Dipartimento di Neuroscienze, a Lecco e Merate ambulatori per sclerosi multipla, parkinson, alzheimer, epilessia, cefalee
Denominatore comune è la localizzazione delle cause che scatenano queste patologie: il cervello.
Da sinistra i dottori Francesco Basso, Larissa Airoldi, il direttore di Dipertimento Andrea Salmaggi
Antonio Tetto, Alessandro Terruzzi
Questa, nel dettaglio, l’attività degli ambulatori attivi a Lecco e Merate:
SCLEROSI MULTIPLA: in Provincia di Lecco si stima che ne siano affette 300 persone, con una media di 14 nuovi casi all’anno. Al Manzoni e al Mandic è attivo un ambulatorio di secondo livello dedicato alla malattia, con oltre 260 pazienti in follow-up.
Il dottor Roberto Balgera
Si tratta per lo più di persone tra i 30 e i 60 anni:È necessario monitorarla costantemente, poiché non ci sono esami che consentono di prevedere con esattezza quale sarà la sua evoluzione nel singolo individuo
PARKINSON: in Provincia di Lecco 450 pazienti sono in cura per questa malattia degenerativa cronica, dovuta alla morte di alcuni neuroni a causa della mancanza di un neurotrasmettitore, la dopamina. Presso gli ambulatori sono seguiti 450 pazienti con disturbi del movimento a Merate e 300 a Lecco, con una media di 400 visite all’anno.
Il dottor Antonio Tetto
“Trattiamo anche pazienti di altre Province, l’ambulatorio di Merate è attivo da più tempo” ha spiegato il dottor Antonio Tetto, che opera al Mandic.“Il Parkinson si manifesta con lentezza nell’esecuzione dei movimenti, rigidità, tremore che si manifesta a riposo, instabilità posturale e alterazioni nell’equilibrio, disturbi nella deambulazione. I neuroni della “sostanza nera”, zona del cervello profonda, muoiono a causa della mancanza di dopamina. In Italia coinvolge 230.000 persone, con una incidenza maggiore tra gli uomini e per lo più (oltre il 70% dei casi) dopo i 65 anni”. La diagnosi non è facile perché esistono diversi “parkinsonismi secondari”, ma alcuni effetti come l’inclinazione del busto, l’inespressività del viso, il linguaggio alterato sono segnali importanti. “Tutto inizia in genere con un tremore ad una mano, quando è a riposo, ma non è detto che chi ha tremori abbia questa malattia” ha specificato il dottor Tetto. “Esistono cinque diversi stadi clinici, fino alla impossibilità di camminare, ed è una patologia complessa che provoca anche depressione, disturbi del sonno, stipsi e difficoltà nell’urinare, La causa è sconosciuta, si ipotizzano fattori genetici e ambientali come l’esposizione a pesticidi. Tra i fattori protettivi vengono indicati noci, legumi, patate, i flavonoidi contenuti nella frutta colorata, i polifenoli del vino rosso, le vitamine”.
Per curare il Parkinson si utilizza principalmente la Levodopa, precursore chimico della dopamina. “Nella fase iniziale della malattia molti pazienti rispondono in maniera ottimale, nelle fasi successive gli effetti sono minori” ha spiegato il medico in forze a Merate. “A periodi di “blocco” dei movimenti si alternano momenti migliori, e si può arrivare alle infusioni continue sottopelle di apomorfina o alla infusione continua direttamente nel duodeno. Queste sono cure molto più invasive, e l’ultima frontiera – non adatta a tutti – è l’elettrostimolazione del cervello”.
ALZHEIMER: si tratta della forma più diffusa di demenza, un processo degenerativo che causa la morte delle cellule cerebrali. Dall’Alzheimer non si guarisce, e gli ambulatori UVA attivi a Lecco e Merate effettuano annualmente 500 visite annuali (di cui 80 prime visite a Merate e 100 a Lecco).
