Regionali, Silvano Stefanoni: 'i disabili non sono un costo'
Antonella Faggi con Silvano Stefanoni
"E' la prima volta che una lista schiera ben quattro candidati non vedenti" ha sostenuto, ringraziando il direttivo provinciale per aver proposto il suo nome quale rappresentante lecchese in una formazione civica ma chiaramente orientata nell'area del centrodestra. In caso di elezione, Stefanoni ha promesso di essere "la voce del territorio", insistendo sulle problematiche da risolvere ma anche sui diritti da far valere.Andrea Sala (presidente UICI Lecco), Antonella Faggi,
Silvano Stefanoni e Anna Clara Bassani (candidata lecchese per la lista Fontana Presidente)
Sono Silvano Stefanoni, nato a Bellano il 23 febbraio 1961, candidato per la Regione Lombardia nella lista "Fontana Presidente".
L'essere persona con disabilità visiva non mi ha mai impedito d'impegnarmi sia a livello lavorativo, prima come Commerciante ed attualmente come operatore centralinista al Comune di Lecco, sia nel sociale, come referente per l'UICI provinciale di Lecco e coordinatore regionale UICI per la commissione sport, turismo e tempo libero, che in politica, come Vice Sindaco e Assessore al turismo, commercio, rapporto con le associazioni del Comune di Lierna.
Come consigliere e Vice Sindaco in questi anni ho sempre operato con attenzione per Lierna, per favorire il rispetto dell'ambiente (infatti siamo da molti anni al primo posto come paese riciclone), per sensibilizzare lo smaltimento dell’amianto e per divulgare il valore aggiunto di un turismo accessibile (nel 2009 Lierna è stato tra i primi paesi in Italia, a realizzare la massima accessibilità sia nei bar, ristoranti e negozi per le disabilità sia motorie che sensoriali, predisponendo per i non vedenti anche i menù in braille ).
Coivolgendo tutto l'arco euro parlamentare di Bruxelles, nel primo semestre 2014 ho promosso un'interrogazione al Consiglio Europeo sull'approvazione delle direttive d'accessibilità dei siti della pubblica amministrazione.
A livello nazionale, sempre interessando tutto l'arco parlamentare, nel dicembre 2014 ho collaborato, per far ottenere 6milioni di € ad U.I.C.I. nazionale, indispensabili per sostenere anche le persone con pluridisabilità.
Il mio slogan è semplice: “meglio un cieco visivo che un cieco mentale!” La cecità non impedisce di comprendere ciò che i più guardano e non vedono!
Nella mia vita io non ho mai giocato molto con le parole, ma ho sempre preferito i fatti. Sono nato come commerciante e nella testa sono rimasto tale: mi piace lavorare, assumere responsabilità ed appoggiare ciò che è concreto.
Non ho voluto stendere un programma dettagliato, perchè in ogni campagna elettorale i più, interessanti o fantasiosi, hanno lo stesso destino a causa di diverse varianti: essere disattesi!
Se sarò eletto, posso, invece, promettere di impegnarmi con la testa ed il cuore, per il rispetto dell'ambiente, perchè diventi un'eredità godibile anche per i bimbi di oggi,
per un'inclusione vera per le persone più fragili, capace di offrire pari opportunità,
per un maggiore diritto alla cura ed alla salute per gli anziani, che più ne hanno bisogno con l'allungarsi della vita,
per l'inserimento lavorativo dei giovani, ma anche per chi, ormai over 40, ha perso il lavoro e non riesce più a rientrare nel ciclo produttivo,
per infrastrutture e trasporti, degne di questo nome, realmente al servizio dei cittadini.
Inoltre collaborerò con il candidato Presidente Attilio Fontana, per realizzare il suo progetto a favore delle persone con disabilità, che si evince dalle seguenti parole:
"Fin dall'inizio della mia campagna elettorale la disabilità è tra i cinque punti prioritari. Occorre istituire un fondo unico regionale per la disabilità, in cui accorpare le risorse dedicate alla disabilità e alla non autosufficienza, da utilizzare in una logica di "progetto di vita" della persona disabile e della sua famiglia. L’idea è «spostare l'attenzione dei nostri interventi dalla mera risposta di "aiuto economico" alle aspettative delle persone fragili. Sostegni che siano interventi orientati a sviluppare le abilità e le competenze delle persone fragili, ma anche a sviluppare contesti inclusivi e percorsi di integrazione». Una particolare attenzione andrà agli atleti con disabilità."
