Lecco: due negozi chiusi per ''influenza''. Non succedeva dal 1957, anno dell'asiatica
Era dal lontano 1957, anno horribilis dell'asiatica che mise KO centinaia di lecchesi, che non si leggevano cartelli "Chiuso per influenza".
Eppure è accaduto. Quest'oggi le saracinesche della polleria Vertemati di Piazza Alessandro Manzoni sono rimaste abbassate e lo erano già da ieri poiché i titolari sono a letto, colpiti da un'influenza più forte e resistente alle cure, del previsto. Un fatto decisamente anomalo e che non ha mancato di destare curiosità, specialmente in quelli con i capelli bianchi, che ben conoscono l'attività e l'intraprendenza dei suoi titolari, insigniti nel 2017 del riconoscimento di negozio storico dalla Regione Lombardia, per gli 80 anni di apertura.
La polleria Vertemati
"Avvisiamo la gentile clientela che nel pomeriggio di oggi 24/01 saremo chiusi causa influenza" si legge sul foglio affisso ieri sulla saracinesca ma rimasto valido anche oggi, evidentemente per il perdurare del malanno. Ha riaperto invece dopo tre giorni di chiusura totale il "chiosco" del fiorista, sempre di Piazza Manzoni. KO il titolare Marco Rusconi, conosciutissimo in città per la sua passione bianconera e i suoi trascorsi nelle giovanili del Lecco. "E' stata pesantissima. Non ho potuto fare altro e quindi tenere chiuso. Poi ho la malattia del commerciante e oggi sono tornato in negozio".
Il fiorista di Piazza Manzoni
Come accennato, non succedeva dal 1957 che attività commerciali chiudessero a causa dell'influenza. In quell'autunno l'epidemia che colpì la città vide interi quartieri svuotarsi, con persone allettate o addirittura ricoverate, negozi chiusi, scuole dimezzate sia per alunni malati che per personale impossibilitato a prestare servizio.
