In viaggio a tempo indeterminato/8: il mare, la natura, la perfezione dei templi e un mix di culture nella 'zuppa' di Penang

Il nostro viaggio a tempo indeterminato è appena cominciato ma in 10 giorni in Malesia siamo già riusciti a entrare in contatto con luoghi e realtà differenti.

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Dai grattacieli della capitale, siamo passati alla street art della città di Ipoh, per arrivare all'isola di Penang. Ed è proprio quest'isola che vogliamo raccontarvi e lo faremo partendo dal suo piatto tipico, l'Hokkien (prawn) Mee.

All'apparenza può sembrare solo una zuppa calda con ingredienti vari, in realtà è molto di più se pensate che tutti la adorano nonostante i 30 gradi della Malesia... deve avere sicuramente qualche potere particolare.
Convinti di questo, anche noi l'abbiamo provata (e riprovata più volte!) nei mercati notturni di George Town. Il costo è bassissimo, 5.50 rm (1.20 euro circa), per una porzione abbondante. Il gusto è ricco, leggermente piccante e un po' speziato. La cosa che ci ha stupito è che in questa ciotola abbiamo ritrovato le caratteristiche di Penang, la piccola isola a ovest della costa malese. Ecco i principali ingredienti della Hokkien Mee:
Prima di tutto i gamberetti, simbolo del mare... certo, penserete, è un'isola! In realtà per capire che Penang è circondata dal mare, bisogna esplorare un po'. È talmente vicina alla terra ferma che bastano 10 minuti di traghetto per raggiungerla. Il risultato è che quasi non ci si rende conto di essere al mare. Ma basta prendere un autobus al porto per arrivare dopo pochi km a Batu Ferringhi, un'enorme spiaggia di sabbia dorata, per ricordarsi che Penang è un'isola.

Il secondo ingrediente è la carne di maiale che per noi rappresenta gli animali e la natura di cui l'isola è ricca. Anche in questo caso, bisogna fare un po' una ricerca e allontanarsi dai palazzoni e dai grattacieli per scoprire un parco naturale selvaggio. Poche ore di camminata nei sentieri del National park di Penang ci hanno fatto sudare non poco, ma ci siamo rigenerati e, per la prima volta dalla partenza, ci siamo sentiti veramente a contatto con la natura e i suoi abitanti (soprattutto gli insetti! 😊)

Il terzo ingrediente per l'Hokkien Mee è l'uovo sodo. La perfezione dell'uovo ci ha ricordato i templi di Penang. Ci ha stupito in particolare il Kek Lok Si Temple, il più grande tempio buddista della Malesia. Le linee tondeggianti della pagoda, le lanterne colorate e la statua della dea della prosperità alta 30 metri che, dall'alto di una collina, domina l'isola... cosa ci può essere di più perfetto di questo?

L'ultimo ingrediente principale sono i noodles. Un groviglio di spaghetti di riso che nuota in un brodo scuro di salsa di soia. Un po' come l'intricato mix di culture che popolano l'isola: le tradizioni indiane, quelle malesi e quelle cinesi colorano l'isola e la rendono davvero suggestiva.
Ecco quindi svelato il potere magico che ha avuto la Hokkien Mee su di noi... ci ha fatto rivivere l'isola in un solo piatto.
C'è però un aspetto negativo: neanche la Hokkien Mee di Penang ha avuto il potere di farci imparare a mangiare con le bacchette... il risultato è che un po' di zuppa è rimasta con noi sui vestiti! Potete seguire il nostro viaggio ogni settimana su LeccoOnline, sul nostro blog Beyond the Trip oppure sulla pagina Facebook
Angela e Paolo
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