Elezioni: le 'istruzioni' per votare per il rinnovo di Parlamento e consiglio regionale
Si vota dalle ore 7 alle 23, muniti di un documento di identità e della tessera elettorale. Chi avesse smarrito la propria tessera, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine saranno aperti anche domenica 4 marzo, per l'intera giornata.
Lo scrutinio delle politiche avrà inizio al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti, cominciando dallo spoglio delle schede per l'elezione del Senato, passando poi alla Camera. Successivamente, dalle ore 14 di lunedì 5 marzo, si svolgeranno gli scrutini per le elezioni regionali.
ELEZIONI POLITICHE
La nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis, è un sistema misto: un terzo dei deputati è eletto in collegi uninominali, i rimanenti due terzi sono eletti con un sistema proporzionale di lista.
Il 64% dei seggi è assegnato in collegi plurinominali con metodo proporzionale, i seggi sono divisi in proporzione al numero dei voti ottenuti dai partiti o dalla coalizione che rappresentano. Il 36% dei seggi è invece assegnato in collegi uninominali con metodo maggioritario. C'è lo scontro diretto fra candidati di coalizioni e partiti diversi. Ottiene il seggio chi ha il numero maggiore di voti.
Le schede sono due: una per la Camera (rosa) e una per il Senato (gialla). Entrambe sono divise in rettangoli: nella parte superiore di ogni rettangolo è riportato nome e cognome del candidato che corre per aggiudicarsi il collegio uninominale; nella parte inferiore la lista o le liste che lo supportano, affiancate dai nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.
Il modo più semplice per votare è mettere una croce sola sulla lista che si vuole votare: in questo modo il voto va alla lista e anche al candidato del collegio uninominale.
È possibile anche mettere una sola croce sul candidato del collegio uninominale. In questo caso poi il voto viene ripartito tra le liste in proporzione ai loro voti ottenuti nel collegio. Così facendo, di fatto, si rinuncia a scegliere una lista all'interno di una coalizione.
È possibile anche votare facendo una croce sul candidato nel collegio uninominale e una croce sulla lista che si vuole votare.
Il voto disgiunto invece non è consentito. Quindi una scheda che riporta un segno su una lista e uno su un candidato all'uninominale diverso verrebbe annullata, così come - ovviamente - quella che riporta due segni su due liste differenti.
La legge non prevede le preferenze e quindi scrivere il nome e il cognome di un candidato porterebbe all'annullamento della scheda.
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ELEZIONI REGIONALI
L'elettore può votare un candidato presidente, oppure votare una lista: in questo caso il voto si estende al candidato presidente collegato. Votare un candidato presidente e una delle liste collegate, oppure votare un candidato presidente e una delle liste non collegate: il cosiddetto voto disgiunto.
E' possibile anche esprimere delle preferenze per i candidati consiglieri della lista prescelta scrivendo il cognome, oppure il cognome e il nome in caso di omonimia. In caso si decidesse di indicare due preferenze, esse devono essere di genere diverso. In caso contrario la seconda preferenza si annulla, e resta valida solo la prima. Diventa presidente di Regione chi ottiene il maggior numero di voti.
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