Dipartimento di Neuroscienze, a Lecco e Merate ambulatori per sclerosi multipla, parkinson, alzheimer, epilessia, cefalee

Sclerosi multipla, Parkinson, Alzheimer, Epilessia, Emicrania e Cefalee: sono malattie che, in Italia come nel nostro territorio, colpiscono un importante numero di persone influenzando la loro vita e quella delle loro famiglie. Presso gli ospedali Manzoni di Lecco e Mandic di Merate esistono ambulatori a cui rivolgersi per ognuna di queste patologie, dove personale medico specializzato è a disposizione per trattare i sintomi, rallentare il decorso, assistere i malati e i loro cari.
Denominatore comune è la localizzazione delle cause che scatenano queste patologie: il cervello.

Da sinistra i dottori Francesco Basso, Larissa Airoldi, il direttore di Dipertimento Andrea Salmaggi
Antonio Tetto, Alessandro Terruzzi

In un open day “a tema” promossa presso l’ospedale lecchese, il “Brain Day”, gli specialisti che seguono questi pazienti e il direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda ospedaliera dottor Andrea Salmaggi hanno incontrato il pubblico, fornendo importanti indicazioni su queste malattie e la loro cura.

Questa, nel dettaglio, l’attività degli ambulatori attivi a Lecco e Merate:

SCLEROSI MULTIPLA: in Provincia di Lecco si stima che ne siano affette 300 persone, con una media di 14 nuovi casi all’anno. Al Manzoni e al Mandic è attivo un ambulatorio di secondo livello dedicato alla malattia, con oltre 260 pazienti in follow-up.

Il dottor Roberto Balgera

Si tratta per lo più di persone tra i 30 e i 60 anni:

Questi i medici che si occupano dell’attività: 

Patologia autoimmune che colpisce le cellule nervose, la sclerosi multipla può progredire fino alla disabilità fisica e cognitiva.

 

È necessario monitorarla costantemente, poiché non ci sono esami che consentono di prevedere con esattezza quale sarà la sua evoluzione nel singolo individuo


“Alcuni dati sembrano dimostrare che l’incidenza della malattia è maggiore nelle aree a Nord, poiché una maggiore esposizione alla luce del sole sarebbe protettiva” ha spiegato il dottor Roberto Balgera, che segue l’attività ambulatoriale. “Non ci sono certezze in questo senso, come per l’indicazione di fattori di rischio quali stress, fumo, estrogeni. La terapia, prima effettuata con cortisone, dal 2006 è più efficace e vede impegnati nei nostri ospedali più specialisti, per una valutazione neurologica e cognitiva a cui si unisce un supporto psicologico per i famigliari".

“La diagnosi di sclerosi multipla, soprattutto quando arriva in età giovane, presuppone grandi cambiamenti nella vita dei pazienti” ha spiegato il dottor Balgera. “La valutazione cognitiva permette di individuare la malattia fin dai primi sintomi. Diversi aspetti sono coinvolti, possono verificarsi disturbi della minzione e per questo nel 2015 sarà introdotto un ecografo dedicato ai disturbi della vescica”.

PARKINSON: in Provincia di Lecco 450 pazienti sono in cura per questa malattia degenerativa cronica, dovuta alla morte di alcuni neuroni a causa della mancanza di un neurotrasmettitore, la dopamina. Presso gli ambulatori sono seguiti 450 pazienti con disturbi del movimento a Merate e 300 a Lecco, con una media di 400 visite all’anno.

Il dottor Antonio Tetto

“Trattiamo anche pazienti di altre Province,  l’ambulatorio di Merate è attivo da più tempo” ha spiegato il dottor Antonio Tetto, che opera al Mandic.

