Giulio Boscagli: è stato spazzato via un centro moderato, i partiti tradizionale hanno sottovalutato disagio economico e immigrazione

Giulio Boscagli
Un'analisi a tutto campo quella di Giulio Boscagli, già sindaco di Lecco e assessore in Regione. "E' evidente che le forze politiche tradizionali hanno totalmente sottovalutato il malessere della società italiana" sostiene contattato telefonicamente attorno alle 10 del mattino, a spoglio ancora in corso ma con la situazione a livello nazionale ormai delineata. "Due sono gli aspetti non sufficientemente tenuti in considerazione: l'aumento del disagio economico e dunque l'accresciuta povertà, sia reale che - diciamo così - percepita nonché l'impatto su alcuni strati della popolazione di un'immigrazione non adeguatamente governata". Chiaro dunque il riferimento ai punti su cui hanno calcato la mano rispettivamente i 5 Stelle e la Lega. I primi promettendo il reddito di cittadinanza, "che ha conquistato soprattutto il sud pur essendo irrealizzabile". E i secondi con lo slogan "prima gli italiani".

Immancabile una domanda sul risultato di Noi con l'Italia, partito sostenuto da Boscagli dopo la fine di NCD, che a livello nazionale non è andato troppo oltre l'1%. "E' stato spazzato via il centro moderato. La lista della Lorenzin che ha cercato di fare la stessa cosa di Noi con l'Italia ma a sinistra è andata ancora peggio. Se a questo si aggiunge la perdita di consenso di Forza Italia, ci troviamo dinnanzi ad un indebolimento tra gli elettori di una forza moderata seriamente presente. Una cosa molto grave. Questo risultato - aggiunge poi - sancisce la totale irrilevanza dei cattolici nel mondo politico. Il peso politico delle battaglie che ci sarà da fare sarà piuttosto irrisorio".

Da ex assessore al Pirellone, un commento anche sulle regionali: "se gli exit poll verranno confermati, rivince tranquillamente il centrodestra. Dal 1995 sono oltre vent'anni che la Lombardia si affida alla stessa area politica. E' un esempio di governabilità da prendere seriamente in considerazione. E ciò segna anche una netta differenza tra la Lombardia e il sud ma direi anche tra la Lombardia e il resto d'Italia".
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