Calolzio: addio all'ex presidente di Avis Gian Luigi Frigerio
Una persona che dato un contributo fondamentale allo sviluppo del gruppo, che oggi lo ricorda con tanto affetto e con tanta riconoscenza.
Gian Luigi lascia la moglie Teresina, le figlie Brunella e Claudia, la sorella Carla.
I funerali si svolgeranno martedì 27 alle ore 16 presso la chiesa Arcipresbiterale di Calolziocorte. Al termine, la salma di Frigerio proseguirà per il tempio crematorio.
Riportiamo alcuni passaggi di una lettera da lui scritta nel volume dedicato al 50° di fondazione del gruppo calolziese. Era stato lo stesso Gian Luigi a ricordare alcuni dei momenti vissuti durante la sua presidenza in Avis. Queste parole riassumono con grande semplicità ma allo stesso tempo con tanta intensità la figura di Frigerio e l'importanza che lui dava al gesto della donazione:
Sono diventato donatore dell'Avis negli anni '50 in occasione della continua richiesta di sangue a seguito dell'alluvione del Polesine. Le immagini e la cronaca che ci arrivavano hanno scosso la mia coscienza e la mia sensibilità.
Da allora ad oggi sono cambiate molte cose. Nei primi anni la donazione avveniva contestualmente quindi vedevo in volto il ricevente, il suo sguardo riconoscimento mi dava tanta soddisfazione e alimentava la voglia di continuare e di trovare altre persone che potessero con un gesto così semplice aiutare chi ha bisogno. Successivamente la donazione è diventata anonima garantendo così - giustamente - quella che oggi chiamiamo privacy del ricevente.
[...] Quando eravamo ancora in Provincia di Bergamo ricordo le domeniche in cui organizzavamo i pullman da Calolzio diretti al Centro trasfusionale Monterosso di Bergamo: un'intera mattinata con tutti i volontari per non sprecare un giorno di lavoro, aveva il sapore di una scampagnata con la consapevolezza di fare un'azione importante.
Sono orgoglioso e fiero di ciò che ho fatto: l'esperienza di presidente della sezione mi ha riempito di ulteriori suffissazioni e, come chi mi ha preceduto e come chi mi ha sostituito, mi ha reso felice che con i proventi derivanti dalle nuove attività rosicavamo come Avis a sostenere progetti di altri enti (uno per tutti il CSE, oggi CDD) [...] Sono stato sempre così convinto che ciascuno di noi ha il dovere di donare qualcosa di sé per gli altri: il tempo, le energie e le competenze.