Il dottor Francesco Basso
EPILESSIA: si tratta di una malattia neurologica che può essere trattata, e nella maggior parte dei casi (70%) consente di vivere una vita normale. Una persona su 100 è malata, e nella nostra Provincia la stima è dunque di 2.960 persone. Colpisce a tutte le età, particolarmente nell’infanzia per poi ripresentarsi negli adulti.
La dottoressa Larissa Airoldi
Da gennaio a settembre 2014 nel presidio di Merate sono stati visitati 400 pazienti (di cui 40 prime visite), in quello di Lecco 500 (di cui 50 prime visite e contemporanea effettuazione di elettroencefalografie in 80 pazienti). In caso di necessità il medico è disponibile tutta la settimana.Un aiuto è offerto anche dall’Associazione E.L.O. presente a Lecco.
In caso capiti di assistere ad una crisi, è importante mettere sotto la testa della persona qualcosa di morbido, ruotare leggermente di lato il capo e allontanare oggetti contro cui potrebbe ferirsi. “Non bisogna bloccarlo, né mettere le mani in bocca. Se è un soggetto noto, e in cura, finita la crisi potrebbe non ritenere necessario il trasporto in ospedale. Altrimenti è necessario allertare il 112”.
CEFALEE: Il Centro Cefalee dell’ospedale Manzoni di Lecco effettua ogni anno oltre 900 visite.
Tra i fattori scatenanti, che agiscono su soggetti già predisposti, ci sono fattori ormonali, variazioni meteorologiche o psicologiche (stress, ansia) , disidratazione, assunzione di determinati cibi, carenze di sonno e apnee, rialzi pressori.
Il dottor Alessandro Terruzzi
Nel centro lecchese una equipe medica specializzata mette in atto un ampio ventaglio di strategie diagnostiche e terapeutiche, e la possibilità di ricovero in caso di abuso di farmaci. “Le cefalee, comunemente mal di testa, sono un disturbo molto frequente, non pericoloso ma in alcuni casi molto debilitante” ha spiegato il dottor Alessandro Terruzzi. "Possono manifestarsi con un dolore tensivo che interessa occhi e collo, o con emicranie accompagnate da nausea e necessità di stare al buio”. Il dolore può essere accompagnato da una aura, disturbo visivo che compare prima del sintomo, essere a grappolo – dura poche ore ma è intensissimo, tanto da essere denominato “mal di testa da suicidio” – o interessare il volto come nella nevralgia del trigemino, più frequente negli anziani.“Tra le cause c’è una predisposizione genetica e famigliare” ha spiegato il dottor Terruzzi. “Per limitare i sintomi è importante condurre uno stile di vita sano, e dormire sempre lo stesso numero di ore senza mantenendo ritmi quotidiani di sonno – veglia costanti. Il trattamento consiste in farmaci appositi, come i triptani per combattere l’attacco emicranico, fans, analgesici, ossigenoterapia. Il fai da te può peggiorare le cose, presso il nostro centro ci occupiamo anche di abuso di farmaci. In caso di attacchi frequenti una corretta profilassi sotto controllo medico è il modo migliore per limitarne il numero e i loro effetti”.
Di prossima realizzazione un sito internet dedicato per queste patologie.
L’Open day del Dipartimento di Neuroscienze è stato apprezzato da chi ha partecipato agli incontri formativi, e ai medici coinvolti è stata chiesta la possibilità di pubblicare online le slide proiettate in ospedale, in modo da avere una ampia diffusione delle importanti informazioni.
Questi i numeri dell’attività del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda ospedaliera della Provincia di Lecco:1500 ricoveri in Neurologia, tra Lecco e Merate; 700 interventi neurochirurgici; quasi 4.000 prestazioni ambulatoriali specialistiche e ben 3.500 prime visite neurologiche.
L’esperienza positiva del Brain Day sarà con ogni probabilità ripetuta incentrandosi su altre patologie.