Lecco: i lavoratori Mediaworld scioperano dopo tagli alla retribuzione della domenica

Da maggio lavoreranno la domenica senza percepire le maggiorazioni salariali del 90% che erano state loro promesse. Ai colleghi di Grosseto e Milano Stazione Centrale andrà ancora peggio tra poco più di un mese, dal momento che i vertici di Mediaworld hanno appena comunicato la chiusura dei due punti vendita. Solidarietà e preoccupazione nello sciopero indetto dai lavoratori del negozio di via Buozzi, a Lecco, nel pomeriggio di sabato 3 marzo. Hanno partecipato in 30 su 45 in pianta organica.

''Atterrimento'' è la sensazione provata dai dipendenti lecchesi del rivenditore di elettrodomestici ed hi-tech quando è stato comunicato loro che verrà corrisposto loro soltanto il 30% in più degli altri giorni lavorando la domenica. Così infatti ha commentato uno dei dipendenti che si è unito alla manifestazione, prendendo la parola attraverso il megafono.

''Siamo rimasti atterriti – ha spiegato – Abbiamo incontrato a Roma la delegazione dell’azienda che ci ha addirittura imposto la chiusura di due punti vendita tra 45 giorni. A questi nostri colleghi sarà data la possibilità di spostarsi con contratti part-time direttamente a Chivasso, in provincia di Torino, dove aprirà presto un nuovo negozio. Siamo qui a manifestare perché teniamo alla nostra azienda, ma non vogliamo che ci vengano imposte situazioni di questo genere''.

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A destare il panico tra questi lavoratori non è soltanto la disdetta nel premio della domenica e l’inaspettata chiusura di due negozi. L’azienda, secondo quanto hanno riferito i rappresentanti sindacali coinvolti, avrebbe segnalato ai lavoratori delle importanti perdite presso i negozi, registrando invece nelle operazioni online aumenti considerevoli.

''Non ci dicono che tipo di risparmi ci saranno con l’operazione che vogliono mettere in atto attraverso la chiusura di Grosseto e Milano Stazione Centrale – ha spiegato Diego Verdoliva, dipendente di Mediaworld e rappresentante di Filcams Cgil – Ci comunicano però che 17 milioni di perdita nei punti vendita, mentre l’online registra il +33%. Non viene tenuto conto che il prodotto spesso viene ritirato direttamente in negozio. Se un giorno vengono venduti 35 televisori ritirati in negozio, alla fine della giornata non vengono imputate vendite al centro. Vogliamo più correttezza, un’imputazione dei costi più ragionata e un piano industriale serio''.

Diego Verdoliva di Filcams Cgil Lecco

Il timore è che la crescita delle operazioni online possa in futuro portare alla chiusura anche del punto vendita di via Buozzi. Ma 30 su 45 dipendenti Mediaworld hanno iniziato a tutelarsi, ''piazzandosi'' per due ore davanti all’ingresso, nonostante la pioggia e nonostante alcuni colleghi non fossero al loro fianco. ''Scioperiamo anche per loro – è il commento di due lavoratrici che all’uscita del negozio hanno distribuito alcuni volantini ai clienti – Vogliamo più rispetto e ci mettiamo la nostra faccia''.
A.S.
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