Olginate, 2 lecchesi 'in mostra': i modellini di Casati e i mari in tempesta di Matarrese
Questa mattina è stata inaugurata ad Olginate, nelle splendide sale di Villa Sirtori, la nuova esposizione di modelli navali dei gruppi dell'ANMI (Associazione Nazionale Marinai Italiani) di Lecco e Roma alla presenza di appartenenti ai sodalizi di Calolzio e Brivio, quest'anno accompagnata dai quadri del pittore e musicista lecchese Renato Matarrese, col suo ciclo di lavori sui paesaggi marittimi.
Questa mostra, così come l'esposizione ospitata nel 2015 sempre a Villa Sirtori, ha quali pezzi forti i modellini realizzati dal marinaio Cesare Casati.
Passoni ha voluto ricordare l'importanza della partecipazione civica alla vita del paese e delle iniziative culturali sul territorio come quella di oggi e ha avvicinato la mostra anche alle celebrazioni per il 25 aprile, per la quale Olginate non ha mai organizzato una parata, preferendo piuttosto sviluppare eventi e mostre per i cittadini.
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Casati ha presentato i suoi manufatti a diverse mostre del settore, legate all'ambiente marinaresco, piacevoli da osservare anche per gli estranei all'ambiente del modellismo. Si possono distinguere le differenze dai suoi lavori più datati da quelli più maturi, ma sono tutti allo stesso modo ben curati: è visibile la cura certosina per i dettagli che ha inserito in ogni lavorazione.
Ci ha spiegato come negli anni abbia sviluppato tecniche e processi di lavorazione del legno che molti modellisti vogliono imparare da lui vedendo i suoi lavori. Per esempio ha svelato come diffidi dagli strumenti per la curvatura delle listelle in vendita sul mercato: lui preferisce piegare il materiale manualmente dopo averlo bagnato, così da mantenerlo elastico ed avere un effetto più realistico, senza il rischio di romperlo. Ha anche parlato della sua tecnica di incollaggio senza chiodini, che riproduce un effetto verosimile sulle doghe delle sue navi.
La mostra è sviluppata su due stanze separate: da un lato i modelli del marinaio Casati, con sulle pareti tutta una serie di foto che ha usato come referenziario e altri oggetti legati all'ambiente marinaresco, dall'altro i lavori di Renato Matarrese.
Il pittore lecchese ha spiegato come nella sua produzione artistica quasi prettamente paesaggistica, abbia affrontato e stia continuando un percorso di studio degli ambienti marini e delle navi, anche se "come Jules Verne che raccontava il mondo senza uscire dal suo studio, io sono un abitante del lago che disegna il mare in tempesta" ha confessato. "In tempesta" perché quello che ci mostra nei suoi lavori non è un mare tranquillo "che come un brano senza movimento, non potrebbe suscitare niente in chi lo osserva", ma un mare mosso e agitato, sotto un cielo con poche nuvole tranquille che creano un contrasto molto interessante.
Le opere esposte provengono dal suo studio e da collezioni private di estimatori del suo lavoro, tra cui alcuni membri dell'ANMI e sono state prodotte nell'arco di un ventennio, le ultime proprio in queste settimane.
I lavori del pittore sono piuttosto realistici, con una tavolozza precisa, quasi mai espressionista, ma mostrano un mare incredibile e potente, quasi inesorabile e divino.
Questa mostra, così come l'esposizione ospitata nel 2015 sempre a Villa Sirtori, ha quali pezzi forti i modellini realizzati dal marinaio Cesare Casati.
Il taglio del nastro
Passoni ha voluto ricordare l'importanza della partecipazione civica alla vita del paese e delle iniziative culturali sul territorio come quella di oggi e ha avvicinato la mostra anche alle celebrazioni per il 25 aprile, per la quale Olginate non ha mai organizzato una parata, preferendo piuttosto sviluppare eventi e mostre per i cittadini.
Il marinaio Cesare Casati
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Ci ha spiegato come negli anni abbia sviluppato tecniche e processi di lavorazione del legno che molti modellisti vogliono imparare da lui vedendo i suoi lavori. Per esempio ha svelato come diffidi dagli strumenti per la curvatura delle listelle in vendita sul mercato: lui preferisce piegare il materiale manualmente dopo averlo bagnato, così da mantenerlo elastico ed avere un effetto più realistico, senza il rischio di romperlo. Ha anche parlato della sua tecnica di incollaggio senza chiodini, che riproduce un effetto verosimile sulle doghe delle sue navi.
La mostra è sviluppata su due stanze separate: da un lato i modelli del marinaio Casati, con sulle pareti tutta una serie di foto che ha usato come referenziario e altri oggetti legati all'ambiente marinaresco, dall'altro i lavori di Renato Matarrese.
Il pittore lecchese ha spiegato come nella sua produzione artistica quasi prettamente paesaggistica, abbia affrontato e stia continuando un percorso di studio degli ambienti marini e delle navi, anche se "come Jules Verne che raccontava il mondo senza uscire dal suo studio, io sono un abitante del lago che disegna il mare in tempesta" ha confessato. "In tempesta" perché quello che ci mostra nei suoi lavori non è un mare tranquillo "che come un brano senza movimento, non potrebbe suscitare niente in chi lo osserva", ma un mare mosso e agitato, sotto un cielo con poche nuvole tranquille che creano un contrasto molto interessante.
Le opere esposte provengono dal suo studio e da collezioni private di estimatori del suo lavoro, tra cui alcuni membri dell'ANMI e sono state prodotte nell'arco di un ventennio, le ultime proprio in queste settimane.
Renato Matarrese
I lavori del pittore sono piuttosto realistici, con una tavolozza precisa, quasi mai espressionista, ma mostrano un mare incredibile e potente, quasi inesorabile e divino.
Riccardo Aurelio Gilardi