Lecco: dopo la grande nevicata del 1985, l'inaugurazione del Terzo Ponte

E’ vero che un ricordo tira l’altro, perché dopo il pezzo pubblicato a memoria della grande nevicata di metà gennaio 1985 (clicca qui), un attento lettore ci ha ricordato che nella città, ancora piena di neve, il 28 gennaio dello stesso anno veniva aperto, con solenne cerimonia inaugurale, il terzo ponte sull’Adda, intitolato ad Alessandro Manzoni. L’inaugurazione avveniva alla vigilia dei campionati mondiali di sci alpino a Bormio, per i quali era previsto un intenso traffico verso la Valtellina, tanto è vero che il comando dei vigili urbani di Lecco, allora nel palazzo scolastico di via Ghislanzoni al piano terreno, ebbe pattuglie di rinforzo dai colleghi di Milano e di Monza.



Il terzo ponte sull’Adda, tra Pescate e Lecco

Il terzo ponte sull’Adda era il primo lotto del progetto dell’attraversamento di Lecco, che dalla località Pescalina, nel Comune di Pescate, arrivava in via Fiandra, nel quartiere lecchese Caleotto, interessando tutta la parte aerea del tracciato, compresa, appunto, la costruzione del terzo ponte sull’Adda. I lavori di realizzazione del ponte Manzoni erano iniziati nell’estate 1982. L’inaugurazione del 28 gennaio 1985 rappresentava un primo importantissimo passo dello storico progetto dell’attraversamento di Lecco. Nel 1991 avranno, infatti, inizio gli interventi per il traforo del monte Barro con l’importantissima galleria che, sulla direttrice Milano-Lecco e viceversa, interessava il terzo ponte.



L’inaugurazione del 1985, con il ministro dei lavori pubblici, Franco Nicolazzi

Il 25 ottobre 1999, il "taglio del nastro" del traforo del Monte Barro e di tutto l’attraversamento di Lecco. La costruzione del terzo ponte è stata dell’Impresa Italo Bartoletti S.p.A.. Il ponte “Alessandro Manzoni” misura 300 metri. Se il primo lotto dell’attraversamento di Lecco era dalla località Pescalina a via Fiandra, il secondo riguardava il tratto da quest'ultima arteria al vallo paramassi di via Stelvio, mentre il terzo il traforo del San Martino sino a Pradello, con i relativi svincoli di innesto sulla statale 36. La cerimonia inaugurale del terzo ponte vide la presenza del Ministro dei Lavori Pubblici, Franco Nicolazzi.



Panoramiche dei lavori di costruzione


Era affiancato dal presidente della Regione Lombardia, Giuseppe Guzzetti, da diversi parlamentari e dal sindaco di Lecco Paolo Mauri, nonché dai dirigenti dell’ANAS e da altre autorità. La struttura veniva inaugurata quasi trent’anni dopo il Ponte Nuovo di via Leonardo da Vinci, il Ponte Kennedy, tra la sponda lecchese del Lazzaretto e quella antistante della località Porto di Malgrate. Tale cerimonia si era infatti svolta nell’autunno 1955. Un inviato speciale di un quotidiano nazionale, giunto a Lecco per l’inaugurazione del terzo ponte, venendo a conoscenza del fatto che avveniva trent’anni dopo quella di un altro manufatto che si era aggiunto al trecentesco di Azzone Visconti, dichiarò: “Allora fra trent’anni la città di Lecco avrà il quarto ponte”.



La sponda lecchese in zona Bione dove è stato costruito il terzo ponte, prima dei lavori

Di quest’ultimo, per la verità, si è parlato vagamente quando la circolazione, nelle ore di punta, era divenuta impossibile sul tratto costiero fluviale, da Olginate a Lecco, dopo l’introduzione del senso unico in uscita sul ponte visconteo. La regolamentazione migliore delle corsie di traffico intorno alla rotonda del Ponte Nuovo, a Malgrate, ha in parte migliorato la situazione precedente. Chissà, però, che a divenire, nel lungo corso che attende il Duemila, non arrivi proprio il quarto ponte stradale di Lecco.
A.B.
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