Mariani (LeU): 'ora non dobbiamo fare l'errore di ripiegarci in soluzioni rinunciatarie'

Riccardo Mariani
Riconoscere la sconfitta e trasformarla in un punto di partenza per non disperdere il (piccolo) capitale di voti accumulato. E' questa in estrema sintesi la prima valutazione di Riccardo Mariani, membro della Giunta lecchese e candidato alla Camera nel collegio uninominale per Liberi e Uguali, formazione che dalla chiamata alle urne ha raccolto meno del previsto. "Non possiamo che registrare un risultato apertamente negativo, profondamente sotto alle nostre aspettative" ha sostenuto l'ex sindaco di Mandello, delegato al Welfare per la squadra di Virginio Brivio. "La nostra formazione politica è nata solo tre mesi fa. E' stato molto difficile andare a recuperare il popolo della sinistra deluso, arrabbiato, mortificato per i temi all'ordine del giorno. Siamo riusciti a farlo solo in minima parte ma c'è un milione di persone che ci hanno votati. Non si deve fare l'errore - già fatto in passato - di ripiegarsi in soluzioni rinuncianti. LeU non deve essere abbandonata. Le prime valutazioni, poi, ancora tutte da approfondire, ci devono spingere a realizzare che è cambiato il paradigma politico-culturale". Il riferimento è la dirompente crescita dei 5 stelle e della Lega. "Non è più un voto di protesta ma un voto che porta al Governo forze che erano di protesta e ora sono governative. Bisognerà attrezzarsi per decodificare questo cambiamento. Concludo sostenendo però che la sconfitta non rende meno giusta la causa".

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