“Il Parkinson si manifesta con lentezza nell’esecuzione dei movimenti, rigidità, tremore che si manifesta a riposo, instabilità posturale e alterazioni nell’equilibrio, disturbi nella deambulazione. I neuroni della “sostanza nera”, zona del cervello profonda, muoiono a causa della mancanza di dopamina. In Italia coinvolge 230.000 persone, con una incidenza maggiore tra gli uomini e per lo più (oltre il 70% dei casi) dopo i 65 anni”. La diagnosi non è facile perché esistono diversi “parkinsonismi secondari”, ma alcuni effetti come l’inclinazione del busto, l’inespressività del viso, il linguaggio alterato sono segnali importanti. “Tutto inizia in genere con un tremore ad una mano, quando è a riposo, ma non è detto che chi ha tremori abbia questa malattia” ha specificato il dottor Tetto. “Esistono cinque diversi stadi clinici, fino alla impossibilità di camminare, ed è una patologia complessa che provoca anche depressione, disturbi del sonno, stipsi e difficoltà nell’urinare, La causa è sconosciuta, si ipotizzano fattori genetici e ambientali come l’esposizione a pesticidi. Tra i fattori protettivi vengono indicati noci, legumi, patate, i flavonoidi contenuti nella frutta colorata, i polifenoli del vino rosso, le vitamine”.
Per curare il Parkinson si utilizza principalmente la Levodopa, precursore chimico della dopamina. “Nella fase iniziale della malattia molti pazienti rispondono in maniera ottimale, nelle fasi successive gli effetti sono minori” ha spiegato il medico in forze a Merate. “A periodi di “blocco” dei movimenti si alternano momenti migliori, e si può arrivare alle infusioni continue sottopelle di apomorfina o alla infusione continua direttamente nel duodeno. Queste sono cure molto più invasive, e l’ultima frontiera – non adatta a tutti – è l’elettrostimolazione del cervello”.


ALZHEIMER: si tratta della forma più diffusa di demenza, un processo degenerativo che causa la morte delle cellule cerebrali. Dall’Alzheimer non si guarisce, e gli ambulatori UVA attivi a Lecco e Merate effettuano annualmente 500 visite annuali (di cui 80 prime visite a Merate e 100 a Lecco).

Il dottor Francesco Basso

“La causa della malattia sta in un deposito di sostanze dentro e sul neurone, con il coinvolgimento del neurotrasmettitore acetilcolina” ha spiegato il dottor  Francesco Basso, che ha illustrato l’attività ambulatoriale insieme alla dottoressa Larissa Airoldi. “Tra i fattori di rischio c’è in primis l’età, con un 20 % di malati tra gli over 80 e un 50% oltre i 90 anni. Importante è cogliere i primi segnali di allarme, come deficit della memoria, difficoltà nel trovare le parole, disorientamento nel tempo e nello spazio, cambiamenti di umore e comportamento. Dopo una prima visita dal medico, è possibile accedere agli ambulatori UVA (Unità Valutazione Alzheimer), dove il percorso non è solo con le persone malate ama anche con le loro famiglie. Questa infatti è anche una malattia della società, perché chi ne è colpito spesso non ne è consapevole, e il peso maggiore grava sulla sua famiglia”. La malattia attraversa diverse fasi, fino a portare la persona a non riconoscere più i propri cari, a non poter camminare o esprimersi, con un alto rischio di altre complicanze come malattie infettiva e patologie cardiovascolari. “Le terapie servono a rallentare il decorso della malattia e migliorare la qualità della vita” ha spiegato il dottor  Basso. “Non tutti gli anziani sviluppano l’Alzheimer, e una prevenzione passa da uno stile di vita sano e dal mantenimento del cervello quanto più possibile attivo”.

EPILESSIA: si tratta di una malattia neurologica che può essere trattata, e nella maggior parte dei casi (70%) consente di vivere una vita normale. Una persona su 100 è malata, e nella nostra Provincia la stima è dunque di 2.960 persone. Colpisce a tutte le età, particolarmente nell’infanzia per poi ripresentarsi negli adulti.

