 e 68 scese in campo per la lotta di Liberazione con divise inglesi “tinte di grigio-verde”. Trovò un sanguinoso battesimo del fuoco a Mignano Montelungo, fra Napoli e Roma, sulla strada super fortificata dei Tedeschi verso il colle dell’Abbazia di Cassino. I fanti della Legnano subirono cinquanta morti ed oltre centocinquanta fra dispersi e feriti. Era fra i militari del 67 Fanteria anche un giovane tenente lecchese, Luigi Colombo, che sarà sindaco di Lecco dal 1955 al 1958: venne nominato cittadino onorario di Mignano Montelungo e nel 1963 è stato oratore ufficiale nel ventennale della battaglia. Il vessillo di combattimento del 67 Fanteria venne decorato di Medaglia d’Oro. Tornata in prima linea a Monghidoro, vicino a Bologna, la Legnano sfondò le ultime linee di resistenza tedesca, avanzando sino a Brescia, che raggiunse negli ultimi giorni di aprile 1945. Terminate le operazioni belliche, la Divisione venne dislocata in Lombardia, in particolare fra Milano, Bergamo, Brescia e Monza. In tale progetto di ramificazione territoriale, nel 1946 la Compagnia Reggimentale del 68 con mortai da 80 venne assegnata alla caserma di Lecco. Era una Compagnia di centoventi uomini. Nel 1955 quest'ultima divenne da mortai 106 e tale rimase sino al 1966, quando venne trasformata in Compagnia Controcarri. Venne dotata di sei carri armati M36 e di sei mezzi pure M13 con missili filoguidati. La caserma, dedicata al generale garibaldino Giuseppe Sirtori e risalente al 1867, venne abbandonata in un programma di ristrutturazione dell’Esercito nel 1973/’74. La Compagnia della Legnano di stanza a Lecco venne trasferita nella Caserma 4 Novembre di Monza. La caserma della Legnano affida le sue memorie alle piccole lapidi ancora visibili nel grande spazio verso la Canottieri: quella di Montelungo reca la data dell’8 dicembre 1943. I lecchesi ricordano la Legnano per la caserma aperta del 4 novembre, il presepe militare di Natale, la cerimonia reggimentale nella ricorrenza di Montelungo, la presenza di picchetti a cerimonie cittadine. Ricordano anche la sfilata dei fanti la domenica mattina per andare a messa presso il Santuario della Vittoria. Ricordano con gratitudine la generosa collaborazione di intervento in calamità cittadine, come la tragica frana del monte San Martino nel Febbraio 1969, che provocò sette vittime.
A.B.
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