Elezioni politiche nel lecchese: i risultati del 2018 e del 2013 a confronto. La Lega raddoppia, in calo FI (-40%), PD e M5S 

In cinque anni c'è chi di voti ne ha persi per strada, parecchi, e invece chi ha fatto un ottimo raccolto. Dalle precedenti elezioni politiche per la Camera, che si erano svolte il 24 febbraio 2013, la fotografia è cambiata, e anche di molto. Le Lega Nord ha fatto un vero e proprio exploit arrivando a raddoppiare il numero delle preferenze che il suo simbolo ha catalizzato. Di contro, gli altri due principali partiti (Forza Italia e Partito Democratico) e il Cinque Stelle, hanno registrato una flessione. Per la corrente forzista si è trattato di un vero e proprio tracollo, per il centrosinistra un poco più lieve ma comunque significativo.   Abbiamo preso i voti assoluti delle elezioni alla Camera nei 31 comuni del lecchese, per i 4 principali partiti abbinati al loro simbolo, e li abbiamo messi a confronto.  

Partiamo dalla Lega (prima Nord). In cinque anni il "pacchetto" di voti pari a 12.339 è schizzato alle stelle, ben oltre il doppio, raggiungendo quota 26.935. In tutti e 31 i comuni lecchesi, del lago e della Valle San Martino il Carroccio ha aumentato i consensi. Impressionanti i dati di Pescate (+177%), Valmadrera (da sempre roccaforte del PD) con un +146%, Civate (149%).

Gli aumenti sono stati tutti oltre il 90%, tranne a Morterone dove la scalata si è fermata al 27% (ma data l'esiguità numerica dei votanti, fa poco testo). Nello stesso capoluogo si è passati da 3.046 voti a 6.738 attribuiti a Salvini presidente.  


Il crollo più evidente è quello di Forza Italia, già Popolo della Libertà. In cinque anni ha perso per strada quasi 7mila consensi, passando dai 17.325 del 2013 ai 10.431 della tornata appena conclusa.

Con una media di -40%, gli scivoloni più evidenti sono stati a Pescate (-52%), Colico (-46%), Galbiate (-40%), Vercurago (-41%), dunque comuni anche di una certa dimensione. A parte Morterone, tutti gli altri 30 paesi hanno un segno "meno" davanti.  

Non va meglio sull'altra sponda, quella del Partito Democratico dove i voti volatilizzati in questi cinque anni sono stati 4mila (da 23.246 si è passati a 19.184) pari a un -17,5%.

Le "mazzate" più pesanti, quantomeno nei comuni principali, per il simbolo del PD sono state a Valmadrera (-28%), Abbadia Lariana (- 31%, che al Senato presentava la stessa sindaca Cristina Bartesaghi), Calolziocorte (-27%), Olginate (-24%). In controtendenza Esino lario (+25%), Galbiate (+18%) e anche Torre de Busi (-0,6%) e Bellano (-0,2%).  

Diversamente dagli altri territori, qui il Movimento Cinque Stelle ha fatto meno presa e rispetto al 2013 ha visto calare i consensi del 7%. A Erve è sceso del 30%, a Varenna del 22%, a Colico del 18% mentre ha avuto miglioramento a Oliveto Lario +11%, Perledo +14%, Torre de' Busi +4,5%. 

Saba Viscardi
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