La dottoressa Larissa Airoldi

Da gennaio a settembre 2014 nel presidio di Merate sono stati visitati 400 pazienti (di cui 40 prime visite), in quello di Lecco 500 (di cui 50 prime visite e contemporanea effettuazione di elettroencefalografie in 80 pazienti). In caso di necessità il medico è disponibile tutta la settimana.
Un aiuto è offerto anche dall’Associazione E.L.O. presente a Lecco.

“Se si ha una crisi epilettica non è detto che si abbia l’epilessia” ha specificato il dottor Francesco Basso. “Questo accade se le crisi si ripetono in modo spontaneo. Le cause possono risiedere in una predisposizione genetica, o in traumi e ictus subiti. Può colpire tutti, la diagnosi non è semplice ma quando si verifica una crisi epilettica è importante interrogare i testimoni che hanno assistito. Si effettua poi un elettroencefalogramma – che misura l’attività elettrica del cervello – e una risonanza magnetica encefalica, per evidenziare la presenza di eventuali lesioni”.
In caso capiti di assistere ad una crisi, è importante mettere sotto la testa della persona qualcosa di morbido, ruotare leggermente di lato il capo e allontanare oggetti contro cui potrebbe ferirsi. “Non bisogna bloccarlo, né mettere le mani in bocca. Se è un soggetto noto, e in cura, finita la crisi potrebbe non ritenere necessario il trasporto in ospedale. Altrimenti è necessario allertare il 112”.

CEFALEE: Il Centro Cefalee dell’ospedale Manzoni di Lecco effettua ogni anno oltre 900 visite.
Tra i fattori scatenanti, che agiscono su soggetti già predisposti, ci sono fattori ormonali, variazioni meteorologiche o psicologiche (stress, ansia) , disidratazione, assunzione di determinati cibi, carenze di sonno e apnee, rialzi pressori.

Il dottor Alessandro Terruzzi

Nel centro lecchese una equipe medica specializzata mette in atto un ampio ventaglio di strategie diagnostiche e terapeutiche, e la possibilità di ricovero in caso di abuso di farmaci. “Le cefalee, comunemente mal di testa, sono un disturbo molto frequente, non pericoloso ma in alcuni casi molto debilitante” ha spiegato il dottor Alessandro Terruzzi. "Possono manifestarsi con un dolore tensivo che interessa occhi e collo, o con emicranie accompagnate da nausea e necessità di stare al buio”. Il dolore può essere accompagnato da una aura, disturbo visivo che compare prima del sintomo, essere a grappolo – dura poche ore ma è intensissimo, tanto da essere denominato “mal di testa da suicidio” – o interessare il volto come nella nevralgia del trigemino, più frequente negli anziani.
“Tra le cause c’è una predisposizione genetica e famigliare” ha spiegato il dottor Terruzzi. “Per limitare i sintomi è importante condurre uno stile di vita sano, e dormire sempre lo stesso numero di ore senza mantenendo ritmi quotidiani di sonno – veglia costanti. Il trattamento consiste in farmaci appositi, come i triptani per combattere l’attacco emicranico, fans, analgesici, ossigenoterapia. Il fai da te può peggiorare le cose, presso il nostro centro ci occupiamo anche di abuso di farmaci. In caso di attacchi frequenti una corretta profilassi sotto controllo medico è il modo migliore per limitarne il numero e i loro effetti”.
Di prossima realizzazione un sito internet dedicato per queste patologie.

L’Open day del Dipartimento di Neuroscienze è stato apprezzato da chi ha partecipato agli incontri formativi, e ai medici coinvolti è stata chiesta la possibilità di pubblicare online le slide proiettate in ospedale, in modo da avere una ampia diffusione delle importanti informazioni.
Questi i numeri dell’attività del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda ospedaliera della Provincia di Lecco:1500 ricoveri  in Neurologia, tra Lecco e Merate; 700 interventi neurochirurgici; quasi 4.000 prestazioni ambulatoriali specialistiche e ben 3.500 prime visite neurologiche.
L’esperienza positiva del Brain Day sarà con ogni probabilità ripetuta incentrandosi su altre patologie.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.