In viaggio a tempo indeterminato/16: cinque cose non scritte nelle guide scoperte vivendo in 4 Stati del Sud Est Asiatico

Dopo quasi 3 mesi e dopo essere arrivati nel quarto Paese del nostro viaggio nel Sud Est Asiatico, il Laos, ci sembra giusto condividere le stranezze che finora abbiamo incontrato.
Si tratta di piccole abitudini o modi di fare che difficilmente si conoscono prima di visitare questa zona del mondo.
Ecco quindi il nostro personale elenco delle 5 cose che non sono scritte nelle guide e si scoprono solo vivendo nel Sud Est Asiatico.


1) NIENTE SCARPE IN CASA
Nelle case, così come nei templi, in molti negozi o negli uffici pubblici, le scarpe non entrano e spesso nemmeno i calzini sono ammessi. Qui si intuisce l'utilità di sostituire le scarpe con delle pratiche infradito. Decisamente più rapide da togliere e con meno rischio odore, sono la calzatura più usata nel Sud Est Asiatico! In ufficio, per un trekking tra i monti, per una cena elegante... non c'è occasione in cui le infradito non vengano sfoggiate. I motivi motivi per cui è usanza togliersi le scarpe, o meglio le infradito, prima di entrare in casa sono principalmente due. Uno pratico, cioè togliendosi le scarpe si evita di portare lo sporco raccolto per strada in casa e sul pavimento, luogo dove spesso le famiglie si siedono/sdraiano. Il secondo è legato alla credenza buddista secondo la quale la testa sarebbe la parte più sacra, dove risiede lo spirito, e i piedi all'opposto quella più sporca. Non potendo lasciare i piedi fuori casa, si rimuovono i loro "prolungamenti", cioè le scarpe.

2) NIENTE STRETTE DI MANO

Nel Sud Est Asiatico, in pubblico, difficilmente si vedono persone che si abbracciano o si scambiano effusioni, soprattutto se sono di sesso opposto. Toccare la testa di una persona è considerato un gesto maleducato. Quando si incontra qualcuno che si conosce, molto raramente ci si stringe la mano. Il gesto di saluto in genere consiste nell'unire le mani palmo contro palmo, come in segno di preghiera, e fare un piccolo inchino del capo.  

3) ZUPPA A 40 GRADI
Paese dell'Asia che vai, zuppa che trovi. Solitamente servita per pranzo, è il piatto più diffuso. Si mangia in qualunque stagione e con qualunque temperatura, anche con 40 gradi all'ombra. Il fatto che spesso contenga i noodles, aiuta due italiani amanti della cucina mediterranea a superare la mancanza di spaghetti...anche se non è proprio la stessa cosa.


4)  GLI AUTOBUS POSTINI

Gli autobus locali, oltre a trasportare i passeggeri da una città all'altra, portano a bordo anche pacchi da consegnare lungo il percorso. E così ammassati nei corridoi o tra un sedile e l'altro, sugli autobus che abbiamo preso finora, hanno viaggiato con noi anche: sacchi di farina, sacchi di patate, scatole contenenti galli e galline, gabbie con uccelli e canne di bamboo. Tutto è sempre stato consegnato puntuale al mittente che aspettava lungo la strada... un servizio decisamente migliore delle poste!

5) DOVE SI METTE LA CARTA IGIENICA?
In Asia, nei bagni pubblici ma anche in quelli degli hotel c'è spesso il cartello "non buttare la carta igienica nel WC". Questa è una regola se si vuole evitare bagni intasati e spiacevoli conseguenze... Quindi dove si butta la carta igienica non più linda?? La risposta è che, dopo l'uso, va messa nel cestino del bagno, magari chiudendola prima in altri sacchettini. Difficile abituarsi a questa norma, soprattuto perchè alcuni gesti vengono spontanei in certe situazioni!    

Nel nostro viaggio ci siamo resi conto che quelli diversi qui siamo noi. Noi che stringiamo le mani, che buttiamo la carta igienica nel WC, che ci dimentichiamo di togliere le scarpe prima di entrare. Siamo tutti estranei e diversi in un paese non nostro, quindi in fondo, forse nessuno lo è realmente.  

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Angela e Paolo
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